Terminata da poco la conferenza stampa per la prima partita in casa da tecnico di Gattuso
Si è conclusa da poco a Milanello la conferenza stampa di Gennaro Gattuso. Il Milan affronterà in casa il Bologna; prima partita in casa da tecnico per il mister, che in due partite ha un bilancio tutt’altro che soddisfacente. Un pareggio con l’ultima in classifica e una sconfitta in Europa League contro il modesto Rijeka. “Se avessimo vinto al Benevento nessuno avrebbe parlato del Rijeka, ma ho preferito dare minutaggio a chi ha giocato poco. Come Paletta, Storari, Antonelli lo stesso Biglia al 50%. Al di là del risultato ho visto qualcosa di positivo, ho visto bene Locatelli e Calabria. A me brucia andare a perdere col Rijeka, non per me personalmente ma per la storia del Milan”
Tutti conosciamo il passato vincente di Ringhio in maglia rossonera e ci possiamo immaginare quale sia il suo stato. Uno che ha alzato trofei importanti come lui, si trova a dover risolvere una situazione che mai i tifosi del Milan avrebbero mai pensato potesse capitare ad inizio stagione, quando presi dall’entusiasmo del mercato, sognavano un gran ritorno da protagonisti. “Ci vuole tempo, un mese o un mese e mezzo per vedere i primi risultati ma non è che possiamo aspettare senza vincere, di riffa o di raffa bisogna portare a casa la vittoria”.
Bologna e Donadoni
“C’è grande rispetto nei confronti di Roberto, un allenatore vero. Quando doveva dire qualcosa lo diceva in faccia, come piace a me. Il Bologna è difficile da affrontare, hanno 21 punti, portano sempre 4-5 uomini in transizione. Palacio sta molto bene, Verdi stava con me e si vedeva che aveva talento. Sarà una gara difficile. Dai miei mi aspetto rabbia e voglia, nel calcio ci stanno i momenti di difficoltà ma voglio vedere che al primo schiaffo non ci abbattiamo, voglio vedere una reazione”.
Obiettivo uno solo, la vittoria
“La cosa più importante è vincere, solo quelle ci fanno stare bene e ci fanno lavorare con tranquillità. Sappiamo che dobbiamo migliorare e lavorare ma è fondamentale portare qualche vittoria a casa”.
Su Andrè Silva e Calhanoglu
“Andrè è un buon giocatore. Vedo le sue qualità, se lo fai in allenamento e non in partita forse è colpa mia ma so cosa può dare, ha le qualità e può dare di più. Kalinic era uno che attaccava 15-20 volte la profondità nella partita, attacco al primo palo e sempre sulla linea del fuorigioco. Kessie e Calhanoglu uguale. Su Hakan posso dire che fa delle cose importanti, non ho detto alla società che Silva e Calhanoglu devono andare via, mi piacciono tantissimo”.