Il Como, Stefano Cuoghi e un’attesa lunga 22 anni

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Era il 1994 quando Stefano Cuoghi, neoallenatore del Como ed ex giocatore di Modena e Parma, iniziava la carriera di tecnico a Collecchio. Da quell’anno l’emiliano ha vissuto svariate avventure in Lega Pro e Serie D, ottenendo anche una promozione dalla C2 alla C1 alla guida del Messina (stagione 1999-2000) e una dalla D alla C nella stagione 2009-10 con il Pisa. La sua unica esperienza in Serie B, prima di oggi, risaliva al 2000-01 con il Crotone e si era conclusa malamente dopo 8 giornate senza mai ottenere i 3 punti in gara singola (3 pareggi e 5 sconfitte).

IL PRIMO ACUTO

Per un curioso scherzo del destino, Cuoghi ha trovato la prima vittoria in carriera alla 32a giornata del campionato di B nella sua città natale, Modena, grazie a un capolavoro di tattica e determinazione. Gran parte dei meriti vanno al solito Simone Andrea Ganz, autore di un gol e del palo che ha propiziato la seconda rete, ma non sarebbe giusto non riconoscere la mano del nuovo tecnico. Cuoghi è stato capace di ridisegnare la squadra in una settimana passando dal 4-3-1-2 di Festa, che non garantiva più nè spinta offensiva nè tenuta difensiva, a un 3-4-3 che, seppur migliorabile, ha dato prova di grande equilibrio tra le due fasi garantendo protezione alla porta di Scuffet e sprigionando il talento di Pettinari e Ganz in contropiede. Va detto poi che i Canarini allenati da Hernan Crespo, nonostante i due gol subiti in 3 minuti, non si sono mai dati per vinti, riuscendo ad accorciare le distanze al minuto 70 sul calcio di punizone battuto da Mazzarani (positiva la sua prestazione da subentrato) e andando vicino al pareggio, ma allo stesso tempo rischiando a più riprese sulle micidiali ripartenze della squadra lombarda.

MISSION IMPOSSIBLE

Alla fine è meritata la vittoria del Como, successo che dà i giusti meriti a un tecnico accolto con scetticismo e che adesso è chiamato a un’impresa (im)possibile, portare alla salvezza l’ultima della classe (26 punti, a -7 dal 19esimo posto occupato dal Livorno utile per disputare i play-out). Di certo a Stefano Cuoghi non mancano grinta ed entusiasmo che, unite alla discreta qualità degli uomini a sua disposizione, potrebbe rendere raggiungibile il difficile traguardo.