Il ciclismo condanna Fantini, Cassani: “Non fai ridere”

Dure reazione dal mondo del ciclismo nei confronti del monologo di Omar Fantini andato in onda su Italia 1 durante la trasmissione Honolulu

Ciclismo Cassani
Foto Facebook

Il monologo del comico bergamasco Omar Fantini alla trasmissione Honolulu in onda su Italia 1 ha scatenato polemiche e reazioni, anche molto dure, nel mondo del ciclismo.

In molti hanno condannato le sue parole “cinquantamila ciclisti maledetti” e “vorrei una Mercedes per avere il mirino” reputandole offensive e assolutamente di cattivo gusto, verso una categoria che ogni anno vede aumentare le vittime a causa degli incidenti stradali.

Bettini: “Solo ignoranza e mancanza di cultura”. Anche Cassani duro sull’argomento.

L’ex campione olimpico Paolo Bettini si espresso con durezza contro il comico Fantini. «Complimenti a @omarfantini. Satira? Comicità? O pura ignoranza e mancanza di cultura? Non sta certo a me dirlo ma qualcuno dovrà esprimersi. Posso solo dire una cosa a @omarfantini…. Spero un giorno tu possa avere un figlio che si innamori del ciclismo e possa con tranquillità coltivare il suo sogno. Dovrà solo preoccuparsi di quelli che vedono i ciclisti come parassiti e non come persone. Utilizzeresti le Regioni che non utilizzi? Fatti un bel Giro d’Italia e prova a conoscere il nostro territorio da Nord a Sud. Ti accorgerai che l’Italia non ha niente di inutilizzato. Complimenti in fine alla #redazione di @honolulu_tv che approva certa comicità… se cosi volete chiamarla»

Davide Cassani
Foto tratta da social network

Anche l’ex CT della nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani ha detto la sua sull’argomento. «Omar Fantini è un comico che apprezzavo tanto. Ho appena visto un suo monologo dove ha preso per i fondelli noi, definendoci “ciclisti maledetti” e poi: “che vorrebbe avere una Mercedes con il mirino per……” Complimenti Signor Fantini, un bel modo per cercare di far ridere la gente. Ma mi scusi, se vale lo stesso criterio, io ciclista, cosa dovrei dire? Automobilisti maledetti? Dovrei incazzarmi per le file interminabili di vetture guidate da persone che vogliono farsi un giretto al mare o in collina? Dovrei prendermela con il mondo automobilistico perché mi rallentano? Ma che cavolo di discorsi sono questi? Ma le strade non sono in di tutti? E il rispetto dove lo mettiamo? Certo, ci sono ciclisti maleducati ma della maleducazione degli automobilisti ne vogliamo parlare? E mi dica, quanti ciclisti cagionano la morte ad automobilisti? E quanti automobilisti distratti hanno causato incidenti mortali dove sono rimasti coinvolti ciclisti? Glielo dico io, più di 200 ogni anno. E lei mi dice che, essendo ciclista, non sono normale e pure maledetto? Sono stato due settimane in Giappone per i giochi olimpici, ho seguito i nostri ragazzi durante gli allenamenti e non ho mai sentito un clacson suonare, tutti tranquilli, in fila, nel rispetto più totale tra ciclisti e automobilisti. Lo so che per lei importante è fare ridere, è il suo lavoro, ma questa volta almeno con me, non c’è riuscito»