Giro d’Italia, tappa 11: poker Demare. Highlights

Giro d’Italia, la tappa di oggi

Chi ha vinto oggi la tappa? La domanda ormai è diventata banale perché la risposta è sempre la stessa. Arnaud Demare ha esultato anche sul traguardo di Rimini, come a Villafranca, Matera e Brindisi. Un poker strepitoso perché sta dominando tutte le volate, oltre alla classifica della maglia ciclamino. Le vittorie poi sono sempre più nette: dalla prima al fotofinish all’ultima con una bici di distacco da Peter Sagan. Indomabile questo Demare anche per il campione slovacco, reduce dall’impresa galattica di ieri, in cui ha ulteriormente dimostrato di essere adatto a percorsi duri, più simili alle classiche (che del resto ha già vinto). Il francese invece è un velocista puro, chiedergli di andare in fuga per i saliscendi sarebbe come aver chiesto a Bolt di correre i tremila siepi. Nella partenza i due sono molto simili: sembra non ce la possano fare. È questione di pochissimi attimi e poi lasciano andare la gamba, accelerano e creano distacchi di metri. Demare anche oggi ha fatto il vuoto in questo modo e nonostante tutti gli occhi fossero puntati sui suoi movimenti. Forse addirittura troppo, visto che c’è stato il rischio che la volata non ci fosse. Tutto il gruppo ha fatto capire alla Groupama che toccava a loro il compito di andare a riprendere l’ultimo fuggitivo. Sander Armée infatti continuava a mantenere intatto il suo distacco, tanto che a venti chilometri dalla conclusione aveva ancora due minuti di vantaggio. Non male in un rettilineo dove si può spingere al massimo approfittando del mancato accordo tra chi sta dietro. Alla fine però, tra il vento sfavorevole e il lavoro di diverse squadre in testa al gruppo, è stato ripreso.

Giro d’Italia, la sintesi della tappa

Giro d’Italia, la tappa di domani

Nel 1936, nella tappa da Firenze a Cesenatico (arrivo anche di domani), Learco Guerra fu costretto a ritirarsi a causa di una caduta. La dinamica dell’incidente è abbastanza particolare: un cavallo imbizzarrito che trainava un calesse ha investito il campione soprannominato La Locomotiva umana. Se si parla di Cesenatico però non si può evitare di citare Marco Pantani. Lì ha vissuto la sua infanzia e conosciuto la bicicletta. Lì ha iniziato a correre con il Gruppo Cicloturistico Fausto Coppi. Il resto fa parte della sua storia, intrecciata a doppio nodo con quella del ciclismo.