Il Milan riparte da Clarence Seedorf, i numeri dicono che…

Seedorf

Da quando Clarence Seedorf si è insediato sulla panchina del Milan sembra che la situazione del Diavolo stia lentamente migliorando,  sia in classifica che nello spogliatoio. Che sia merito del tecnico olandese non c’è ombra di dubbio ma è ancora presto per giudicare il suo operato e i risultati ancora troppo scarni.

Ma procediamo per ordine ed iniziamo ad analizzare i benefici dal suo arrivo. A livello atletico la squadra sembra rigenerata e le nuove idee tattiche hanno riportato alla squadra quella carica agonistica e voglia di combattere che mancava ormai da un po’ di tempo in via Turati. Il gioco adottato è molto simile al calcio totale praticato da Arrigo Sacchi – protagonista della prima intervista in diretta hangout promossa dal sito di scommesse sportive www.betclic.it – nei primi anni ’90: tanta corsa e pressing asfissiante; possesso palla non più fine a se stesso ma finalizzato a servire gli attaccanti che hanno ritrovato un po’ di incisività (per Balotelli 2 gol in due partite). L’unica pecca rimane la difesa che ha ricevuto un unico innesto, Rami, che non ha ancora avuto l’opportunità di giocare. A centrocampo, oltre al trequartista Honda, è arrivato da oltremanica Michael Essien, mediano dotato di forza fisica e abilità nel recuperare pallone; queste sue caratteristiche lo rendono molto simile a Nigel De Jong ma a differenza dell’olandese l’ex Chelsea può essere schierato come centrale difensivo. Forse questa sua peculiarità lo renderà prezioso.

Passiamo ora alla situazione nello spogliatoio. Il tecnico ha fatto chiarezza sui suoi obiettivi di fine stagione e su cosa chiedere ai propri atleti: impegno, disciplina e sacrificio. Balotelli in primis sembra aver recepito il messaggio tanto che sembra abbia moderato il proprio comportamento e accettato la leadership del tecnico, come dimostra la dedica speciale del gol che ha portato alla vittoria il Milan due domeniche fa. Sfortunatamente per i rossoneri la maturazione di SuperMario non è ancora completa, infatti il gestaccio rifilato alla curva del Cagliari nella remuntada del Sant’Elia gli farà saltare la prossima gara di Torino, una gara chiave per la corsa all’Europa League.