Francesco Totti e quel sogno chiamato Scudetto

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Ci sono giocatori destinati a lasciare un segno nella storia del calcio. Giocatori come Javier Zanetti o Paolo Maldini, emblemi di due gloriose società come Inter e Milan, o come Francesco Totti, che a 38 anni suonati continua ancora a trascinare la Roma. Una storia eterna quella del capitano giallorosso, fatta di pochi trionfi ma pregna di un amore viscerale che lo ha legato per sempre alla sua amata città capitolina. Una vita fatta di dolori, di cadute, di infortuni ma anche di gioie estreme come l’aver riportato lo Scudetto a Roma o come il trionfo di Berlino con la Nazionale nel 2006. Ma tutto questo per Totti è il passato, perché il presente per lui si chiama ancora Roma. A 38 anni continua a fare gol, a trascinare i giallorossi alla vittoria con la stessa voglia di quando era ragazzo.

L’uomo in più di Garcia, quello a cui affidarsi nei momenti di difficoltà, perché Francesco Totti è il capitano che non molla mai. Il sogno nel cassetto del “pupone” è quello di chiudere la carriera regalando un nuovo Scudetto alla sua Roma, magari già da quest’anno, anche se la Juve appare un gradino sopra ai giallorossi. Senza dimenticare il sogno Champions League, con i giallorossi chiamati al risultato nell’ultimo e decisivo match contro il Manchester City per una qualificazione che potrebbe dare nuova verve ai sogni della Roma e di Totti. Intanto in vista del match contro il Sassuolo, Rudi Garcia recupera Yanga Mbiwa, mentre sono da valutare le condizioni di Maicon, che in mattinata si è allenato a parte.