Formula 1, Hamilton trionfa al Mugello
Lewis Hamilton a un passo dalla leggenda, il pilota inglese della Mercedes trionfa nel Gran Premio di Toscana, sul circuito del Mugello, e con 90 vittorie in carriera è ora ad una sola lunghezza dal record assoluto di Michael Schumacher in Formula 1.
Nel giorno in cui la Ferrari ha festeggiato i 1000 Gran Premi in F1, davanti a 3mila tifosi per la prima volta in questa stagione, la scuderia di Maranello ha vissuto anche una delle domeniche più amare della sua storia: Charles Leclerc non è andato oltre l’ottavo posto, Sebastian Vettel il decimo. Ma la cosa più preoccupante è stato vedere le Rosse superate agevolmente anche da macchine sulla carta inferiori. La prima gara di F1 su una pista come quella del Mugello con curve super veloci, solitamente utilizzata per la MotoGp, non ha deluso le attese con sorpassi e incidenti spettacolari.
Tre volte la Safety Car in pista
E’ stato il terzo Gp nella storia del Mondiale con ben tre partenze dalla griglia, dopo altrettante bandiere rosse. Insomma, le emozioni non sono certo mancate. Alla fine ha vinto ancora il più forte, Hamilton è stato capace di mantenere il sangue freddo e la concentrazione in tutte le fasi concitate della gara e alla fine è riuscito a mettersi alla spalle ancora una volta il compagno di scuderia Valtteri Bottas. Storico terzo posto per Alexander Albon su Red Bull, primo pilota tailandese a salire su un podio in F1. La prima interruzione è arrivata subito dopo il via, in seguito ad un incidente che ha costretto al ritiro, fra gli altri, Max Verstappen su Red Bull e Pierre Gasly, su Alpha Tauri, vincitore a Monza. Il secondo incidente è arrivato subito dopo l’uscita della safety car al settimo giro, protagonisti Antonio Govinazzi, Kevin Magnussen, Carlos Sainz Jr e Nicolas Latifi. La terza interruzione è arrivata poi al 44esimo giro quando a schiantarsi è stato il canadese Lance Stroll con la sua Racing Point. Dopo la terza partenza, Hamilton (che aveva superato Bottas in quella precedente) ha mantenuto il comando ai danni del compagno mentre alle spalle delle Mercedes andava in scena una spettacolare battaglia che ha visto alla fine Albon prevalere sulla Renault di Daniel Ricciardo. Dopo l’australiano sono arrivati Sergio Perez su Racing Point, Lando Norris su McLaren e Daniil Kvyat su Alpha Tauri. “E’ stata incredibilmente dura oggi, su una pista fenomenale”, ha commentato alla fine Hamilton. “E’ pazzesco essere qui per la 90esima vittoria, è incredibile da raccontare”, ha aggiunto mostrando una maglietta con la scritta “Arrestare i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor”, una 26enne di colore uccisa negli Usa, a conferma del suo forte impegno sociale al fianco del movimento Black Lives Matter. Costrette ad arrancare nelle retrovie le Ferrari, con Leclerc che ha approfittato di una penalizzazione inflitta a Raikkonen per entrare nei migliori otto. “E’ stata una delle gare più difficili, ho fatto una buona partenza ma non avevo il passo. Ho fatto fatica con la macchina in generale, dobbiamo lavorare ma così è difficile”, ha detto il monegasco. “Bisogna fare qualcosa, siamo delusi perchè oggi non avevamo chiaramente il passo gara”, ha ammesso il team principal Mattia Binotto che nell’annunciare l’arrivo di possibili upgrade a Sochi ha però messo le mani avanti: “Qualche piccola novità la vedremo in Russia, ma non farà la differenza. Serve più tempo”. La speranza dei tifosi è di non dover attendere il 2022, anche stando alle parole prima della gara del presidente John Elkann: “Abbiamo davanti una stagione difficile quest’anno e difficile l’anno prossimo ma abbiamo la possibilità di ripartire nel 2022 con delle basi nuove”. A questo punto il timore c’è tutto…