Guarin-Inter, rinnovo in vista

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Mentre l’Inter si avvicina alla difficile gara di campionato contro il Verona e mentre le trattative tra i nerazzurri e Fredy Guarin per il rinnovo fino al 2017 vanno avanti, Walter Mazzarri sulle pagine del Sole24Ore ha fatto un esauriente punto della situazione. Lo dico da sempre – le parole di Mazzarri al Sole -. Questo è un anno particolare, un anno nel quale bisogna investire sul lavoro per dare un’identità di gioco alla squadra. Dobbiamo lavorare sulla mentalità dei giocatori, perché siano disponibili a lottare per raggiungere grandi risultati. L’obiettivo di questa stagione è arrivare il più in alto possibile. Ecco il grande equivoco che accompagna da sempre la mia carriera – ha continuato Mazzarri -: arrivo in situazioni in cui nessuno pretende niente, poi comincio a fare risultati non previsti alla vigilia e finiscono con il chiedermi sempre di più. Bisogna sempre considerare da dove arriva la squadra che mi viene consegnata, cosa ha fatto negli anni precedenti. Ecco perché ci tengo a finire bene quest’anno. Perché se finiamo bene, possiamo iniziare ancora meglio la prossima stagione”.

Costruire con calma, insomma, partendo da giocatori con tanta “fame”: “A me piacciono i giocatori che hanno nel proprio animo lo spirito e la voglia di migliorarsi sempre – ha aggiunto Mazzarri -. Lo ripeto continuamente ai giocatori che alleno: se sei bravo, puoi diventare bravissimo. Non bisogna mai sentirsi arrivati, si può fare meglio. Anche se di poco, è possibile”. E tra questi, inevitabilmente, c’è Mateo Kovacic, chiamato a compiere il vero salto di qualità: “Cosa deve interessare di più a un allenatore, la valorizzazione di un giocatore o la vittoria della squadra? Io posso far giocare chi volete e sono sicuro che lo faccio migliorare – ha detto Mazzarri parlando del giovane centrocampista croato -. Kovacic non tirava in porta, ora sta cominciando a farlo. E anche nella fase difensiva sta facendo progressi. E’ cresciuto molto, secondo me. E’ bravo, ma per far sì che faccia la differenza deve avere il tempo di completare il suo percorso di crescita. E’ stato catapultato in una realtà che non conosceva. Deve avere il tempo per capire cosa gli viene chiesto”.