Euro2020, l’esordio di Raspadori
Giacomo Raspadori, classe 2000, ottiene la sua prima convocazione nella Nazionale di Roberto Mancini, con la quale ha esordito ieri, nell’amichevole contro la Repubblica Ceca. Oggi si è raccontato e ha espresso tutta la sua felicità.
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Euro2020, Raspadori: “Lasciatemi sognare”
L’attaccante del Sassuolo ha dichiarato: “Dormire è stato difficile, sicuramente è stata un’emozione grande, fortissima perché soprattutto è arrivata nella mia città, davanti alla mia famiglia che per fortuna era lì a vedermi, e veramente è stata una cosa incredibile”. Il giovane talento italiano cresciuto nelle giovanili del Sassuolo ha realizzato il suo sogno e adesso dovrà anche offrire da bere a tutti i compagni, questa è l’usanza quando un giovane giocatore viene convocato nella prima squadra della Nazionale.
Il numero 22 della Nazionale italiana, dopo la gara d’esordio di ieri, ha dichiarato: “I compagni mi hanno fatto i complimenti, mi hanno detto che sicuramente nei prossimi giorni dovrò portare lo champagne di rito, e sono stati contenti per me. Per un ragazzo giovane vedere i compagni più grandi essere contenti per te è veramente bellissimo. Tanti sogni si sono realizzati ma credo che la grande forza sia prendere tutto come punto di partenza, di non fermarsi e non sentirsi arrivati. Il mio primo pensiero? Ai miei genitori e ai miei nonni: hanno fatto tantissimi sacrifici perché sono sempre stati pronti ad assecondare la passione mia e di mio fratello. Bisognava fare la spola fra Bologna e Sassuolo andando avanti ed indietro, non era facile. Ma ci hanno sempre assecondato. Sicuramente la mia fortuna è stata quella di crescere in un ambiente come quello del Sassuolo che ha una grande attenzione per i giovani e prima di tutto per le persone che per i calciatori. Devo ringraziare prima di tutto tutti gli allenatori che ho avuto, tutti i direttori sportivi che ho avuto, da Gianni Soli a Fattori a Palmieri che c’è ancora adesso, a tutti quelli della prima squadra ed a mister De Zerbi che mi hanno dato tante opportunità che penso per un ragazzo giovane sia la cosa di cui ci sia più bisogno”.