Il nuovo allenatore del Milan esordirà ufficialmente contro il Benevento, squadra ultima in classifica ma che riesce sempre a impensierire gli avversari. Sarà una dura prova quella dei diavoli contro la strega.
Il nuovo allenatore del Milan, Gennaro Gattuso, esordirà in panchina contro il Benevento di De Zerbi. I due allenatori si affrontarono l’ultima volta durante i playoff di Serie C quando i due rispettivamente allenavano Pisa e Foggia. Ad avere la meglio in quell’occasione fu il mister rossonero.
Le dichiarazioni di Gattuso
Ecco le prime dichiarazioni di Gattuso: “Devo ringraziare i ragazzi per la disponibilità ed il lavoro, ne sono molto contento. Abbiamo provato tanto, ma dobbiamo stare attenti. Roma non è stata costruita in un giorno ma ho visto grande voglia in questa settimana”.
L’importanza di far rivalutare la campagna acquisti estivi: “È vero, ma per tanti così come per Kalinic basta un gol o una zampata per cambiare tutto. Basta un nulla per cambiare dalle cose brutte alle immagini più belle. Nikola, così come tutti gli altri, ha bisogno di fiducia ma lui se le cerca le palle gol, è sempre in posizione per segnare e questo è un parametro importante per me”.
Dormirai questa notte? “Spero di sì, ma devono farlo i miei giocatori. Io posso anche permettermi di dormire qualche ora in meno”.
Emozione per domani? “Più tensione perché ho la consapevolezza che domani abbiamo tutto da perdere e con una classifica non bellissima. Ma i rapporti con giocatori e staff è ottimo e sono tranquillo per come hanno lavorato i ragazzi. Quando voglio dormire a casa però, il pensiero va subito alla partita…”
Storia chiusa con De Zerbi? “Ci siamo già visti e incrociati qualche volta, ci siamo abbracciati. Domani poi è Benevento-Milan, non De Zerbi-Gattuso… ma comunque litigare con me non è difficile (ride, ndr). Ci siamo chiariti ed è finita là. Per me il pensiero a domani è solo sui punti”.
Hai lavorato bene in settimana? “Mi sento a mio agio. Non ho avuto difficoltà e mi sono sentito al meglio fin dal primo minuto di allenamento con questa squadra. Più passano i giorni e più è difficile gestire 24/25 uomini, nessuno è qui a prenderli in giro ma a livello mentale e di voglia c’è bisogno di tutti. Questa è la mia più grande preoccupazione, coinvolgere tutti, poi per il resto mi sento bene, senza alcuna preoccupazione”.
L’erede di Gattuso: “Me lo avete chiesto anche l’altro giorno. A livello di caratteristiche dico Kessie, mentre Bonucci ha carisma e leadership. Ma spero di averne tanti di giocatori così”.
Sull’ItalMilan: “Non lo so. Il mio Milan sarà formato da quelli che stanno meglio e lavorano al massimo. Non sto a guardare se è italiano o no perché io ho bisogno di tutti e per me, in questa settimana, è stato difficile fare delle scelte”.
Come procede il tuo intervento di soccorso sul Milan? “Quello che è stato è stato. La mia metodologia è completamente diversa da quella di Vincenzo ed è un segreto di Pulcinella. Questi ragazzi li ho trovati un po’ in difficoltà, ma non significa che siano stati allenati male. Dobbiamo migliorare sull’intensità e mentalità. Le vittorie possono regalarmi tempo che certamente aiuta a lavorare serenamente, con entusiasmo e forza”.
Allenatore di riferimento nella storia rossonera? “Tutti mi hanno dato molto, anche quelli con cui non ho vinto. Mi hanno lasciato qualcosa e sarebbe facile dire Ancelotti, Sacchi o Capello. Spero solo di fare bene e durare, significa che il lavoro è buono e che i risultati ci sono”.
Sul Benevento: “Sarà una battaglia. È vero che sono a 0 punti ma con De Zerbi è cambiata: ora sono pericolosi e hanno mentalità. Giocheremo in un ambiente caldo e anche contro l’Atalanta e Juventus magari meritavano qualcosa di più. Dobbiamo chiudere gli occhi e pensare che a bordo campo c’è la Champions League, non possiamo permetterci di sbagliarla”.
Lavorato su cosa in specifico? “Sulla mentalità, non è un segreto che mi piaccia vedere intensità e lavoro corale. Qualcosa di nuovo abbiamo provato, ma è rimasta la difesa a 3 e abbiamo lavorato su concetti chiari”.