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Formula 1, Ferrari sintesi perfetta di Inter e Lazio nella Serie A post covid

Formula 1 Ferrari
Foto Wikicommons

Formula 1 Ferrari è sprofondo rosso

Dopo le avvisaglie di sabato, palesatesi sotto forma di temporale, un vero e proprio ciclone, senza pioggia, si abbattuto oggi sulla Nazionale rossa: la Ferrari. Il Gp di Stiria per le due monoposto di Maranello dura lo spazio di un amen, giusto una manciata di chilometri: il tempo di finire una contro l’altra in curva 3 e aprire il processo in una stagione già di per sé molto complicata, tra una macchina decisamente di basso livello, un pilota quattro volte campione del Mondo, a cui è già stato dato il benservito e un giovane rampante che deve mangiare ancora molta pasta prima di poter diventare la prima guida.

Formula 1 Ferrari nuova collissione tra Leclerc e Vettel

Il principino monegasco, magistrale una settimana fa su questo stesso tracciato con un secondo posto in rimonta oggi si trasforma in rospo e va a sbattere addosso al compagno di squadra cercando di infilarsi in uno spazio che non c’era. Risalire la china per la Ferrari si preannuncia impresa ardua. Non è la prima volta in realtà che Charles Leclerc e Sebastian Vettel sono protagonisti, in negativo, di una collisione in pista: era accaduto in Brasile nel 2019, al culmine di un rapporto mai decollato, tra scie non restituite in qualifica e ordini di scuderia non sempre rispettati. La frittata di oggi sul circuito dello Spielberg conferma la complicata gestione dei due piloti all’interno dello stesso box. Con l’ulteriore aggravante di un’uscita di scena dopo pochi giri in un momento in cui la Ferrari, già di per sé in difficoltà, avrebbe avuto bisogno di testare gli aggiornamenti portati in questo secondo Gran Premio.

Il commento dei piloti di Maranello

“Mi scuso, quando uno sbaglia io sono sempre onesto. Sono deluso da me stesso, non trovo altre parole ha dichiarato Leclerc E’ tutta colpa mia, mi assumo la responsabilità. Ho buttato tutto via io, non ci sono scuse. Avevo tanta voglia di far bene, forse troppa. Non è una scusante, devo imparare da questo”. Sebastian Vettel è scoraggiato ma non getta benzina sul fuoco. “Ero in curva 3 in lotta con altre due macchine. Ho cercato di chiudere normalmente, non mi aspettavo di trovare qualcosa lì – ha sottolineato il tedesco – E’ un grosso peccato, avremmo dovuto evitarlo ma io non avrei potuto fare nulla ovviamente. La manovra di Leclerc? Non credo ci fosse spazio lì”.

Mattia Binotto come Antonio Conte

A Mattia Binotto spetta ora il compito, non semplice, di ricucire il rapporto tra i due piloti. E al tempo stesso di curare i mali che affliggono la SF1000. “La responsabilità dell’errore di Charles credo sia abbastanza ovvia, ma credo che non dobbiamo cercare colpevoli. Non si tratta di fare accuse, si tratta di lavorare in modo molto unito a Maranello, migliorare la vettura il più possibile e non partire a metà grigliaè la ricetta del team principal – Ho parlato con i piloti, tra di loro non c’è nessun problema. Charles ha riconosciuto l’errore, Seb è dispiaciuto. Dispiace a tutti noi per quanto è capitato”. Il copione sembra lo stesso che è costretto a recitare il tecnico dell’Inter Antonio Conte o, se preferite per questioni di tifo, quello di Simone Inzaghi nella Serie A post covid. Ripartenza con ambizioni iperboliche e risultati decisamente scarsi. Un capo che di fatto non sa da che lato del disastro iniziare a mettere le mani per salvare il salvabile. Il circus si sposta ora a Budapest, su un circuito completamente diverso, per il Gran Premio d’Ungheria in programma tra una sola settimana. L’occasione perfetta in casa Ferrari per mettersi alle spalle le amarezze austriache e ritrovare fiducia e compattezza. Almeno cosi si spera.

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