Festa scudetto rinviata; l’Atalanta è seconda, la Lazio torna in Champions League

Necessari i tre punti contro la Sampdoria per festeggiare lo scudetto

L'ESULTANZA DI SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Necessari i tre punti contro la Sampdoria per festeggiare lo scudetto

La Juventus rinvia l’appuntamento con il nono scudetto consecutivo perdendo nel finale sul campo di un’Udinese decisa a saldare anzitempo i conti per una salvezza che comunque, con 7 punti di vantaggio sul Lecce a tre gare dalla fine, appare ormai conquistata.

L’Udinese allontana il nono scudetto bianconero

I campioni d’Italia, in carica ed in pectore, si spianano la via del successo grazie ad un siluro di De Ligt ma la poca precisione (per una volta) di Cristiano Ronaldo e la buona vena di Musso tengono a galla i bianconeri friulani che nella ripresa prima pareggiano con Nestrorovski, colpevolmente abbandonato in perfetta solitudine dai difensori juventini, e poi trovano il goal da tre punti grazie ad una furiosa scorribanda di Fofana che si scrolla da dosso gli avversari con grande facilità e supera Szczesny in uscita. Alla Juventus mancano quindi ancora tre punti per potersi davvero dedicare “anima e corpo” alla prossima Champions League in programma subito dopo la fine del campionato.

L’Inter annaspa, l’Atalanta balza al secondo posto

Ennesima occasione perduta dall’Inter di Antonio Conte (furibondo come sempre) che non riesce ad andare oltre un inutile pareggio (0-0) casalingo contro la non certo irresistibile Fiorentina; il successo non sarebbe forse servito a molto in chiave scudetto ma quantomeno avrebbe permesso ai nerazzurri di mantenere il secondo posto.

Piazza d’onore occupata invece dall’Atalanta che supera il Bologna in un match “scorbutico” e condito dalle polemiche (con insulti) tra Mihailovic e Gasperini, due che, sia pure in modi diversi, sarebbero capaci di litigare anche con la propria immagine riflessa nello specchio. Nella fattispecie ennesimo centro di Muriel, bomber “di scorta” estremamente prolifico e decisivo.

La Lazio conquista la Champions League

Alle spalle dell’Inter torna al successo la Lazio che resta così ancora in corsa per il secondo posto ma soprattutto ritrova, dopo 13 anni, la qualificazione alla fase a gironi della Champions League, vero ed unico obbiettivo stagionale dei biancocelesti, al di là del sogno scudetto cullato per due terzi di stagione a seguito di una marcia straordinaria interrotta dall’emergenza Covid e dalla susseguente sospensione del torneo.

Sono di Milinkovic ed Immobile, che sale a 31 marcature e riscavalca Ronaldo in vetta alla classifica dei bomber, le reti che decidono il match dopo l’iniziale vantaggio targato Simeone junior. Un premio meritato per la squadra di Inzaghi, per lunghi tratti del torneo apparsa come la formazione in grado di esprimere il gioco migliore.

Roma e Milan vanno, il Napoli resta al palo

Continua la corsa per il quinto posto che vede ormai impegnate soltanto Roma e Milan mentre il Napoli si attarda. Gli azzurri perdono sorprendentemente con il Parma, apparso stanco nelle ultime settimane, in una gara decisa completamente dall’arbitro Giua e dai suoi collaboratori in campo ed alla visione VAR: tre rigori (due dei quali almeno più che dubbi…) concretizzano il 2-1 in favore della squadra di D’Aversa che ormai non ha più nulla da chiedere a questo campionato.

La Roma dal canto suo maramaldameggia sul campo della derelitta Spal ubriacandola con un 6-1 d’impronta tennistica; una rete di Kalinic ed addirittura la doppietta di Bruno Peres rendono bene l’idea della scarsa resistenza offerta dall’ormai retrocessa compagine biancoceleste; e pensare che alla vigilia Di Biagio (!) aveva chiesto ai suoi una prova d’orgoglio!

Molto bene anche il Milan che grazie a SuperIbra espugna il non facile campo del Sassuolo in quello che poteva essere considerato un “derby” tra le migliori formazioni post Covid (Atalanta a parte, naturalmente).

Lecce e Genoa ancora in ballo; Torino a rischio?  

In coda vincono entrambe le contendenti; il successo del Lecce sul Brescia, ampiamente preventivabile alla vigilia, condanna anche i lombardi al ritorno tra i cadetti ma non aiuta in maniera così sostanziale i giallorossi perché anche il Genoa incamera i tre punti, a sorpresa, nel derby contro la Samp alla quale stavolta non basta il solito Gabbiadini alla sua migliore stagione in carriera a livello realizzativo.

Una spanna sopra resta ancora in bilico il Torino che dovrà conquistare tre punti nelle prossime giornate per essere certo della permanenza ed evitare bruttissime sorprese.