La favola ieri al King Power Stadium ha avuto il suo lieto fine, con la premiazione della squadra e The Thinkerman portato in trionfo con i tifosi che più volte cantavano Ranieri ohoh, come se rappresentasse il loro eroe. Scene incredibili per tutti noi, fuori probabilmente dall’epoca che stiamo vivendo, come se il Dio del calcio ci avesse proiettati nel passato quando un football di altri tempi ci offriva la vittoria del neopromosso Nottingham Forrest, quasi una similitudine, anche se i rossi di Clough hanno poi vinto due Champions consecutive.
Il passato ci ricorda anche, che giocavano sempre più o meno gli stessi undici e per questo i meno giovani sapevano la formazione della squadra del cuore a memoria una filastrocca che più o meno recitava Zoff, Gentile, Cabrini, Bonini, Brio Scirea etc ( Juve anni ’80). Beh il Leicester ce lo ricordiamo a memoria con sempre gli stessi undici in campo è sempre gli stessi cambi effettuati da Ranieri con Okazaki che rappresenta il giocatore delle Foxes più sostituito. Altro scherzo del Dio del calcio e’ stato quello di ribaltare i principi a cui si ispirano adesso Guardiola e Luis Enrique , e cioè quel Tiki Taka bello a vedersi ma a volte stucchevole, con un sano e vecchio contropiede a cui si è aggiunto da parte del Leicester il minor possesso palla.
Ecco perché il calcio non è una scienza esatta, si può vincere con o senza possesso palla, in nove contro undici, ma l’importante è segnare un gol in più dell’avversario e difenderlo fino alla fine. Questo è stato Ranieri oggi, un allenatore che ha badato al sodo ed un maestro di calcio che a Leicester non scorderanno mai. Nota finale di oggi è il risultato con cui le Foxes hanno battuto 3-1 l’Everton con una doppietta di Vardy, ed una rete di King.