L’Inter rallenta nella corsa scudetto: al Tardini, nella trentunesima giornata di Serie A, il Parma costringe i nerazzurri al pari. La squadra di Inzaghi (in tribuna per squalifica) chiude il primo tempo sullo 0-2, ma nella ripresa, il Parma gioca con più grinta e determinazione riuscendo a trovare il meritato pareggio. Il secondo tempo horror dell’Inter, simile a quello di San Siro contro l’Udinese della settimana scorsa, costa caro: il Napoli, lunedì sera a Bologna, ha ora la possibilità di portarsi a -1 dai nerazzurri. Per il Parma si tratta di un punto importante in vista della lotta salvezza, mentre l’Inter torna a Milano delusa e preoccupata per le condizioni di Bastoni, uscito alla metà del primo tempo per un problema al ginocchio: c’è apprensione per le sue condizioni in vista della gara con il Bayern Monaco di martedì.
Parma – Inter: gli emiliani hanno due occasioni clamorose, ma i nerazzurri dominano il primo tempo
L’asse di sinistra dell’Inter, composto da Dimarco, Mkhitaryan e Lautaro Martinez costruisce la prima azione della gara al 4′ minuto, conclusa poi dal tentativo al volo dell’argentino terminato alto. I nerazzurri provano fin da subito a schiacciare gli emiliani nella propria metà campo e spingono attraverso il fraseggio corto dei suoi interpreti a centrocampo. Su rimessa laterale in zona offensiva, il pallone carambola in area sulla testa di Bisseck, bravo Suzuki a inchiodare a terra il pallone in tuffo; il tedesco, subito dopo, raccoglie l’invito di Dimarco e tenta un destro al volo, ma il suo tentativo non inquadra lo specchio della porta. Il Parma reagisce e quasi la combina grossa: Sohm lancia Valeri sulla fascia il quale trova Bonny con un bel filtrante, tuttavia il tiro ravvicinato del francese viene parato con il piede sinistro da Sommer e sulla ribattuta Almqvist viene bloccato dalla retroguardia ospite. Scampato il pericolo, l’Inter torna a farsi vedere in avanti prima con Dimarco e poi con Thuram di testa, entrambi però si rivelano inefficaci sotto porta. Al 14′ l’Inter passa in vantaggio grazie a due ex della gara: Lautaro e Calhanoglu dialogano e permettono (complice il rimpallo di Hernani) a Dimarco di liberarsi per il cross che, sporcato da Valeri, raggiunge Darmian appostato sul secondo palo e libero di concludere in rete l’azione con il suo mancino. Al 17′, l’Inter tenta il bis con una punizione da posizione defilata battuta da Calhanoglu, ma la palla del turco attraversa tutta l’area avversaria senza che nessuno possa arrivarci. Al 19′ Sommer fa un altro miracolo: serpentina di un indiavolato Bonny che lascia di stucco tutta la difesa nerazzurra e libera Man alla conclusione; lo svizzero, con un grandissimo riflesso, devia in angolo la conclusione del romeno e nega il pareggio al Parma. Al 22′, invece, è Suzuki a mettere in mostra il suo talento: Darmian vede e serve Thuram in area, il francese ciabatta la conclusione, corretta da Lautaro Martinez, ma il capitano nerazzurro si fa ipnotizzare dal portiere nipponico a due passi dalla porta; sempre Lautaro, pochi minuti dopo, sfiora il palo con un diagonale rasoterra molto potente. I nerazzurri non concedono un attimo di tregua agli avversari che, seppur vogliosi di trovare il pari, non riescono a costruire azioni offensive degne di nota, complice l’altissimo pressing degli ospiti: l’Inter, infatti, si spinge spesso e volentieri in avanti e vanno nuovamente a impensierire gli avversari con le conclusioni di Calhanoglu prima e Darmian poi. I Ducali tornano nella metà campo avversaria all’altezza del 35′ e Bonny, il più attivo tra i suoi nella prima metà di gara, prova a impensierire Sommer con un piattone destro da fuori area che, però, termina largo. Al 43′ Lautaro Martinez prova l’acrobazia: il cross di Dimarco viene deviato e s’innalza a campanile, permettendo all’attaccante argentino di cercare la porta in rovesciata, ma Suzuki si fa trovare pronto e blocca la sfera. L’Inter chiude la prima frazione di gara trovando il raddoppio: l’azione, innescata dallo scambio tra Calhanoglu e Darmian, prosegue con la falcata di Mkhitaryan che trova Thuram solo al centro dell’area. Il francese colpisce malissimo, ma la traiettoria del pallone sorprende il portiere e a nulla serve l’estremo tentativo di salvataggio, sulla linea, di Almqvist: l’espressione di incredulità del marcatore si specchia, in un momento decisamente ilare, con quella del padre Lilian, presente in tribuna.
Parma – Inter: i Ducali rimontano lo svantaggio
I nerazzurri cominciano il secondo tempo con una notizia poco confortante: Bastoni, a causa di problemi al ginocchio, alza bandiera bianca e viene rilevato da Carlos Augusto. Nei primi cinque minuti della ripresa, i ritmi sono molto più bassi, ma il Parma aggredisce gli avversari con il pressing alto e il fraseggio veloce da un lato all’altro del campo. I Ducali provano a sfondare il muro nerazzurro con un calcio di punizione sul quale si avventa Vogliacco, ma Sommer è bravo ad anticipare il difensore e ad allontanare la palla con il pugno. Il coraggio dei Ducali viene ricompensato dalla splendida rete di Bernabé: Ondrejka raccoglie il lancio lungo, Pellegrino difende la palla e scarica verso Bonny il quale, con grande intelligenza calcistica, serve Bernabé. Lo spagnolo, da fermo, scarica una staffilata imparabile per Sommer e accorcia le distanze. A questo punto l’Inter incassa il colpo e prova a riprendere in mano le redini del gioco, ma il Parma continua a spingere verso l’area avversaria. Ancora Bonny, al 63′, quasi manda in porta Ondrejka ma Sommer è bravo a chiudere lo specchio in uscita. L’Inter, in evidente difficoltà, prova a reagire con una conclusione da fuori area di Calhanoglu, troppo alta per impensierire Suzuki. Il Parma cambia definitivamente la partita al 68′: Pellegrino, di nuovo, protegge il pallone col fisico e serve Ondrejka verso la metà campo che, una volta arrivato nei pressi dell’area interista, infila Sommer con la complicità della deviazione decisiva di Acerbi. L’Inter, alle corde, rialza la testa e prova a penetrare nell’area avversaria tramite il palleggio, non disdegnando comunque dei tentativi da fuori area, come quelli di Thuram e Asllani, finiti ampiamente fuori. Farris (sostituto di Inzaghi in panchina) si gioca la carta Arnautovic negli ultimi dieci minuti: l’austriaco va vicino alla rete, ma il suo tentativo viene rimpallato in angolo. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi, è Bisseck a colpire di testa non riuscendo a trovare la porta. Al 90′ il Parma rischia addirittura il jackpot: Valeri mette la palla del match-point sui piedi di Pellegrino, che in scivolata, sfiora solamente la porta difesa da Sommer. L’ultima occasione in favore dell’Inter passa sulla testa di Arnautovic, ma l’austriaco non riesce a indirizzare il pallone verso lo specchio della porta. La partita, quindi, termina sul 2-2.
Parma – Inter, il tabellino
PARMA (4-3-3): Suzuki; Delprato, Valenti, Vogliacco, Valeri; Keita, Hernani (46′ Bernabe), Sohm (54′ Ondrejka); Man (46′ Pellegrino), Bonny (77′ Camara), Almqvist (46′ Leoni). All. Chivu
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni (46′ Carlos Augusto); Darmian, Asllani (80′ Arnautovic), Calhanoglu (65′ Frattesi), Mkhitaryan, Dimarco (58′ Zalewski); Thuram, Lautaro (65′ Correa). All. Inzaghi
Reti: 14′ Darmian (I), 45′ Thuram (I), 60′ Bernabé (P), 68′ Ondrejka (P)
Ammoniti: 28′ Almqvist (P), 56′ Dimarco (I), 88′ Zalewski (I), 90+2′ Delprato (P), 90+5′ Correa (I)
Espulsi: nessuno.