Home Serie A Funky ‘gallo’ e il Torino va. Tutti pazzi di Belotti

Funky ‘gallo’ e il Torino va. Tutti pazzi di Belotti

Italia e Torino si coccolano il ‘gallo’

Domenica il Torino ha sconfitto con un perentorio 3 a 1 il Palermo: una partita a senso unico, con la squadra di Siniša Mihajlović sempre con il pallino del gioco in mano. Tre punti che consolidano il nono posto in classifica e che avvicina i granata alla zona europea. Sarà difficile che il Toro si qualifichi l’Europa League, ma Moretti e compagni saranno in prima linea e lotteranno fino a quando la matematica (nel caso) dirà di “no”.

Il trascinatore di questo Torino è però un ragazzo di 23 anni che da due stagioni si sta affermando come uno dei migliori attaccanti non solo della Serie A, ma di tutta Europa. Il suo nome è Andrea ed il suo cognome è Belotti. E proprio il numero 9 di Mihajlović ha schiantato il malcapitato Palermo (squadra con cui debuttò in Serie A tre stagioni fa) con una tripletta in appena sette minuti, senza se e senza ma. Con i tre gol dell’”Olimpico”, l’attaccante di Calcinate ha messo la freccia in classifica marcatori, staccando Edin Džeko e Gonzalo Higuain, portandosi in solitaria a 22 reti. Una prolificità che sta proiettando il Gallo verso una maglia da titolare nella Nazionale del CT Ventura in vista delle prossime qualificazioni a Russia 2018.

Come in Cina, questo 2017 è l’anno del gallo, solo che il Gallo in questione è un ragazzo che partita dopo partita si sta imponendo come la più bella realtà del calcio nazionale. Finora in campionato ha gonfiato le reti avversarie con una media impressionante: una ogni 1,09 partite. Proprio come un attaccante nel pieno della sua condizione psico-fisica. con almeno sei anni di anticipo.

Il presidente Cairo, uno che oltre a essere lungimirante è uno con cui è difficile trattare, ha detto mesi fa che per portare via dalla sua squadra Andrea Belotti ci sarebbe stato da sborsare non meno di 100 milioni di euro. Dopo la tripletta di domenica, il presidente granata ha sbottato: 150 milioni o niente. Questo valore è, ovviamente, esagerato ma sicuramente se il Gallo si muoverà dal capoluogo piemontese, chiunque lo vorrà dovrà pagare tanti, tanti soldi.
Andrea Belotti è, insieme al conterraneo Roberto Gagliardini e a Daniele Rugani, il miglior giocatore nato negli anni Novanta a porsi come talento del futuro. E proprio su di loro (oltre che ai vari Caldara, Donnarumma, Romagnoli e Verratti) i tifosi azzurri sperano di tornare competitivi a livello europeo e mondiale per i prossimi dieci anni, se non di più.
Ma tutti sognano i gol decisivi ed il centrocampista dell’Inter ed il centrale della Juventus non sono due giocatori che hanno il gol nel sangue (visti i loro ruoli, è ovvio). L’unico che li può fare è l’attaccante classe 1993 che da quando ha iniziato a giocare nei “pro”, in sei stagioni, è andato in doppia cifra già quattro volte, almeno una volta tra Lega Pro, Lega B e Serie A. E con la Nazionale maggiore è già a tre reti in cinque partite giocate. Si dice che se son rose fioriranno: con Belotti, la serra è già florida.

Il giocatore del Torino sta ripercorrendo i fasti che furono di Ciro Immobile, l’ultimo giocatore granata a vincere la classifica marcatori in Serie A (22 reti nella stagione 2013/2014), Francesco Graziani e Paolo Pulici. E di questo passo c’è la possibilità che il Gallo possa arrivare ad almeno trenta gol. Cosa che un giocatore del Torino non fa dai tempi di Julio Libonatti e Gino Rossetti, nel 1928 e nel 1929.

Forte fisicamente, determinato e capace di segnare in ogni modo, Andrea Belotti sta correndo per la vittoria della Scarpa d’oro, il premio che si assegna ogni stagione al calciatore che ha segnato di più in Europa nei singoli campionati. Compresi anche i campionati minori, solo Edinson Cavani e Lionel Messi hanno segnato più di lui: ventisette l’uruguaiano, ventitre l’argentino. A ventidue reti c’è Alexandre Lacazette, a ventuno Pierre-Emerick Aubameyang e a diciannove Luis Suarez. Che differenza passa tra l’attaccante bergamasco e i calciatori appena citati? Belotti non ha ancora giocato una partita in Europa quindi ha ancora ampissimi margini di miglioramento.
E i tifosi del Torino sperano vivamente che i margini di miglioramento il Gallo li possa fare con la loro squadra, anche se si fanno forti le voci che lo vorrebbero i top club europei: dal Chelsea al Real Madrid, dalle due di Manchester all’Arsenal al Bayern Monaco.
I tifosi del Torino sperano che Belotti possa diventare un vero top player con la loro maglia, che diventi il loro capitano e che possa condurli a vincere un derby contro la Juventus (e nel derby di andata il Gallo aveva segnato il gol del vantaggio…). Belotti sta studiando da grande calciatore. Se sono rose, come si diceva, fioriranno.
Il futuro del calcio italiano passerà certamente tra i piedi di Andrea Belotti, il (funky) Gallo partito dalla Bergamasca per scrivere la storia del calcio nazionale.

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