Intervenuto in conferenza stampa, Paulo Fonseca, ha risposto ai cronisti presenti insieme ad Alvaro Morata, in vista della sfida di domani sera contro il Liverpool.
Fonseca: “Le vittorie portano fiducia soprattutto ai giocatori”
Le grandi notti di San Siro hanno una loro storia. Il popolo rossonero è a maggior ragione caloroso in Champions. Pensa che possa avere un impatto anche il calore dei tifosi?
“Sono sicuro di sì, il sostegno dei nostri tifosi è sempre importante per noi, come lo è stato sabato quando siamo arrivati allo stadio, durante e dopo la partita. Per noi è fondamentale il sostegno dei nostri tifosi. Abbiamo bisogno di sentire l’amore dei nostri tifosi”.
La vittoria col Venezia e l’iniezione di fiducia vi ha fatto trovare la via? È stata la partita della svolta?
“Penso che le vittorie portino sempre fiducia a giocatori e i tifosi. Sarà una partita diversa. È importante aver vinto col Venezia, penso che stavamo crescendo anche prima di sabato ma le vittorie portano fiducia soprattutto ai giocatori”.
I punti di forza del Liverpool e quali sono gli errori da non ripetere contro di loro?
“È una grandissima squadra, è una delle squadre più forti in questo momento in Europa. Ha un gioco posizionale molto forte e individualità che conosciamo tutti. Dovremo essere una squadra difensivamente perfetta per vincere. In Champions contro questo tipo di squadre non possiamo sbagliare: se sbagliamo una volta loro fanno gol. Dovremo essere una squadra completa nel difendere per poi poter attaccare con stabilità. In questo momento, per me, è una delle squadre più forti d’Europa”.
La partita di domani dirà quanto vale il Milan?
“Vedo la partita di domani come un’opportunità per la squadra per dimostrare che sta imparando e crescendo. È una grande opportunità poter giocare contro il Liverpool, porta cose diverse rispetto a quello che abbiamo qui in Serie A e da la possibilità ai giocatori far vedere come stanno crescendo”.
In questi giorni, dopo la partita col Venezia, ha avuto modo di parlare con Cardinale? Che vi siete detti?
“Parlo sempre con Gerry, prima e dopo le partite siamo sempre in contatto, è normale. Quello di cui abbiamo parlato rimane tra di noi”.
Ibra ti ha espresso qualcosa in particolare per la partita di Venezia, c’è qualcosa che secondo lui si può fare meglio in questo campionato?
“Con Zlatan ho parlato di quello di cui parliamo normalmente: l’atmosfera, la gara, la squadra. Nulla di diverso”.
Possono giocare gli stessi giocatori contro Liverpool e Inter oppure no?
“Possono giocare gli stessi giocatori ma posso anche avere in testa la possibilità di cambiare (ride, ndr). Questa settimana abbiamo tre partite e devo pensare a tutte le partite. Domani è la più importante perché è la prossima, ma non posso dimenticare che abbiamo il derby nella prossima partita di Serie A”.
Sta cambiando qualcosa, dal dominio si passa all’equilibrio?
“Loro sanno che la prima cosa di cui parlo è che la miglior difesa è non perdere palla. Credo molto che in futuro questa squadra può essere molto dominante. Stiamo già facendo qualcosa, ma voglio esserlo ancora di più. Per me difendere bene vuol dire non perdere palla, poi quando non abbiamo palla è importante avere una squadra che difende bene insieme, soprattutto in queste partite”.
È d’accordo sul fatto che domani il Liverpool è la squadra favorita?
“Una domanda sempre molto particolare per me. Possiamo dire tutto, le parole sono parole, quello che conta è quello che facciamo in campo. Quello che sentiamo è la cosa più importante, quello che sentiamo è che possiamo e vogliamo vincere contro il Liverpool”.
Quella di domani deve essere la notte di Theo e Leao?
“Tutte le partite devono essere le notti di Theo, Leao, Alvaro e della squadra. Si parla tanto di individualità quando per me la cosa più importante è giocare come squadra. Ovviamente quando siamo forti come squadra le individualità sono più facilitate a fare cose. Mi piace di più parlare di squadra”.
Le posizioni di Reijnders e Loftus contro il Venezia le sono piaciute?
“Mi è piaciuta questa struttura, possiamo rivederla in futuro. Ovviamente ogni partita ha una strategia diversa. Mi è piaciuta non solo offensivamente ma anche difensivamente. Per me è importante il gioco posizionale. Ora dobbiamo migliorare le connessioni tra i vari giocatori, ma mi è piaciuto”.
Cosa ha scoperto di nuovo di Fofana dopo un mese che lo allena?
“Fofana è arrivato più tardi, non abbiamo tanto tempo di lavoro con lui, non possiamo aspettarci un Fofana perfetto adesso: anche perché fa un ruolo diverso da quello che faceva al Monaco. Sta migliorando dettagli importanti, lo vedo in crescita. Ci credo molto, sarà molto importante per la squadra, dobbiamo capire però che è arrivato adesso e ha bisogno di tempo di adattarsi alla Serie A, che è differente dalla Francia”.
Che differenze ci sono tra il Liverpool di Klopp e quello di Slot?
“Slot è arrivato adesso e hanno anche giocatori diversi. Penso che non ci siano tante differenze. Ha cose che sono molto simili come il modo di difendere. Il gioco sugli esterni è molto diverso, mentre il modo di recuperare palla e attaccare alti è molto simile”.
Lei gioca con tre centrocampisti, con l’infortunio di Bennacer siete un po’ pochi in quel reparto?
“No, penso che abbiamo tanti centrocampisti. Abbiamo avuto l’infortunio di Bennacer ma abbiamo anche tanti giovani come Zeroli, Vos che è arrivato adesso ed è molto valido. Penso che abbiamo buoni giocatori in questa posizione”.
Nel caso di vittoria contro Liverpool e Inter è disposto a portarci dei pastel de nata?
“(Ride, ndr) Se vinco le due partite porto in conferenza prometto che vi porto i pastel de nata (tipico pasticcino portoghese, ndr)”.