Evergrande in default, Suning costretta a vendere l’Inter?

Default, Zhang costretto a rivedere i piani dell'Inter

Suning Inter

Nuovi problemi per Suning, Evegrande è ufficialmente in default, problemi per l’Inter

Evergrande è in default, è arrivata l’ufficialità. Problemi finanziari che rischiano di ripercuotersi pesantemente sulle vicende legate all’Inter. Zhang solo pochi giorni fa rinnovava gli impegni presi con il club nerazzurro, promettendo presente e futuro ricchi di solidità e risultati positivi. La vicenda Evergrande rischia di compromettere i piani, non escludendo la cessione del club, con PIF su tutti pronto a riprendere le trattative per assicurarsi un pacchetto rilevante delle quote del club nerazzurro a questo punto a cifre da rivedere, ben lontane dal miliardo richiesto da Zhang. Problemi legati a Evergrande, difficile che lo stato cinese intervenga in supporto. Una situazione da monitorare da vicino che coinvolge la famiglia Zhang proprietaria di Suning.

Come riporta tuttomercatoweb: “Evergrande è ufficialmente in default. A certificarlo, il nuovo taglio del rating del colosso immobiliare cinese, decretato da Fitch. L’agenzia ha passando Evergrade da C a RD (restricted default). Come evidenzia Milano Finanza, pesano i 305 miliardi di passività e il mancato pagamento delle cedole in scadenza il 6 novembre per le obbligazioni da 645 milioni di dollari e rendimento al 13% di Tianji e per le obbligazioni da 590 milioni di dollari e rendimento al 13,75% dopo la scadenza del periodo di grazia lo scorso 6 dicembre.

La vicenda, come noto, interessa molto da vicino Jindong Zhang, che controlla l’Inter attraverso Suning Holdings Group. Nel 2017, attraverso una controllata di Suning Appliance, Zhang aveva prestato a Evergrande capitali per circa 2,6 miliardi di euro, sottoscrivendo azioni classe A di Evergrande Real Estate, nell’ambito di una operazione di raccolta di capitali sul mercato del gigante dell’immmobiliare. Successivamente, nell’autunno 2020, dopo l’ennesimo rinvio del progetto di quotazione (in assenza della quale entro marzo 2021 sarebbero stati ripagati gli investimenti), Zhang avrebbe accettato di rivedere l’accordo, rinunciando alla restituzione del finanziamento e mantenendo la partecipazione immobilizzata, per evitare una crisi di liquidità di Evergrande. Una vicenda che ha pesato molto sul debito crescente di Suning: secondo una stima fatta a metà ottobre da inf.news, a quel punto l’investimento di Zhang aveva perso l’80 per cento del suo valore, con il valore della sua quota crollato a circa 500 milioni di euro. Il rischio è che si azzeri con il default, ormai decretato, di Evergrande”.