Il fallimento europeo della Juventus riapre la discussione sulla competitività del calcio italiano

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DELUSIONE JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La fase a gironi di questa edizione della Champions League 2022-2023 sta per concludersi ed ecco che è giunto il primo verdetto negativo per il calcio italiano. La Juventus, clamorosamente, non è riuscita a conquistare il pass per gli ottavi di finale della competizione e i bianconeri rischiano addirittura di non chiudere il girone al terzo posto e di non garantirsi il consequenziale accesso alla fase a eliminazione diretta dell’Europa League. Si tratta dell’ennesimo fallimento europeo per il club torinese che dopo due eliminazioni consecutive agli ottavi di finale dimostra nuovamente la propria inadeguatezza in campo internazionale.

Juventus tifosi

Cosa sta succedendo alla Juventus?

È difficile spiegare e comprendere cosa stia realmente accadendo alla Juventus di Massimiliano Allegri. In estate, dopo la cessione di Cristiano Ronaldo l’anno scorso, la società aveva deciso di cambiare nuovamente e avevano lasciato Torino giocatori come Dybala, De Ligt, Bernardeschi e Chiellini che avevano caratterizzato l’ultimo ciclo dei bianconeri. Nelle intenzioni societarie i nuovi arrivati Pogba, Di Maria, Kostic e Bremer avrebbero dovuto sostituire degnamente i loro predecessori ma, vuoi per motivi fisici, vuoi per altre ragioni, alla fine questi non sono mai riusciti a incidere sul rendimento della Vecchia Signora che si è così ritrovata a fronteggiare nuovamente i problemi del passato. A prescindere dai problemi di gioco e caratteriali, la Juventus continua ad accusare tanti problemi fisici e tanti infortuni che hanno profondamente condizionato il rendimento della squadra di Massimiliano Allegri sia in Champions League che in campionato, tant’è che in Serie A i bianconeri sono lontani dalla zona Champions e sinora non hanno mai dimostrato di avere le qualità per poter recuperare lo svantaggio che le separa dalle prime della classe. La cosa che più preoccupa i tifosi della Vecchia Signora è che lo scarso rendimento dei bianconeri è ormai diventato una consuetudine e dopo due quarti posti consecutivi c’è il serio rischio che la Juventus non riesca neanche a conquistare il pass per la prossima edizione della Champions League. Una situazione sicuramente delicata che merita analisi complesse ma che vede come uno dei principali responsabili Massimiliano Allegri che ormai pare aver perso le redini della squadra e sembra incapace di trovare delle soluzioni.

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Allegri è l’unico responsabile?

Sebbene sia tornato prepotentemente sul banco degli imputati, è difficile pensare che Massimiliano Allegri sia l’unico responsabile del recente fallimento europeo della Juventus e dello scarso rendimento dei bianconeri in campionato. Certo, il tecnico livornese ha la propria dose di responsabilità e sembra essere entrato in un tunnel di negatività da cui è difficile uscire, ma partendo da Nedved e Paratici sino ad arrivare ai vertici societari e, più nello specifico, al presidente Agnelli, tutti hanno le proprie colpe. L’aver acquistato dei calciatori non pronti dal punto di vista fisico è sicuramente una colpa per la dirigenza che, però, ha comunque messo a disposizione di Allegri una squadra che anche con tutte le defezioni attuali non può permettersi di perdere con il Maccabi Haifa e di prendere una batosta del genere contro il Benfica. La sensazione è che questa rosa abbia i propri limiti strutturali ma che, al contempo, ormai nello spogliatoio dei bianconeri regni la confusione e l’improvvisazione. In condizioni normali la società avrebbe deciso di sollevare dall’incarico Allegri e di affidare la squadra a un altro tecnico, ma i nove milioni netti di ingaggio percepiti dal tecnico livornese rappresentano un ostacolo e non possono non essere tenuti in considerazione ai fini della valutazione globale della situazione.

Tra i tifosi della Juventus resta la convinzione che gli esoneri di Sarri e Pirlo siano stati prematuri e che entrambi avrebbero avuto bisogno di più tempo per iniziare a incidere seriamente sul gioco dalla Vecchia Signora che ora si ritrova in una situazione di impasse da cui è difficile uscire sia nell’immediato che nel medio e lungo periodo. Staremo a vedere quali saranno le determinazioni societarie ma ciò che è certo è che questa squadra ha bisogno di uno scossone.