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Ibrahimovic apre agli acquisti: “Fofana calciatore completo. Il mercato non è finito, e seguiamo Konè”

Il dirigente di RedBird spiega il mercato del Milan

Ibrahimovic
LA GRINTA DI ZLATAN IBRAHIMOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Intervenuto in conferenza stampa insieme al nuovo acquisto Youssouf Fofana, Zlatan Ibrahimovic, dirigente del Milan, ha fatto il punto del mercato in vista degli ultimi acquisti visto che a Fonseca potrebbe essere regalato l’ultimo centrocampista.

Ibrahimovic: “Squadra al completo ma..”

Queste le parole riprese da Milanews.it:

Perché avete scelto Fofana?
“Abbiamo cercato un centrocampista che tenga la squadra in equilbrio. E’ un giocatore completo, che sa spaccare le linee, che può fare gol. E’ stata una delle trattative più lunghe, ma adesso quello che conta è che lui sia qui. La squadra è completa, siamo molto contenti e gli dò il benvenuto al Milan”.

Il mercato è finito?
“L’allenatore fa l’allenatore, la società fa il resto. Non abbiamo bisogno di fare altri acquisti. Con questi quattro nuovi abbiamo raddoppiato le alternative e poi c’è Milan Futuro. Questi quattro acquisti erano già obiettivi ancora prima di scegliere l’allenatore.Non abbiamo bisogno di cedere nessuno, perché ci sono tante competizioni. Però il mercato chiude quando dico io che chiude. Siamo al giorno 6 su 7”.

E su Fofana aggiunge:
“E’ il più completo di tutti”.

A che punto sono i rinnovi di Theo Hernandez e Maignan?
“Stiamo parlando. E’ tutto sotto controllo, è tutto ok. Noi sappiamo cosa vogliamo da loro e loro sanno cosa vogliono da noi. Si risolve tutto in un minuto p con un po’ più di tempo, ma è tutto ok”.

Sulla doppietta del figlio in Primavera
“Sta lavorando tanto. Non è facile il mio cognome e avere un papà che ha fatto quello che ha fatto, non è facile. Ma sono contento per lui”.

Con l’arrivo di Fofana il Milan ha cinque giocatori francesi. La Francia è il paese con più talento?
“Sappiamo che è un paese con grandi talenti. Ci ho giocato quattro anni e c’è una grande scuola di talenti con giocatori che diventano top e per noi, averli, è motivo di orgoglio, specie quando portano risultati. L’importante è una squadra compatta, unita e risultati”.

Fofana può arrivare al livello dei top europei nel suo ruolo?
“Youssouf è ancora giovane. Ha margine di crescita. Poi porta equilibrio è stabilità. Abbiamo portato la spina dorsale della squadra in questo mercato, che darà equilibrio alla squadra. Ci piace molto il suo profilo, poi sta all’allenatore farlo rendere al meglio. Siamo sicuri che migliorerà tanto il Milan, poi come giocherà dipende dal mister, lui in campo porta tanto sia a livello difensivo sia a livello offensivo”.

State sondando una terza punta?
“La strategia è quella di non voler bloccare i nostri talenti. Con quattro acquisti abbiamo due giocatori per ogni ruolo, in alcuni sono più di due. Siamo fiduciosi nei nostri talenti. Torriani sarà il vice di Maignan, poi quando tornerà Sportiello, avranno concorrenza. Noi non abbiamo paura di mettere i talenti in campo e farli giocare, altrimenti non servono questi talenti. Quando i giocatori vanno in prestito, non li controlli. Loro, stando al Milan, abbiamo il controllo e per questo non portiamo l’extra che non serve. Questi talenti vogliamo farli crescere. Noi giochiamo per vincere, ma non abbiamo paura di lanciarli”.

Che soprannome darà a Fofana?
“Lo lascio ai tifosi…”.

Dio il settimo giorno si è riposato, lei vuole fare meglio di lui?
“Io non mi sento stanco, quindi si continua…”.

Manu Koné fa parte del settimo giorno?
“Lo stiamo seguendo, che è cresciuto tanto. Ha fatto le Olimpiadi, poi vediamo cosa abbiamo nella nostra testa. Ma si, lo stiamo seguendo. Con Fofana si chiude un po’ di spazio per lui, ma vediamo. Manca solo un giorno in cui stiamo creando questo nuovo mondo del Milan”.

Quanta mentalità serve al Milan per arrivare sempre tra le prime quattro d’Europa?
“La nostra è una squadra sia per l’Italia sia per l’Europa. E’ in Europa che vogliamo tornare in alto. Abbiamo giocatori importanti con esperienze internazionali. La Champions è la Champions. Tutto può succedere come può non succedere nulla. Noi vogiamo confermarci anno dopo anno, vogliamo essere competitivi nel presente e nel futuro. Abbiamo portato un allenatore che ha un’altra identità rispetto a prima. Siamo al top in Italia, ma è in Europa che vogliamo tornare lassù. Qua non ci sono alibi, giochiamo per tutti i trofei e lottiamo”.

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