GP BAHRAIN- Sebastain Vettel vince il gran premio di Bahrain. Il pilota della Ferrari compie un’autentica magia e gestisce i suoi pneumatici in maniera perfetta. Bottas chiude al secondo posto mentre Lewis Hamilton arriva terzo. Sfortunata la Red Bull e Kimi Raikkonen, costretti al ritiro. L’ultima volta in cui la Ferrari trionfò nelle prime due gare consecutive fu nel lontano 2004.
LA PARTENZA
Sebastian Vettel ha un ottimo scatto alla partenza mentre il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen perde una posizione ai danni di Bottas. Nei primi giri, Verstappen attacca Lewis Hamilton e i due si toccano. Il giovane pilota della Red Bull subisce dei danni, bucando la ruota ad inizio giro. Nello stesso istante, il team austriaco perde anche Ricciardo per problemi di affidabilità. Gara piacevole e ricca di colpi di scena: al centro gruppo i piloti duellano fra di loro a suon di sorpassi.
LE SOSTE
I due team di testa optano per una strategia diversificata: la Ferrari monta la gomma gialla, la Mercedes quella bianca. Vettel spinge come un forsennato e riesce a sorpassare in modo spettacolare Lewis Hamilton prima del suo pit-stop.
IL RITIRO DI KIMI RAIKKONEN
Al 36° giro, la Ferrari richiama Raikkonen ai box per provare la strategia su gomma rossa. Sfortunato il pilota finlandese: i meccanici sbagliano a fissare la ruota anteriore sinistra e un meccanico si fa anche male alla gamba. Il trentottenne è inevitabilmente costretto al ritiro.
LA GESTIONE DI VETTEL
Il team italiano e Vettel decidono di restare in pista e fare tantissimi giri con la gomma gialla. Il pilota tedesco riesce a gestire le gomme in maniera magistrale e Bottas gli si avvicina solo a 3 giri dal termine. Nell’ultimo giro, il pilota della Mercedes prova a soprassare sul rettilineo ma Vettel chiude alla grande. Il campione della Ferrari taglia il traguardo in prima posizione e vince un gran premio in maniera straordinaria.
L’ORDINE DI ARRIVO
INITIAL CLASSIFICATION (LAP 57/57)
Immense pressure from Bottas, immense effort from Gasly in P4!#BahrainGP #F1 pic.twitter.com/YeBLa92uSo
— Formula 1 (@F1) 8 aprile 2018
