Di Francesco: “Cerco sempre di rubare da altri allenatori”

Eusebio Di Francesco

“Io e Giampaolo siamo simili”

Eusebio Di Francesco, allenatore dell’AS Roma, durante la conferenza stampa tenutasi nella sala del Centro Sportivo Fulvio Bernardini ha risposto alle seguenti domande.

La conferenza stampa:

Com’è stata la sosta delle nazionali per la Roma?
“Abbiamo dovuto smaltire la sconfitta contro l’Inter, a mio parere immeritata, e abbiamo dovuto ripulire gli errori commessi in quella gara. Sono rientrati molti giocatori, anche entusiasti per aver segnato, ma un po’ stanchi. È stato fatto un lavoro di campo ma anche di recupero, ogni tanto dà fastidio il discorso delle nazionali ma sappiamo che c’è”.

Cosa teme della Sampdoria?
“La grande capacità di andare in verticale. Il 4-3-1-2 ti permette di andare in fretta verso la porta. Ti da meno ampiezza ma maggiore pericolosità sulle prime palle. Hanno vinto due gare anche soffrendo, sono stati bravi a reggere. Una squadra organizzata con un allenatore molto bravo”.

Quali sono le similitudini fra lei e Giampaolo?
“Che siamo abruzzesi. A parte gli scherzi, l’idea di rimanere sempre con la squadra corta, in tante cose ci rivediamo. Io cerco sempre di rubare da altri allenatori, come lui. È stato prima in auge, poi è tornato in C per tornare nuovamente nella categoria che gli appartiene. Siamo amici”.

Florenzi?
“Potrebbe essere schierato dall’inizio, è il dubbio che ho sulla destra. Florenzi mi ha dato sensazioni nettamente positive”.

Potrebbe giocare Gonalons? A che punto è?
“De Rossi non è più un ragazzino, quindi i tempi di recupero si allungano. Potrebbe giocare quindi Gonalons anche perché lo reputo un titolare. Sta assimilando il mio calcio e quello italiano. Il problema maggiore è stata la lingua, adesso è cresciuto molto. Domani potrebbe giocare in campo dall’inizio”.

Il mercato riflette le sue idee tattiche?
“Noi abbiamo cercato molto Mahrez, per lui Monchi ha offerto più di quanto speso per Schick, ma il Leicester non l’ha voluto vendere. Abbiamo virato quindi su un giocatore differente ma di qualità. Volevamo un giocatore forte, un top player, abbiamo quindi deciso di puntare su Schick sapendo che Defrel può ricoprire il ruolo di esterno perché nasce così e io l’ho fatto diventare centravanti. Sapendo che Defrel mi ha dato risposte positive in queste gare, abbiamo scelto un giocatore che possa fare sia il centrale che l’esterno. Giocando con lui attuerò qualche modifica tecnico-tattica non spostando tantissimo dalla mia idea di gioco. In generale sono contento del mercato in base alle possibilità della società”.

Come commenta la designazione di Orsato?
“Non parlo mai degli arbitri, spesso non so neanche chi ci arbitrerà. Forse è un difetto ma preparo la mia squadra a non lamentarsi delle decisioni arbitrali. Sul caso della VAR, non sono contentissimo in generale, ma non è legato solo all’episodio con l’Inter. Poi non mi piacciono tutte queste sospensioni. È come vedere un thriller in tv, può succedere qualcosa da un momento all’altra”.

Cosa consiglierebbe a un amico di 40 anni che inizia ad allenare (riferimento a Totti, ndr)?
“Già ha iniziato a muovere le mie pedine dalla lavagna. Gli ho detto: «Vuoi far l’allenatore al posto mio?». A parte tutto, con Francesco Totti ci confrontiamo sempre e anche lui vuole giocare con il 4-3-3, quindi continuo così perché me l’ha detto lui. È giusto che lui faccia questo percorso perché capirà da grande cosa vuole fare veramente. Ve lo dice uno che ha iniziato da dirigente, poi in mezzo al mercato, poi ho deciso di fare l’allenatore. Tutto quello che farà dovrà farlo con passione senza mai sentirsi arrivato. Gli ho detto: «Muovi meno pedine perché il calcio è dinamico, non statico», poi si vedrà”.

La infastidisce il commento di altri allenatori sulle questioni di Roma, esempio il caso Schick?
“Effettivamente si perché alleno io la Roma e decido io cosa fare. Poi quando verranno altri qui decideranno cosa fare. Su quello che ha detto Ventura su Defrel, si può interpretare in due modi: se Defrel gioca da esterno, io posso osare con 4 attaccanti. Poi io non ho parlato con Ventura, quindi non so bene a cosa si riferisse. Detto questo io alleno la Roma, mi infastidisce ma allo stesso tempo io guardo a casa mia. Intanto vi dico che Schick ha avuto un piccolo problema in allenamento e difficilmente sarà disponibile per domani. Oggi valuteremo con una risonanza magnetica. Schick quando ha fatto le cose migliori è sempre partito dal centro destra, ed è un indizio importante. Nonostante sia alto ha un’ottima tecnica e tanta velocità. Quando presi Defrel mi dicevano che non avrebbe potuto fare l’attaccante, in due anni ha fatto 23 gol, se non di più. Il lavoro paga, paghera anche il lavoro di Schick. Può fare veramente bene”.

Kolarov potrebbe giocare da centrale o ha la precedenza Castan?
“L’anno scorso ha giocato diverse gare da centrale con il City però non è il suo ruolo naturale. In questo momento ci serve a sinistra, in emergenza vedremo. Se ora lo levo dalla sinistra chi ci metto? Attualmente è solo un terzino sinistro”.

Un suo giudizio sul mercato in generale?
“Il Milan si è mosso un po’ di più, si è rinforzato tanto. La Juve partiva da una base importante e si è rinforzata. L’Inter partiva da una situazione simile a quella della Roma. Il Napoli ha mantenuto una base di giocatori forti. Noi dobbiamo crescere, però guardando la sfida con l’Inter ho visto una grande crescita. La squadra sta ancora assimilando i miei concetti, anche dal punto di vista fisico. Stiamo crescendo, non so ancora a cosa competo ma voglio essere competitivo in tutte le competizioni. Nel calcio mai dire mai, possiamo solo crescere”.

Si aspettava di più dalla sua squadra?
“Difficile dare un giudizio. A Bergamo ha affrontato una compagine forte dove non abbiamo espresso un buon calcio ma abbiamo vinto. Contro l’Inter invece in dei momenti abbiamo anche entusiasmato, e se dite il contrario ci vediamo la partita insieme, eppure abbiamo perso. Per ora quindi il bicchiere è mezzo vuoto ma la squadra è in crescita. Due mesi sono pochi ma sono ottimista, questi ragazzi possono solo crescere”.