Fonseca conferma: “Theo e Leao dall’inizio. Abraham e Jovic fuori? C’è Camarda”

Il tecnico analizza la gara di Champions

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PAULO FONSECA PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Alla vigilia della sfida contro il Brugge, Paulo Fonseca ha parlato della gara di Champions, di Theo Hernandez, Leao, il mercato e molto altro.

Fonseca: “Gabbia titolare. Non penso al futuro”

La Champions del Milan comincia domani?
“È quello che vogliamo. Liverpool e Bayer sono tra le più forti d’Europa, ma sono state due partite diverse per me: col Liverpool in difficoltà, col Bayer abbiamo fatto una bellissima partita del secondo tempo dando segnali di crescita. Dobbiamo continuare a crescere, anche se il Brugge è una partita difficile. Dobbiamo vincere se vogliamo continuare in Champions. Non è decisiva, perché poi ci sono altre 5 partite, ma è importante domani”.

Quanto è importante recuperare Leao e Theo?
“Giocheranno entrambi domani dal primo minuto. Quello che mi aspetto da loro è ciò che mi aspetto da tutti gli altri: che facciano il massimo perché il Milan vinca. Io mi aspetto questo, quindi giocano”.

A che punto siete con la crescita?
“È un cambiamento importante. La prima mezzora con l’Udinese è stata molto buona, poi l’espulsione ha cambiato le cose, ma ne ho viste altre positive per quel che mi riguarda. Ciò che io voglio per il futuro è che questo atteggiamento possa essere una normalità per la squadra. Perché è con questo atteggiamento che si possono costruire altre cose, crescendo e migliorando”.

La rosa è un po’ corta lì davanti? Serve una punta a gennaio?
“Sono molto soddisfatto con i giocatori che ho. Non è normale avere Abraham e Jovic fuori, ma c’è Camarda e noi crediamo molto in lui. Non penso che abbiamo bisogno di altri giocatori in quella posizione”.

Come sta Gabbia?
“Gabbia ha provato oggi ad allenarsi e giocherà domani”.

Farà turnover?
“Abbiamo bisogno di tutti”.

Il messaggio da sabato è che ha tanti giocatori su cui contare?
“Chukwueze e Okafor sono calciatori di qualità, hanno giocato bene e con fiducia. Questo è molto positivo per un allenatore. Sono rimasto molto soddisfatto dai giocatori di sabato, perché hanno detto a me e a tutti che possiamo contare su di loro”.

Ha avuto risposte anche dai big?
“È difficile parlare dei singoli quando tutti hanno lavorato tanto e insieme. Pulisic e Fofana hanno fatto una grande partita. Ma questo deve essere la normalità per chi gioca nel Milan”.

Qual è l’obiettivo in Champions?
“Non penso al futuro, a lungo termine. Non abbiamo vinto le prime due, dobbiamo solo pensare a domani. Non dobbiamo fare grandi conti”.

Cosa ti manca per entrare nella storia del Milan?
“Voglio essere importante con assist e gol”.

Il Milan è tra le squadre meno fallose d’Europa e d’Italia, ma ha tanti cartellini subiti…
“Non posso dire ai miei di fare fallo (ride, ndr). Noi siamo un po’ santi… Dobbiamo essere più quello che siamo: diavoli! Magari è un segnale di aggressività su cui dobbiamo migliorare. Mi piace tanto il calcio e il gioco, ma fare fallo fa parte dell’intelligenza di una squadra. Noi ne abbiamo parlato, perché anche in questo dobbiamo migliorare. E bisogna fare il fallo che c’è bisogno fare. Senza essere violenti, non ce n’è bisogno. Dobbiamo essere intelligenti”.

Theo capitano?
“Non ho deciso, ci penserò oggi. Si è allenato bene in questi giorni”.

Reijnders con Fofana: si o no?
“Vederlo sempre vicino a Fofana non ne esalta le caratteristiche. Reijnders è sia un 6 che un 8, dipende da dove gioca sul campo. Lui ha ha possibilità di fare le due fasi con questa struttura del modulo”.