MotoGp, parla Ezpeleta: “Necessario ripartire il prima possibile”

Ezpeleta

MotoGp, parla Ezpeleta

“Praticamente non ho mai staccato. Ho lavorato più di prima, ma ho incluso anche un tempo per fare ginnastica e la cyclette. Carlos e Ana (i figli, entrambi impegnati in Dorna) vivono ormai fuori casa, mentre io sono con Maria, mia moglie. Non ho avuto il tempo per annoiarmi perché la MotoGP deve ripartire il prima possibile”. Lo dice intervistato da Il Giornale Carmelo Ezpeleta patron della MotoGP a proposito dello stop, causa Covid, della stagione del motomondiale. E sull‘ipotesi di cancellarla spiega: “All’inizio abbiamo preso in considerazione anche questa ipotesi, ma è stata presto scartata. La nostra priorità è correre quest’anno, poi affronteremo il 2021, che sulla carta era già definito. Sui protocolli sanitari riferisce invece: “In base alla situazione attuale, si prevede di far arrivare le persone che vengono da fuori Europa 14 giorni prima dell’inizio del campionato”.

MotoGp Ezpeleta lancia l’appello

“Il paddock – spiega – sarà ridotto agli addetti ai lavori, senza pubblico, ospiti o stampa. Si passerà da 3.000 a 1.300 persone circa. Tutti dovranno effettuare un test quattro giorni prima della partenza. Ci sarà una struttura medica in grado di monitorare costantemente la situazione nel paddock”. In caso di positivi al covid nel paddock afferma: “Noi contempliamo la possibilità di continuare, ma anche questo sarà definito in dettaglio dal protocollo”. Infine su Valentino Rossi dichiara: “Se potesse correre fino a 70 anni, io ne sarei felice! Con Valentino parlo di tante cose, ma mai del suo ritiro. Lo considero un’assoluta mancanza di rispetto. In tutte queste stagioni è stato straordinario e ancora ha la possibilità di vincere. Ha la testa per farlo e poi ha senso controllare la sua carta di identità?” “La gente smette di fare sport -conclude – perché si è stufata del lavoro e della pressione, Valentino ama quello che fa. Cosa deciderà per il suo futuro? La decisione di continuare a correre dipende da lui, non da noi”.