Carraro, tutta la verità su Calciopoli
Franco Carraro ai microfoni del Corriere della Sera ripercorre le ultime vicende del calcio italiano, impossibile non parlare anche di calciopoli. Un argomento che ancora oggi fa discutere secondo Carraro che ‘si basa sul nulla’.
Di seguito le parole di Carraro rilasciate al Corriere della Sera: “Io quelle carte neanche le lessi: il giorno dopo le diedi al procuratore federale Palazzi. Ora la Procura di Torino ha fatto lo stesso con l’inchiesta sulla ’ndrangheta nella curva della Juventus: non c’erano reati penali, ma la giustizia sportiva è più severa di quella ordinaria. Moggi si compiaceva che lo chiamassero Lucky Luciano. Era contento che si legassero le vittorie un po’ alla sua capacità di scegliere i giocatori, un po’ al suo modo di influenzare gli arbitraggi. Non è mai riuscito a far vincere un campionato alla Juventus in modo illecito. Quanto a me, ho commesso un solo errore: volevo cambiare i designatori, Bergamo e Pairetto, e mettere al loro posto Collina. Ma Collina ha chiesto un anno di tempo. Loro l’hanno saputo e hanno cercato appoggi con atti sconsiderati. Ma stiamo parlando del 2004-2005. L’unica partita che secondo me resta dubbia, Juventus-Inter con il rigore non dato a Ronaldo, è del 1998. Calciopoli si basa sul nulla, non c’è un euro. È solo una questione di potere o forse solo di chiacchiere. La Juventus avrebbe vinto quegli scudetti comunque. Aveva i giocatori migliori e gli allenatori migliori: Lippi e Capello. Infatti nel 2006 la Nazionale basata sulla Juventus vince il Mondiale”