Serena: “Il mercato del Milan non c’è stato a gennaio”
Aldo Serena, ex calciatore di Milan e Inter, ha parlato in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it del derby di domenica di San Siro. Queste le sue parole:
Il mercato si è concluso: se lo aspettava così da parte del Milan?
“La squadra di Pioli aveva qualche esigenza ma mi rendo conto che il Milan da qualche anno ha intrapreso una politica diversa rispetto ad altre squadre e di fatto il mercato non c’è stato”
Diventa fondamentale l’apporto degli acquisti estivi. Cominciamo da De Ketelaere, cosa gli manca?
“Il belga è ancora un oggetto misterioso. Credo che i suoi problemi siano in questo momento prevalentemente psicologici: nelle volte che è stato impiegato da titolare ha fatto fatica e Pioli lo ha tenuto al palo per parecchio tempo. Le qualità del ragazzo, però, si intravedono: se dovesse ritrovare un po’ di serenità nell’andare in campo potrebbe farle vedere. Io, come Maldini, sono convinto che le qualità ci siano”.
E su Adli?
“Un altro mistero, di fatto non mai giocato. L’anno scorso l’ho seguito e avevo intravisto le sue capacità tecniche come innescare gli attaccanti con passaggi filtranti. Non mi capacito di come sia stato sempre relegato in terza fila”
Origi può diventare un fattore?
“Ha fatto intravedere le sue qualità anche con il bellissimo gol di domenica (contro il Sassuolo, ndr). Origi potrebbe essere un’alternativa valida a Giroud in questa seconda parte di campionato”
Torneranno anche gli infortunati: che apporto potranno dare Maignan e Ibrahimovic in particolare?
“Maignan è uno dei punti di riferimento di questa squadra con Leao, Theo, Bennacer e Tonali: fa parte dei giocatori simbolo e credo sia mancato enormemente a Pioli e a tutto lo staff. Ibrahimovic è un punto di domanda. Se sei un 42enne, soprattutto un attaccante, nonostante il fisico super che possiede e la sua grande volontà, gli anni hanno la loro importanza: non so in che condizioni potrà essere”
Capitolo derby. Il Milan ci arriva malissimo: avrà qualche possibilità o non ci sarà storia?
“Dopo la partita con la Roma il Milan ha avuto un tracollo verticale, probabilmente anche sotto il profilo psicologico e forse anche fisico. Con il 4-2-3-1 se non si hanno i tempi di andare a pressare con sintonia, se non si ha intensità, se non si rientra velocemente nelle posizioni a palla persa… Il 4-2-3-1 è un meccanismo complicato”
Una chiave potrà essere il cambio tattico di Pioli?
“Mi sembra che Pioli si sia ravveduto sul fatto che, in una condizione generale di questa squadra che non è più quella di prima, bisogna dare un equilibrio e una copertura con un terzo centrocampista e togliere Brahim Diaz che il suo ogni tanto lo ha fatto ma che viene penalizzato dal meccanismo che, come ho detto, va cambiato ed equilibrato”
Come arriva l’Inter?
“L’Inter in questo momento sta meglio sotto il profilo fisico, atletico e mentale. Sta meglio del Milan anche se a momenti di gran salute alterna passaggi a vuoto: dopo la partita con il Napoli, il pareggio con il Monza, dopo la Supercoppa la sconfitta con l’Empoli. Una squadra che di fondo sta meglio del Milan ma ogni tanto ha delle cadute di tensione forti”
Giroud contro Lautaro: chi sarà l’uomo derby?
“Giroud per le sue caratteristiche e per la sua esperienza potrà essere determinante. Dall’altra parte Lautaro è in un momento di esaltazione dopo aver vinto il Mondiale: è tornato carico e ha avuto anche la fascia di capitano in alcuni casi”
In caso di sconfitta nel derby Pioli sarebbe a rischio?
“Se io fossi un dirigente rossonero, andrei a dire già adesso anche prima del derby che Pioli è l’allenatore che sicuramente arriverà a fine stagione. Lo direi a voce alta perché tutti lo capiscano: non avrei dubbi”
Sarà verosimilmente l’ultimo derby di Skriniar, come giudica la sua situazione?
“Sono situazioni che nel calcio moderno sono frequenti, anche il Milan ha avuto Donnarumma qualche anno fa. Serve buonsenso e senso della misura. Situazioni che vanno affrontate con delicatezza e riconoscenza: non è che un giocatore debba rifiutare occasioni uniche per la propria carriera ma vanno anche concordate con la società. Se un giocatore ha avuto e dato tanto a un club, come Skriniar e Donnarumma, un accordo anche rinunciando a qualcosa per poter mettere nelle condizioni la società cedente – Inter e Milan in questi casi – di avere un ritorno, mi sembra la cosa più giusta da fare”
Le sue prestazioni ne risentiranno?
“Si gioca Inter-Milan, un derby, e si gioca in casa dell’Inter: difficile che ci siano contestazioni o situazioni particolari. Più che altro è ciò che potrà vivere lui. Non metto in dubbio il suo impegno massimale ma la cosa pericolosa è il farsi condizionare da situazioni esterne o da tensioni forti: il giocatore vorrebbe dar tutto ma dà il 50% perché è condizionato da tutte le situazioni”