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Fagioli: “Sono rimasto sorpreso dalla mia convocazione. Mi sono sempre allenato con l’obbiettivo di tornare”

Nicolò Fagioli in conferenza stampa racconta delle sue sensazioni nel momento della convocazione nei 30 dal CT Spalletti

nazionale italiana di calcio
NICOLO FAGIOLI NEL PRIMO GIORNO DI RADUNO A COVERCIANO IN VISTA DELL’EUROPEO 2024 IN GERMANIA ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )

Nicolò Fagioli ha parlato in conferenza stampa in vista dell’amichevole tra Italia e Turchia e a pochi giorni dalla convocazione del CT Luciano Spalletti per Euro 2024, ecco le sue dichiarazioni in merito al suo ritorno in campo con la Juventus e la chiamata dalla Nazionale.

Fagioli: “Sarebbe una soddisfazione enorme andare all’Europeo. La mia rinascita 7 mesi fa”

“Dopo il periodo che ho fatto fuori, 7 mesi per me molto lunghi, mi sono sempre allenato con l’obiettivo di tornare per l’ultima con la Juve e poi essere convocabile per l’Europeo. Ora è già una grande emozione essere qui nei 30, poi sarà una decisione del mister”.

“Nel calcio di oggi è importante saper fare più cose, tra club e nazionale ognuno ha le sue idee e noi dobbiamo essere in grado di svolgere tutto”.

Esclusione di Locatelli?

“Anche io sono rimasto sorpreso dalla mia convocazione, lui è un mio amico e io gli voglio bene, è ovvio che è dispiaciuto ma ci siamo parlati e gli sono vicino in questo momento. Ora però sono concentrato sulla mia convocazione”.

Come ti trovi con Spalletti? 

“Ci siamo incontrati in campo l’anno scorso, poi l’ho conosciuto quando è venuto a vedere un allenamento con la Juve. Prima della Coppa Italia ci siamo visti casualmente in hotel, io stavo per andare a letto e lui mi ha detto ‘no no, vieni qui che dobbiamo parlare’ ed è stata una sorpresa. Non mi ha anticipato niente sulle convocazioni però l’ho saputo quando sono uscite le convocazioni, stavo riposando ho trovato mille messaggi ed è stato bello. Quando è diventato realtà è stato un’emozione fantastica, ora darò tutto ma anche se non sarò convocato tiferò Italia”.

Quando sei rinato? 

“La mia rinascita è stata 7 mesi fa il giorno che mi hanno squalificato: la mia priorità era tornare a fare il lavoro che faccio ora. Sarebbe la mia prima volta in un torneo così importante, sarebbe una soddisfazione enorme. Come preferisco giocare? Mi sono allenato più davanti alla difesa in questo periodo, anche se nella Juve facevo più la mezz’ala”.

 

 

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