La sesta vittoria per 1-0 dell’Inter in questa stagione è forse quella più pesante: i nerazzurri guadagnano nuovamente la testa della classifica che manterranno, anche se in coabitazione, con la Fiorentina di Paulo Sousa.
La squadra di Mancini conferma quella che è ormai diventata una certezza nell’opinione comune: l’obbiettivo è il massimo risultato con lo stretto indispensabile. Non che l’Inter non lotti e si impegni per lo spettacolo, anzi, tuttavia nella formazione di Thohir prevale il cinismo. Certo è che tutto ciò non sarebbe possibile se a difendere la porta non ci fosse un ritrovato Samir Handanovic: le vittorie di misura della formazione di Mancini arrivano anche e soprattutto grazie ai pochi gol subiti dall’ex Udinese, che quest’anno sta offrendo prestazioni sempre migliori se escludiamo l’isolata partita contro la Fiorentina (in cui Handanovic ha pagato gravissimo uno svarione).
Altra nota positiva della serata di ieri arriva dalla disposizione tattica assunta dall’Inter: l’assenza di Felipe Melo per squalifica e l’esclusione per motivi tecnici di Icardi e Kondogbia hanno portato Mancini ad optare per un 4-5-1 che desse maggiore leggerezza e meno punti di riferimento alla squadra avversaria. Dello scudetto Mancini non vuole sentirne nemmeno parlare: “Siamo solo all’undicesima giornata e ci sono 5 squadre in un punto. È troppo presto per parlarne”. Al di là della questione numerica, però, l’Inter ormai è tornata ad essere una realtà del nostro campionato e si candida sempre più veementemente alla conquista dello scudetto.
