Euro2024, i bookie hanno parlato: i 10 nomi che ci faranno sognare

Ronaldo
Esultanza Cristiano Ronaldo ph: Fornelli/Keypress

La sera di venerdì 14 giugno 2024 sono ufficialmente cominciati gli Europei di Germania. Milioni di tifosi da tutt’Europa aspettavano con ansia questo momento, nella speranza di vedere la propria squadra sollevare quel trofeo che solo 3 anni fa fu vinto dall’Italia in finale a Wembley contro l’Inghilterra ai calci di rigore.

Ora si sta disputando la fase a gironi, poi sarà la volta dell’eliminazione diretta partendo dagli ottavi di finale. Dalle 24 nazionali qualificate ne resteranno dunque solo 16: essendo divise in 6 gironi da 4 ciascuno, strapperanno il pass per il turno successivo tutte le prime e le seconde, a cui si aggiungeranno anche le 4 migliori terze su 6.

Ma chi vincerà gli Europei 2024? Al momento è veramente difficile dirlo, ma come al solito ci sono le squadre favorite. In un torneo così breve però prima di tutto ci vuole costanza e coraggio, ed anche un po’ di fortuna, poi è chiaro che avere qualità e potenziale offensivo non guasta mai.

Francia, Inghilterra e Germania: le grandi favorite per Euro 2024

La Francia è da anni la squadra più forte al mondo, o almeno d’Europa. La selezione francese presenta infatti tantissimi giovani talenti che militano nei più forti club del continente. Inutile negarlo: le scelte che può fare il ct Deschamps sono varie e molto ampie. Campione del mondo in carica ai Mondiali di Russia 2018, spesso si dice che la Francia si presenti a queste competizioni con “3 squadre”, perché le sue riserve – e forse anche alcune riserve delle riserve – giocherebbero titolari in quasi tutte le altre nazionali avversarie.

La stella francese numero 1 è ovviamente Kylian Mbappé, che nel calciomercato estivo ha appena lasciato il Paris Saint Germain per il grande Real Madrid. Insieme a lui però l’attacco è stellare: da Griezmann dell’Atletico Madrid a Thuram dell’Inter, da Coman del Bayern Monaco a Dembelé del Psg. Per non parlare poi dell’esperienza e della qualità presente a centrocampo: l’affermazione di Rabiot della Juventus, il ritorno di Kanté, il talento dei fuoriclasse del Real Madrid Tchouameni e Camavinga.

Un’altra squadra da cui tutti si aspettano molti gol è la Germania, nazionale padrona di casa. Questa selezione è cambiata molto negli ultimi anni dopo le recenti delusioni: l’ultimo trofeo è il Mondiale vinto in Brasile nel 2014. Oggi però la squadra di Nagelsmann si presenta con tante possibilità di fare bene davanti ai propri tifosi.

Insieme all’esperienza di Neuer e Muller, leader del Bayern Monaco, la Germania si presenta con un attacco fenomenale: Musiala, Wirtz, Sané, Havertz e chi più ne ha più ne metta. C’è l’imbarazzo della scelta, sia in termini di nomi che di posizioni in campo. E se questi giovani talenti vengono sostenuti da un centrocampo composto da Kross e Gundogan allora per gli altri diventa dura.

Secondo molti addetti ai lavori però, la squadra che si presenta sopra tutte ai nastri di partenza è l’Inghilterra. Vice-campione in carica, non vince nulla dal lontano 1966. La selezione di Southgate arriva però a questi Europei con un mix di giovani e giocatori d’esperienza da fare invidia al mondo.

Su tutti ovviamente Jude Bellingham, stella classe 2003 del momento e destinato a vincere il Pallone d’Oro: quest’anno ha già vinto Liga e Champions League da protagonista al suo primo anno al Real Madrid, ma in estate vuole fare il suo personale “Triplete”. Attorno a lui poi ci sono altri fuoriclasse: il talento cristallino di Foden del Manchester City e l’istinto killer del bomber Kane del Bayern Monaco, ma anche la frizzantezza di Saka dell’Arsenal. La nazionale dei Tre Leoni arriverà di sicuro a giocarsi qualcosa di molto importante.

E le altre? Spagna, Portogallo, Olanda, Italia e Belgio

Subito dopo le 3 favorite, ci sono altre grandi squadre che hanno le carte per arrivare in fondo ma a cui forse manca qualcosina – chi in termini di qualità, chi di esperienza, chi di cuore.

In questa suddivisione, le più forti sono nettamente le due selezioni iberiche: Spagna e Portogallo. La Spagna non è più quello squadrone che ha dominato il mondo tra il 2008 e il 2012 vincendo un Mondiale e due Europei di seguito, ma si sta ricostruendo. Con il ct De La Fuente è partito un ringiovanimento intelligente della rosa e il lavoro comincia a dare i suoi frutti: Morata centravanti è una certezza, Yamal sull’esterno invece è un ragazzino prodigio – con neanche 17 anni è infatti il più giovane giocatore della storia ad esordire agli Europei. Poi un super centrocampo, che storicamente è il reparto più forte della Roja: Rodri, Pedri e Fabian Ruiz i titolari.

Sullo stesso livello è il Portogallo di Cristiano Ronaldo. CR7 vuole dimostrare ancora di essere all’altezza dei migliori al mondo nonostante il trasferimento in Arabia Saudita, ma insieme a lui c’è un parco attaccanti a dir poco clamoroso: Leao del Milan, Bernardo Silva del Manchester City, Joao Felix del Barcellona e Bruno Fernandes del Manchester United. Lo spettacolo è assicurato.

Infine ci sono le cosiddette “outsiders”, che possono togliersi qualche bella soddisfazione ma sulla carta partono leggermente dietro. Ad esempio l’Italia di Spalletti, squadra che non vanta grandi individualità – a parte i vari Chiesa, Barella e Scamacca – ma sicuramente venderà cara la pelle. Diverso il discorso per Olanda e Belgio: da anni queste nazionali vantano un talento immenso, ma quando c’è da scendere in campo con il coltello fra i denti gli manca sempre qualcosa. Che sia l’anno buono? Difficile, ma non impossibile.