Punto GG -Lautaro esalta l’Inter ma il Milan non molla. Bene il Napoli e occhio alla Fiorentina!

L'Inter vince grazie a Lautaro ma il Milan resta incollato in testa alla classifica.

Lautaro Martinez
L'esultanza di Lautaro Martinez dopo il gol ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

E’ la giornata dei bomber; Lautaro diventa LAUGOL!

Settima giornata all’insegna delle grandi, tutte vincenti all’infuori della Lazio, sconfitta nello scontro diretto di Milano, e di Juventus e Atalanta che hanno impattato tra loro, ma anche delle marcature multiple, con Lautaro e Orsolini mattatori assoluti rispettivamente con un poker ed una tripletta.

Milano sorride: Inter e Milan a +4 sulle inseguitrici

Nonostante il turnover applicato da Inzaghi i nerazzurri, dopo un primo tempo comunque condotto quasi sempre in controllo, espugnano Salerno con un roboante 0-4 materializzatosi in contemporanea all’ingresso in campo del capitano, ormai vero uomo simbolo ed imprescindibile terminale offensivo interista. L’argentino, grazie alla collaborazione dei compagni di squadra tra i quali spicca l’ottimo Thuram, e sfruttando qualche disattenzione di troppo della retroguardia granata, ha dato sfoggio delle sue qualità alternando precisione e potenza, classe e determinazione. Ottimo viatico in attesa della gara casalinga contro il Benfica.

Ancora meglio il Milan che ha dovuto faticare certamente di più ma alla fine si è sbarazzata, senza nemmeno soffrire troppo, di un avversario almeno sulla carta molto più temibile quale sarebbe dovuta essere la Lazio di Maurizio Sarri, ancora attanagliata in una crisi dalla quale sembrava poter uscire dopo la vittoria di mercoledì scorso contro il Torino. Invece i rossoneri si sono mostrati complessivamente molto più gruppo, evidenziando anche quelle individualità che invece tra i biancocelesti non riescono più ad emergere come soleva in passato. Emblematico il differente rendimento dei nuovi arrivati: sempre determinanti da una parte, spaesati ed intermittenti dall’altra. A fronte di un primo tempo equilibrato, ma con i padroni di casa più vicini al vantaggio, nella ripresa il Milan ha completamente surclassato gli ospiti, spesso in ritardo ed incapaci di “leggere” le dinamiche di gioco che hanno di fatto deciso la contesa.

Roma sempre più Lukaku dipendente

Ancora una volta nella Roma brilla la stella di Lukaku che realizza la sua quarta rete stagionale in sei gare ufficiali disputate fugando ogni dubbio sulla sua tenuta fisico atletica che ne aveva accompagnato l’approdo nella Capitale. Dybala con due assist si conferma sempre al centro del gioco giallorosso anche quando è “costretto” a fare da spalla al gigante belga. Una preziosa iniezione di fiducia anche per capitan Pellegrini, tornato alla titolarità ed alla rete dopo un periodo tutt’altro che facile.

Il Napoli si conferma in ripresa e occhio alla Fiorentina

Chi sembra definitivamente uscito dal tunnel delle difficoltà è il Napoli, alla sua seconda goleada consecutiva nel segno della premiata coppia Osimhen – Kvaratskhelia che pare aver ritrovato lo smalto della passata stagione. Avanza a spron battuto la Fiorentina che dopo le incertezze iniziali ha messo in fila una serie di risultati utili agganciando proprio il Napoli e la Juventus al terzo posto in classifica. Per i Viola, che in molti davano come possibile sorpresa alla vigilia del campionato passato (poi culminato comunque con le due finali di coppa…), potrebbero finalmente aprirsi le porte dell’Europa più importante dalla quale manca ormai da troppo tempo.

Marcia bene il Bologna, Ranieri invece non trova il bandolo della matassa

Tra le formazioni di seconda fascia, senza offese per nessuno, vola oltre i limiti previsti il Bologna di Mota giunto al sesto risultato utile consecutivo ed ormai ad un solo punto dalla zona “Conference”, occupata da un Lecce probabilmente destinato a scendere nel tempo. Male, anzi malissimo invece, il Cagliari di Ranieri, sprofondato in ultima posizione con due soli punti conquistati, nessuna vittoria, un attacco asfittico ed una difesa colabrodo; tutti presupposti per un cambio al vertice tecnico che verosimilmente la società avrebbe già operato se in panchina non sedesse un “totem” come Claudio Ranieri, chiamato ora però a far valere tutta la sua esperienza e tutte le sue capacità per raddrizzare una situazione davvero complicata.