I primi 40 anni di Ibrahimovic, leader e fuoriclasse indiscusso

40 anni e non sentirli: Ibrahimovic promette ancora magie e tanti gol

Ibrahimovic

Ibrahimovic. Un nome garanzia di successo

Zlatan Ibrahimović ne compie 40, di anni; di magie invece Ibracadabra, come viene spesso chiamato dai suoi ammiratori, ne ha già mostrate di più, ed altre promette di compierle ancora perché, a dispetto del tempo che passa, lui di smettere non ha proprio intenzione, nonostante gli acciacchi comincino ad essere sempre più frequenti e le sue presenze sul rettangolo verde più rade.

Una presenza, la sua, che basta da sola ad incutere timore negli avversari, ad infondere coraggio e forza interiore ai suoi compagni di squadra, a far nascere la consapevolezza e la speranza di poter vincere contro chiunque nei propri tifosi.

Imponente con i suoi 95 chilogrammi di muscoli, scolpiti su 195 centimetri, tutti utilizzati, gli uni e gli altri, nessuno escluso, per raggiungere il vero scopo del suo stare in campo: il gol!

Tutte le vittorie di Zlatan Ibrahimovic, fuoriclasse svedese e di tutti

Finora in tutte le competizioni ne ha messi dentro 503 in 836 partite disputate con le squadre di club e 62 in 118 gare con la nazionale svedese della quale è ovviamente il realizzatore principe. Trentuno i trofei conquistati durante il suo peregrinare per il mondo; bottino che lo rende uno dei calciatori più vincenti in assoluto, anche se privo della Champions League, sempre sfuggitagli.

Ajax, Inter, Milan, Juventus, Manchester Utd, PSG, LA Galaxy, Barcellona e Malmoe, in ordine sparso, le tappe della sua lunga e prestigiosa carriera. A livello individuale è stato candidato 6 volte al FIFA WORLD PLAYER, 2 volte all’UEFA BEST PLAYER, risultando per ben 11 volte nell’elenco dei possibili vincitori del Pallone d’oro; ha vinto il Gplden Foot nel 2012 ed il FIFA Puskas Award nel 2013, oltre al titolo di miglior calciatore svedese conquistato in ben 12 occasioni, e a quello ancora più prestigioso di miglior sportivo svedese dell’anno, agguantato per quattro volte.

Infanzia difficile, carriera fantastica per Ibrahimovic

Ibrahimović, svedese di nascita, è figlio di immigrati jugoslavi: la separazione dei due, avvenuta quando Zlatan ha appena due anni, ne segna un’infanzia complicata, caratterizzata da una condizione economica difficile, risse, piccoli furti e bullismo; un bagaglio esperienziale che Ibra si porta dietro tutte le volte che scende in campo, prendendosi continuamente rivincite, anche con se stesso.

Non solo in campo la classe ed il carattere di Ibrahimovic trovano riscontro e successo

Carattere guascone ed altamente autoreferenziale; la sua autobiografia, dal titolo “Io, Ibra” ha venduto mezzo milione di copie in Svezia ed oltre 200.000 in Italia, diventando un grande successo commerciale.

Perfino come cantante Ibrahimovic ha sfondato, incidendo una versione dell’inno svedese per conto della Volvo in occasione di uno spot, ha raggiunto numerosissime visualizzazioni su Youtube ottenendo addirittura il un disco d’oro.

A lui nel novembre del 2019 è stata eretta addirittura una statua nei pressi dello stadio Friends Arena di Stoccolma.

A dispetto del suo aspetto truce e dei suoi modi spesso aspri, grezzi e sprezzanti, che lo rendono inviso ad avversari e tifosi opposti, Ibra è molto impegnato anche a livello umanitario, prestando il suo volto come testimonial di campagne pubblicitarie a scopo benefico.

Dal 2019 è entrato a far parte della proprietà dell’Hammarby, club di Stoccolma che milita nella massima serie svedese.

Personaggio dal fascino e dal carisma ineguagliabili, lo scorso anno è stato ospite fisso al Festival di Sanremo, incurante delle polemiche e delle insinuazioni che hanno accompagnato le sue apparizioni, risultate sempre mirate, graffianti ed accattivanti.

Presto il ritorno in campo di Ibrahimovic

Ora, fermo ai box per l’ennesimo malanno, non vede l’ora di tornare in mezzo al campo, vero totem vivente del Milan che anche, se non soprattutto, grazie al suo ritorno ha rialzato la testa nelle ultime due stagioni, recuperando  molto del terreno perduto e riposizionandosi ai vertici del calcio italiano.