Calciopoli non passa mai di modo e tal proposito è tornato a parlarne Fabio Capello. Nonostante siano passati quasi 13 anni da uno degli scandali più eclatanti dell’intera storia del calcio, l’ex allenatore della Juventus ha detto la sua in merito all’assegnazione dello scudetto del 2006.
Capello ci va giù pesante
Sul campo il titolo era stato vinto dalla Vecchia Signora, allenata proprio dal tecnico friulano. Ecco la sua opinione in merito, espressa in un’intervista a Radio Anch’io Sport:“Assegnarlo all’Inter è decisamente comico, oltre che nettamente ingiusto. In quel frangente non sono stati rispettati i tempi e le regole. Inoltre non è stata data la possibilità alla giustizia sportiva di operare nella maniera più adeguata. Guido Rossi (ai tempi commissario straordinario della Figc) agì con troppa fretta”.
Sul razzismo negli stadi
Negli ultimi giorni razzismo e antisemitismo sono temi piuttosto caldi e anche su queste piaghe ormai ramificate nel nostro calcio, Capello ha espresso il suo parere: “I giocatori dovrebbero sedersi in campo, naturalmente senza alcuna sanzione. Così facendo si aiuterebbe il pubblico sano e si spingerebbe i discriminatori a vergognarsi”.
Capitolo Nazionale
Capello successivamente ha elogiato il lavoro che sta portando avanti il Commissario Tecnico della Nazionale Roberto Mancini. A suo modo di vedere, la scelta di dare spazio ai giovani è intelligente e allo stesso tempo estremamente coraggiosa.