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Euro2016, le partite della verità

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Euro2016: 4 partite, mancano quattro partite tra settembre e ottobre e poi sapremo le prime 20 partecipanti (ovviamente una è la Francia ospitante) del prossimo Campionato Europeo. Dopo di che a novembre sarà il momento degli spareggi, per le ultime 4 ammesse, tra le 8 terze classificate di ogni raggruppamento (tranne la migliore delle terze, che viene ammessa automaticamente).

Ma è dalle sfide di questi giorni che ci si attende i primi verdetti ufficiali o, comunque, una situazione ben più delineata della bagarre qualificazione. Appare una formalità Euro 2016 per l’Inghilterra di Hodgson, che ha dominato il Gruppo E a punteggio pieno, e, a +6 sulla Svizzera seconda e a +9 sulla Slovenia terza, ipotecherà verosimilmente la qualificazione tra sabato e martedì con gli impegni a San Marino e a Wembley contro la Svizzera di Petkovic, che in questi giorni si gioca quasi tutto affrontando prima lo Slovenia allenata dall’ex-doriano Katanec e poi appunto l’Inghilterra. Inseguono disperatamente un posto agli spareggi, ma con poche possibilità, Estonia e Lituania.

Un’altra squadra che può staccare i biglietti anzitempo è l’Austria, rivelazione del Gruppo G, con un pareggio al debutto e cinque vittorie consecutive. La sfida casalinga contro la Moldavia sembra morbida ma, in caso di sconfitta della Russia contro la Svezia, basterebbe per passare anzitempo; altrimenti tutto rimandato al duro impegno di martedì in terra scandinava, ma sembra solo questione di tempo per la formazione guidata in campo da Alaba. Cerca di risollevarsi la Russia dopo la pessima gestione Capello: se Slutskiy batte gli uomini di Ibrahimovic, si riapre tutto per la qualificazione diretta, altrimenti si dovrà difendere il terzo posto dai tiepidi attacchi del Montenegro (non ci sentiamo di accreditare il Liechtenstein, nonostante gli storici 5 punti).

Può succedere di tutto nel Gruppo A, guidato a sorpresa dalla piccola Islanda: se la squadra del veronese Hallfredsson esce illesa dalla prossima partita in casa dell’Olanda, la prima qualificazione ad una qualsiasi fase finale sarà una formalità. Altrimenti attenzione alla Repubblica Ceca a -2 e alla deludente Olanda (che ha sostituito Hiddink con Blind sr.) a -5 prima dello scontro diretto, ma non si dà per vinta neanche la Turchia dell’Imperatore Terim, a -2 dagli olandesi.

C’è equilibrio anche nel Gruppo B, livellato abbastanza verso il basso: Bale e 10 compagni (ha segnato 5 gol sui 7 della squadra) sono imbattuti con una difesa solidissima e 14 punti, il Belgio fatica a carburare e rimane a 11, dovendo fare attenzione alle matricole Israele e Cipro (9) e alla Bosnia, rivitalizzata dal cambio di guida tecnica e trascinata dai gol di Dzeko. Ci dirà molto la sfida di stasera di Bruxelles tra belgi e bosniaci mentre Israele dovrà sbrigare la pratica Andorra (0 punti) e Cipro ospiterà il Galles. Da qui alla fine saranno quasi tutti scontri diretti e il girone promette divertimento.

Nel Gruppo C la Slovacchia si impone come una delle maggiori sorprese (unica a punteggio pieno insieme all’Inghilterra) ma sabato sarà attesa in Spagna, mentre in Ucraina il derby tra gialloblu e Bielorussia fa pensare ad una facile questione a 3 per i primi tre posti, con bielorussi, macedoni e lussemburghesi virtualmente tagliati fuori.

Frizzante il Gruppo D: Polonia (14 punti) e Germania (13) si stanno per affrontare in casa dei campioni del mondo con in palio la vetta del girone. Ma attenzione subito dietro alla Scozia (11), che dovrà difendersi a distanza dagli attacchi al terzo posto della detestata Irlanda con calendario praticamente identico. Ormai fuori Georgia e la debuttante Gibilterra.

Equilibrio nelle prime tre posizioni nel Gruppo F: la Romania (14) cerca di sigillare la qualificazione in Ungheria (11) in una sfida che si preannuncia tesa. Tra i due litiganti c’è la solida Irlanda del Nord (13). Ancora virtualmente in gioco le Isole Faroer (6), speranze minime per la Finlandia (4) attesa da una dura trasferta in casa della grande delusione Grecia (2).

Conosciamo bene la situazione del Gruppo H: attesa da un calendario morbido e tre sfide in casa su quattro (eccezion fatta per l’abbordabile impegno in Azerbaigian), l’Italia (12) si sente piuttosto sicura nonostante l’esiguo vantaggio sulla Norvegia (10). L’obiettivo è ipotecare il viaggio in Francia al più presto e magari assaltare il primato della Croazia (13). Grande occasione per la Bulgaria (8) in casa oggi contro la Norvegia. Azerbaigian (4) e Malta (1) non preoccupano.

Questione a tre nel Gruppo I, con sole cinque squadre nel lotto: il Portogallo, che ha cambiato marcia col nuovo ct dopo l’inizio preoccupante, guida a 12 punti ma è atteso dal turno di riposo. Dietro ci sono la sorprendente Albania di Gianni De Biasi e la Danimarca a quota 10, ma con i primi che hanno già riposato e giocheranno quindi una partita in più. Particolarmente interessanti le prossime sfide. Fuori Armenia e una clamorosa Serbia, che si sono spartite un punto solo tra di loro.

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