La scorsa stagione il derby della Mole allo “Stadium” era stato deciso da un gol capolavoro al terzo minuti di recupero di Andrea Pirlo; questa volta, è Juan Cuadrado a permettere alla Juventus di avere la meglio sui cugini torinisti con un gol al terzo di recupero. Il “cuore Juventus” ha preso il sopravvento e la vittoria è servita ai ragazzi di mister Allegri per scacciare un pareggio che avrebbe gettato all’inferno la Juve.
E’ il colombiano ex Fiorentina the man of the match: assist per il gol di Pogba al 19′ del primo tempo e rete che vale i tre punti per la Juventus. Nonché un +4 per chi avesse avuto il numero 16 juventino nella formazione del fantacalcio. Si vede comunque che la Juventus non è una squadra capace di chiudere e controllare le partite come era la Juve dello scorso, ma questi tre punti danno morale a Buffon e compagni anche in vista del match di Champions League contro il Borussia Borussia M’Gladbach di martedì sera.
Nota stonatissima l’uscita al minuto 11 di Sami Khedira. Nonostante al suo posto sia entrato l’ottimo Cuadrado, per il numero 6 tedesco ennesimo guaio muscolare che gli farà perdere le partite contro i “puledri” e l’Empoli domenica prossima al “Castellani” contro l’Empoli.
Tornando alla partita, il “cuore Juve” ha impedito ai granata di vincere una partita sofferta e combattuta, come da buona tradizione nei derby tra le due squadre torinesi.
Migliori in campo ovviamente Cuadrado, ma anche Paul Pogba e “Leo” Bonucci: il francese ha ritrovato la via del gol e ha giocato una buona prova dopo la pessima prestazione di Reggio Emilia; il centrale laziale ha impedito agli attaccanti granata di farsi vedere dalle parti di Buffon e la sua traversa al 90′ grida ancora vendetta. Buona anche la prova di Paulo Dybala, inizialmente al centro del tridente d’attacco e poi in coppia con Morata. Per la spagnolo partita sotto le aspettative.
Partito con il 4-3-1-2 con Hernanes inaspettatamente in campo, Allegri è parso ancora incerto sui moduli: l’uscita di Khedira e l’inserimento di Cuadrado lo hanno portano prima a schierare il 4-3-3 e poi il 3-5-2. Tre moduli cambiati in tre minuti per uno che lo scorso anno difficilmente ne cambiava uno è un segnale. Negativo, per giunta. Ma alla Juve ora serve vincere e magari anche non convincere.