In una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, Davide Frattesi racconta di sé e dell’Inter straordinaria di questa stagione. Sulla sua ottima media realizzativa (un gol ogni 224′) dichiara: “Io ci credo sempre e mi inserisco. In realtà mi esalta di più rubare una palla che segnare, ma non mi dispiace anche fare gol. Grazie a Inzaghi siamo tutti coinvolti, ci parla e ci motiva anche quando giochiamo di meno. Ti fa sentire importante, è questo che conta”. Sul suo minutaggio all’Inter non si fa problemi: “Non pensavo mica di essere titolare subito. In Serie A nessuno partirebbe titolare a centrocampo con quei tre davanti. La panchina la vivo come un’occasione di crescita, non mi sono mai pentito di aver scelto l’Inter“.
Frattesi: “Barella il mio modello. Thuram mi ha stupito”
Continua sui tre titolari a centrocampo dell’Inter: “Giocare con loro è uno stimolo. Io mi sento un centrocampista moderno, intenso. Se voglio essere titolare in futuro devo migliorare in costruzione. Il modello è Barella: era un incursore, una mezzala offensiva, ma col lavoro è migliorato tantissimo nella gestione della palla. Ecco, io devo fare lo stesso”. A Frattesi viene chiesto poi dello spogliatoio dell’Inter: “Il livello è altissimo ma nessuno fa il fenomeno. Poi Inzaghi sa come gestirci. Thuram mi ha stupito più di tutti: in ritiro non sembrava così forte, quando è iniziato il campionato si è trasformato“. Sul suo rapporto con San Siro afferma: “Con l’energia che ti dà lo stadio, non puoi non entrare con il sangue agli occhi. Mi carica così tanto che potrei rompere i muri a capocciate“.