Giovanni Fabbian, centrocampista classe 2003 del Bologna, ha parlato con La Gazzetta dello Sport del suo passato nell’Inter e ha risposto ad una domanda che alludeva al suo futuro nella squadra nerazzurra.
Non le chiedo se tornerà all’Inter o cosa farà, tanto lei non mi risponderebbe.
“Sto benissimo qui, e non è una risposta diplomatica. È un gran gruppo, ci divertiamo. Il domani lo affronteremo domani”.
Lei andò via di casa per raggiungere il collegio dell’Inter a quindici anni. Si ricorda quel momento preciso?
“Ho dovuto salutare la famiglia ed è stata dura. Ero un bambino o poco più e qualche lacrima è scesa. Però è stata un’esperienza bellissima, che mi ha fatto crescere. Con molti di quei ragazzini soli ho mantenuto un legame che credo resterà per sempre. La prima notte è stata difficile, ma ero curioso di provare cose significava bastare a sé stessi, vivere senza la cura dei genitori e dunque anche avere autonomia. Mi creda, anche quando la nostalgia mi acchiappava il cuore, non ho mai avuto voglia di tornare indietro”.
Un giocatore come Fabbian può piacere a Spalletti, e a giugno c’è l’Europeo
Penso che lei sia il tipo di giocatore che piace a Spalletti, non solo per come gioca, ma per come è.
“Ora non ci penso, mi sembra tanto, troppo. Ovviamente sarei felice, onorato. La maglia azzurra è il sogno che popola l’immaginazione di ogni ragazzino che spera di giocare al calcio. È quindi anche il mio sogno, ma posso attuarlo solo giocando bene e comportandomi meglio. Così, solo così, questo tipo di desideri si avvera”.