Le speranze erano poche e, senza sorprese, il Milan ha detto addio all’Europa che conta. A poco è servito il momentaneo pareggio a Madrid, perché nel secondo tempo i rossoneri sono letteralmente crollati sotto i colpi di un Atletico meno blasonato ma sicuramente e nettamente più forte in questo momento. Alla faccia di chi, in Italia, a suo tempo aveva accolto con favore il sorteggio con i Colchoneros spagnoli. Quello che ha perso ieri sera è un Milan ferito che torna a casa con tanti dubbi, uno su tutti, ovviamente, Balotelli. Se in teoria il campione è colui il quale prende in mano la squadra nei momenti di difficoltà, Balotelli ieri sera ha perso un’altra occasione per fare quel salto di qualità che tutti aspettano da ormai quasi cinque anni. Kakà nel 2007, per intenderci, sempre in rossonero aveva vinto una Champion’s League da assoluto protagonista, con gol e prestazioni che ancora oggi appartengono alla storia.
Anche George Weah appartiene alla storia rossonera e proprio il liberiano, tramite Twitter, non ha risparmiato commenti infuocati, parlando di calciatori che pensano soltanto ai soldi e che non meriterebbero di vestire la maglia del Milan. Più diplomatico, invece, Adriano Galliani che oggi ha cercato di tenere unito l’ambiente parlando degli obiettivi rimasti: “Non è assolutamente vero che il Milan non vuole andare in Europa League – le parole dell’amministratore delegato del Diavolo -: questo sarà l’obiettivo della società da qui alla fine della stagione. Domenica dobbiamo vincere con il Parma e andare così a 5 punti dai gialloblu. Il Milan è sempre stato in Europa negli ultimi anni e quindi vuole continuare a rimanere in Europa”.