La terza giornata di Qatar 2022 si conferma piena di sorprese. Passa il Giappone non la Germania
Anche la terza giornata del Mondiale lascia stupiti per alcuni risultati inimmaginabili alla vigilia e soprattutto per le eliminazioni eccellenti di formazioni annunciate tra le protagoniste o perlomeno considerate in grado di passare il primo turno. Lo scalpo più importante è quello della Germania che lascia la competizione iridata al primo turno per la seconda volta consecutiva. Fatale ai tedeschi la sconfitta iniziale con il Giappone che nell’ultima sfida, e sempre in rimonta, si è tolto lo sfizio di battere anche la Spagna, apparsa per la verità in versione un pochino dimessa benché non ancora certa della qualificazione. A nulla è valsa per gli uomini di Flick la vittoria, comunque sofferta, nei confronti del volenteroso Costa Rica. Nota di merito al tecnico giapponese Moriyasu, capace di ottenere un risultato prestigioso, come il primo posto in un girone con Spagna e Germania, attraverso il gioco e tanta abnegazione da parte dei suoi calciatori.
Belgio e Serbia, addio ai sogni di grandezza. Marocco e Svizzera volano
Finisce malissimo, con una sconfitta condita anche da polemiche interne, il Mondiale della Serbia, ancora una volta attesa ad un salto di qualità che sembra non voler mai arrivare. Fallimentare il torneo di alcune “stelle” annunciate tra le quali i “nostri” Vlahovic e Milinkovic-Savic, apparsi soltanto per brevi tratti quei calciatori in grado di spostare l’inerzia del risultato che siamo abituati a vedere nel nostro campionato. Situazione ancor più evidente per il gigante Lukaku, atteso dalla sua nazionale dopo l’assenza iniziale e protagonista al contrario nella gara finale contro la Croazia quando il centravanti interista si è divorato almeno tre limpidissime occasioni per realizzare il gol che avrebbe portato il Belgio agli ottavi. Primo posto a sorpresa, ma ampiamente meritato, dal Marocco di Regragui che ha messo a frutto l’esperienza raccolta dai suoi giocatori in giro per il mondo.
Sudamerica tra gioie e dolori: l’Argentina continua, l’Uruguay fa le valigie anzitempo
Col Brasile già qualificato, e comunque clamorosamente sconfitto nell’ultima gara al pari di Francia e Portogallo, le attenzioni dei tifosi sudamericani erano tutte per Argentina, in bilico dopo il pessimo esordio con l’Arabia Saudita, e Uruguay, chiamato al riscatto dopo due gare deludenti con Corea e Portogallo. Alla fine la squadra di Scaloni, poggiandosi soprattutto sulla forza di volontà e sull’estro dei nuovi innesti Alvarez e Fernandez, ha dominato la gara con la Polonia, spenta e preoccupata solo di non subire troppi danni in ottica qualificazione, mentre agli uruguagi non è stato sufficiente superare il Ghana, schiacciati dalla sorprendente vittoria dei coreani sul Portogallo.
Ora, sin da oggi, via agli ottavi. Vedremo se sarà ancora tempo di sorprese