Home Serie A Euro2016, i big delle protagoniste. Chi sarà il migliore?

Euro2016, i big delle protagoniste. Chi sarà il migliore?

EURO2016 – Manca un mese esatto al fischio d’inizio di Francia-Romania: il match del Saint Denis, con inizio alle ore 21, darà il via all’edizione numero XV del Campionato europeo di calcio, che a distanza di trentadue anni, e per la terza volta, si svolgerà in Francia. Per la prima volta parteciperanno alla competizione 24 squadre: le Nazionali sono divise in sei gruppi da quattro squadre ciascuno dove approderanno agli ottavi di finale le prime due classificate e le quattro migliori terze. La finale si giocherà domenica 10 luglio allo stadio Saint Denis.

In un precedente articolo (https://www.sportpaper.it/2016/02/25/euro2016-la-kermesse-si-avvicina/84891), avevamo stilato una panoramica sulle Nazionali partecipanti, citando il giocatore più importante di ogni Nazionale. Ecco quindi un approfondimento sui 24 principali giocatori della manifestazione europea. La lista definitiva dovrà arrivare alla UEFA il 1° giugno, ma crediamo che questi giocatori, salvo cataclismi, verranno convocati dai loro Commissari tecnici.

Albania

Giocatore più importante: Lorik Cana (difensore centrale/mediano, Nantes)

Classe 1983, è il capitano della selezione albanese che affronterà per la prima volta il Campionato europeo. Ex Lazio, si è imposto in Francia con la maglia dell’Olympique Marsiglia. Con i capitolini ha giocato quattro stagioni, vincendo la Coppa Italia nel 2013 nel derby contro la Roma. Attualmente gioca nel Nantes, Ligue 1 francese. E’ un mediano che si trova a proprio agio anche come difensore centrale. E’ recordman di presenze nella Nazionale shqipëria. La squadra allenata dal “nostro” Gianni de Biasi ha una rosa composta da buoni giocatori, ma il ragazzo di Giacovizza supera tutti come carisma ed esperienza. Oltre a lui, la Nazionale rossonera può contare su gente dello spessore di Etrit Berisha, Elseid Hysaj, Ledian Memushaj, Mërgim Mavraj e sarà un osso duro da affrontare. Anche se l’attacco non è di grandissima qualità.

Austria

Giocatore più importante: David Alaba (terzino sinistro, Bayern Monaco)

L’Austria negli anni Venti-Trenta era una delle squadra più forti d’Europa, ma poi negli anni si è persa, tanto che per partecipare ad un Europeo ha dovuto organizzarlo. La squadra alpina è una squadra giovane che gioca bene a calcio. Non parte con i favori del pronostici, ma chi la sfiderà dovrà sudare le classiche sette camicie. Il giocatore più rappresentativo è David Alaba, terzino sinistro classe 1992 da cinque stagioni al Bayern Monaco. Con i bavaresi, il difensore nativo di Vienna è diventato un giocatore importante e cercato da molti top club europei. Oltre a lui, saranno interessanti da vedere Christian Fuchs (capitano delle “aquile” e peno della difesa del Leicester neocampione in Inghilterra), Aleksandar Dragović, Sebastian Prödl, gli ex “italiani” György Garics e Marko Arnautović e Marc Janko. I numeri (ed i nomi) per far bene ci sono, poi sarà il campo a parlare.

Belgio

Giocatore più importante: Eden Hazard (trequartista/ala sinistra, Chelsea)

La Nazionale dei “diavoli rossi” è una squadra giovane, multietnica e forte. Non a caso nel novembre scorso è diventata numero 1 al Mondo nel ranking FIFA. Allenata da Marc Wilmots, ne avrebbe di giocatori importanti: da Thibaut Courtois ad Axel Witsel, da Romelu Lukaku a Christian Benteke a Kevin De Bruyne. Nessuno però è come Edin Hazard. Il trequartista del Chelsea è un top player anche se quest’anno ha patito la pessima vena dei Blues. Sul trequartista vallone è vivo l’interesse di molti top club europei facoltosi (Paris Saint-Germain e Real Madrid su tutti), ma difficilmente lascerà l’Inghilterra. Ci sarà da scommettere che quando i belgi attaccheranno, la palla passerà dai suoi piedi. E non è detto che non segni, magari come ha fatto a Stamford Bridge contro il Tottenham lo scorso 2 maggio. Questo Europeo, dopo un Mondiale brasiliano non esaltante (nonostante la prestazione della sua Nazionale), potrebbe essere la sua definitiva consacrazione.

Croazia

Giocatore più importante: Ivan Rakitić (centrocampista centrale, Barcellona)

Non è più la fantastica squadra a scacchi bianchi e rossi che arrivò terza in Francia nel 1998, ma questa Croazia può essere molto pericolosa. Squadra tignosa guidata a centrocampo da Ivan Rakitic, uno dei migliori centrocampisti centrali della Liga ed imprescindibile sia per Luis Enrique che per Ante Čačić. Classe 1988, è esploso nel Siviglia e proprio in Andalusia si è accattivato il Barcellona. Questo Europeo potrebbe essere il trampolino di lancio verso la consacrazione definitiva. Croati non favoriti, ma ostici da incontrare. Oltre a Rakitic, occhio a Modric, Mandzukic, l’eterno Srna e agli interisti Perisic e Brozovic.

Francia

Giocatore più importante: Paul Pogba (centrocampista, Juventus)

Francia attualmente al 21° posto nel ranking Fifa: un risultato per nulla consono al blasone dei “galletti”. Padroni di casa, sono una squadra votata all’attacco e che ha alcune individualità importanti. Il faro del CT Didier Deschamps è l’oggetto del desiderio di tutte le squadre europee: Paul Pogba. Classe 1993, è alla Juventus dalla stagione 2013/2014, arrivato a parametro zero (o quasi) dal Manchester United. Il suo valore è stimato tra gli 80 ed i 100 milioni di euro. La Juventus non lo vuole mollare, i top team europei lo vorrebbero. Centrocampista centrale con licenza di segnare, è uno dei giocatori più forti del panorama europeo. La vetrina europea potrebbe essere la svolta nella sua carriera. E ritmo di “dab dance”, magari.

Galles

Giocatore più importante: Gareth Bale (attaccante, Real Madrid)

A distanza di cinquantotto anni, il Galles tornerà a disputare una manifestazione internazionale: è dal Mondiale svedese del 1958 che non si ascolta più l’inno della Nazionale gallese nella fase finale di un torneo internazionale. Il Galles è un paradosso: non vincerà il titolo, ma ha giocatori di caratura internazionale. Il simbolo della rinascita gioca nel Real Madrid, è uno che può fare il terzino sinistro, il centrocampista sinistro e l’attaccante esterno, è costato 100 milioni ed è il giocatore più caro della storia del calcio mondiale: Gareth Bale. Classe 1989, nelle merengues sta dimostrando che l’investimento fatto ne è valsa la pena. Ha una velocità da centometrista ed in campo è di una duttilità devastante. Lui e Ramsey rappresentano il meglio del calcio gallese. Il Galles dovrebbe fare da comparsa in questo Europeo, ma occhio alla sua fascia sinistra…

Germania

Giocatore più importante: Thomas Müller (attaccante, Bayern Monaco)

Difficile trovare un giocatore forte in una squadra forte che due anni fa ha dato sette “scoppole” al Brasile in una semifinale mondiale e che in finale ha avuto la meglio sull’Argentina, vincendo il suo quarto Mondiale. La rosa a disposizione di Joachim Lowe è impressionante in ogni reparto ed è difficile trovare (davvero) il più forte. Ma uno è da scegliere ed abbiamo virato su Thomas Müller. Classe 1989, è un giocatore molto tecnico e veloce sul quale la Germania può contare per i prossimi anni. Fiuto del gol importante e assist man di peso, le chiavi dell’attacco tedesco saranno nelle sue mani. E del resto ad uno che in due Mondiali ha già segnato dieci reti non si può non dare credito. Non ha mai segnato in nessun Europeo, che sia la volta buona in Francia?

Inghilterra

Giocatore più importante: Wayne Rooney (attaccante, Manchester United)

Il colmo: la Nazionale del campionato più bello del Mondo non vince nulla del 1966. Impossibile ma vero, ma la Premier League non riesce a sfornare nessun giocatore inglese di peso. O meglio i giocatori interessanti ci sarebbero (da Vardy ad Kane ad Alli, da Starridge a Welbeck, da Drinkwater a Lallana), ma il giocatore simbolo dei “Tre leoni” è uno soltanto, Wayne Rooney. L’attaccante del Manchester United dopo un periodo di forma non entusiasmante, sembra essere tornato il giocatore di qualche anno fa, anche se sta vivendo in prima persona il pessimo triennio dei Red devils. Eppure è il top scorer della Nazionale nonché quello dal valore indiscutibile. Va per i 31 anni e questa potrebbe essere il suo ultimo appuntamento in un torneo internazionale. Tutti lo vorrebbero in attacco con Jamie Vardy, l’ex operaio trascinatore del Leicester City al suo primo titolo. Una cosa è certa: l’Inghilterra dovrà smetterla con l’essere l’eterna incompiuta del calcio mondiale.

Repubblica d’Irlanda

Giocatore più importante Robbie Keane (attaccante, Los Angeles Galaxy)

Terzo Europeo per i Boys in Green: nelle precedenti edizioni (Germania ’88, Polonia-Ucraina ’12), gli irlandesi hanno vinto una sola partita su sei giocate. E anche questa volta, la Nazionale allenata da Martin O’Neill difficilmente passerà il turno: Belgio ed Italia sono di un altro livello e forse lo è anche la Svezia.

Tutti gli occhi saranno su Robbie Keane, il giocatore irlandese più forte della storia: 36 anni a luglio, da quattro stagioni milita in MLS con i L.A. Galaxy, dopo aver giocato in molte squadre inglesi (Leeds e Tottenham su tutte), con una parentesi breve all’Inter. Sarà il terzo giocatore che disputerà un Europeo militando nel massimo torneo statunitense: prima di lui, l’olandese Ruud Kroll (Vancouver Whitecaps, 1980) ed il tedesco Lothar Matthaus (New York Metrostars, 2000). E’ inoltre recordman di presenze e di reti in Nazionale. Tutto sarà sulle sue spalle, dunque. Basterà?

Irlanda del Nord

Giocatore più importante Kyle Lafferty (attaccante, Birmingham City)

L’ultima volta che la Nazionale nord irlandese ha sentito il proprio inno in mezzo al campo prima di una kermesse risale al Mondiale messicano del 1986: da allora l'”esercito bianco-verde” è sparito dal panorama calcistico mondiale ed europeo. Questo sarà il primo Europeo per i ragazzi di Michael O’Neill. I giocatori sono discreti ma nessuno di loro, tranne Jonny Evans, milita in top team britannici. Eppure il giocatore più importante non è l’esperto difensore del West Bromwich Albion, ma bensì un attaccante con un ottimo trascorso nella nostra serie cadetta due stagioni fa con il Palermo, Kyle Lafferty. Classe 1987, il “lungagnone” attaccante originario del Fermanagh, dopo la bella stagione in rosa-nero (undici reti), ha militato nel Norwich (Championship inglese), nel Rizespor (massima serie turca) e ora gioca ancora nella Serie B inglese con il Birmingham City. Insomma, una carriera “da gambero” per il top scorer della Nazionale nord irlandese che in Francia farà esperienza, visto che è inserita in un girone tosto con Germania, Polonia ed Ucraina.

Islanda

Giocatore più importante: Gylfi Sigurðsson (trequartista, Swansea City)

Il movimento calcistico islandese ha toccato l’apice il 6 settembre 2015: per la prima volta la Nazionale scandinava ha strappato un pass per una manifestazione continentale. E pensare che nel novembre 2013, se non si fosse piegata ad una più tonica Croazia nei play off, la truppa di Lars Lagerbäck avrebbe preso parte al Mondiale brasiliano. Alla fine gli islandesi ce l’hanno fatta. La squadra allenata dall’ex CT della Svezia è composta da giocatori molto interessanti, anche se in pochi militano in campionati di livello. Il più importante, anche a livello tattico, è Gylfi Sigurðsson, dello Swansea di Francesco Guidolin: trequartista di spessore, sarà il faro di questa squadra debuttante che cercherà di districarsi in un girone non complicato con Portogallo, Austria ed Ungheria. Sognare non costa niente. E visto che in Francia ci andrà anche l’eterno Eiður Guðjohnsen (38 anni ed una carriera divisa tra Premier, Liga, Belgio e Cina), gli scandinavi potranno creare qualche problema alle avversarie.

Italia

Giocatore più importante: Gianluigi Buffon (portiere, Juventus)

Nell’articolo precedente, avevamo messo Marco Verratti come giocatore più importante di questa Nazionale italiana che parteciperà al suo nono Europeo. E come non avremmo potuto? 24 anni, centrocampista centrale di grande tecnica e dal valore in ascesa, punto fermo del Paris Saint-Germain e della Nazionale di Antonio Conte. Il classe ’92 di Pescara però in Francia non ci andrà, perché il 16 maggio verrà operato a Doha nella stessa clinica dove era già stato visitato per curare la pubalgia che da qualche mese lo sta tormentando. Alla fine il giocatore ha deciso: operazione. L’intervento impedirà al tecnico salentino di convocarlo tra i “ventitre”: un’assenza pesante che, unita a quella di Claudio Marchisio (il 17 aprile, nel match contro il Palermo, il centrocampista torinese ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro e fra cinque mesi dovrebbe tornare a giocare), facendo scattare l’allarme in mezzo al campo azzurro. Due pezzi da novanta persi verso un Europeo che è già in salita ancora prima di iniziare.

E necessario scegliere un “sostituto”, quindi. Chi scegliere allora? Semplice, il giocatore simbolo di questa Italia sarà il capitano Gianluigi Buffon. Il 38enne portiere di Carrara, al suo quarto Europeo, è il giocatore che più rappresenta il nostro Paese all’estero nell’ambito calcistico. Recordman di presenze in Nazionale e anche di manifestazioni internazionali cui ha preso parte con la maglia azzurra, è colui su cui tutti i tifosi fanno affidamento per fare più strada possibile in questo campionato europeo. Alla sua ventunesima stagione da professionista, lo scorso 20 marzo 2016 ha stabilito il record di imbattibilità in Serie A (973′) che durava da ancora prima che lui debuttasse in Serie A, disputando una delle sue migliori stagioni (debutto in Parma-Milan, 19 novembre 1995, 17 anni). Il portiere bianconero vuole arrivare al Mondiale russo del 2018, ma prima di allora dovrà parare in questo Europeo. Trofeo che gli manca nella sua ricca bacheca. Oltre al Pallone d’oro, ma è un altro discorso.

Polonia

Giocatore più importante: Robert Lewandoski (attaccante, Bayern Monaco)

La Polonia che disputerà il suo terzo Europeo è una squadra giovane e con esperienza internazionale, anche se a livello di singoli. Eppure il giocatore di caratura è uno solo e si chiama Robert Lewandoski. L’attaccante del Bayern Monaco, capitano della selezione biancorossa, sta dominando la classifica marcatori della Bundesliga (29 reti in campionato con la Bundesliga, vinta per il quarto anno di fila dai baveresi, che terminerà il prossimo sabato), segnando con continuità anche in Champions League (nove reti in dodici incontri). Attaccante di peso e con un fiuto del gol impressionante, da quando è approdato al Bayer Monaco è migliorato ancora di più, tanto che il valore del suo cartellino, rispetto a quando militava nel Borussia Dortmund, è lievitato parecchio. Era dai tempi di Deyna, Lato e Boniek che la Polonia non esprimeva un giocatore di questo calibro.

La squadra di Adam Nawałka è inserita nel girone C con Germania, Irlanda del Nord ed Ucraina: secondo posto a portata di mano. Dagli ottavi, la Polonia potrà essere una mina vagante.

Portogallo

Giocatore più importante: Cristiano Ronaldo (attaccante, Real Madrid)

Una regola non scritta (ma sempre valida) dice che il Portogallo sono anni che è sulla breccia europea e mondiale senza avere un attaccante vero in rosa. Ed il giocatore più forte della storia lusitana nasce come centrocampista esterno per poi “prestarsi” al ruolo di attaccante: Cristiano Ronaldo da Funchal, prossimo ai 31 anni, dopo aver vinto tutto il vincibile a livello di club e dopo aver portato i lusitani al quarto posto al Mondiale tedesco, al secondo posto all’Europeo casalingo e alle semifinali dell’Europeo polacco-ucraino, vuole cercare di vincere anche l’alloro europeo, sfuggito nel 2004. Sull’attaccante del Real Madrid è stato scritto e pensato di tutto, ora sta a lui trascinare i ragazzi del CT Fernando Santos il più avanti possibile nella manifestazione. Il girone non è impossibile (Austria, Ungheria, Islanda), ma la squadra è una delle più vecchie di tutte. Come dire: o ora o mai più.

Repubblica Ceca

Giocatore più importante David Lafata (attaccante, Sparta Praga)

Non è più la Repubblica ceca che stupì l’Europa in Inghilterra nel 1996 piegandosi solo alla Germania per un perfido golden gol, ma questa selezione un po agée è composta da giocatori di spessore internazionale: da Cech a Rosicky, da Plasil a Pilař a Lafata. E proprio l’attaccante dello Sparta Praga, massimo top scorer della massima serie ceca, è il faro dell’attacco del CT Pavel Vrba. Compirà 35 anni il prossimo 18 settembre e di sicuro vorrà ben figurare.

La Repubblica ceca se la vedrà con Spagna, Turchia e Croazia e lotterà per il secondo posto, con molte difficoltà. E ricordiamoci due cose: i cechi sono al sesto europeo consecutivo e nel girone di qualificazione hanno contribuito ad eliminare l’Olanda. Gli avversari sono avvisati.

Romania

Giocatore più importante: Ciprian Marica (attaccante, Steaua Bucarest)

Pensi alla Romania e pensi subito ad Hagi, Popescu, Lăcătuș, Petrescu, Chivu e Mutu: il meglio del calcio rumeno dagli Novanta ad oggi. La compagine carpaziana non parte con i favori del pronostico, ma è in un girone abbordabile con Francia, Albania e Svizzera. La lotta sarà con gli elvetici, l’Albania si godrà il magic moment del debutto, mentre i padroni di casa cercheranno di arrivare fino alla finale. La Romania è molto forte in difesa (con i “nostri” Tatarusanu e Chiricheș), discreto il centrocampo mentre l’attacco è nelle mani di Ciprian Marica, il bomber giramondo su cui tutti i romeni sperano. Prima punta classica, non vede tantissimo la porta ma ha esperienza da vendere. Servirà per passare il turno? I romeni sono al quinto Europeo e come miglior piazzamento hanno i quarti di finale ad Euro 2000. Un po’ troppo poco.

Russia

Giocatore più importante: Alan Dzagoev (trequartista, CSKA Mosca)

Scrivi CSKA, pensi Dzagoev; scrivi Russia, pensi Dzagoev. Da sette anni l’attacco della squadra moscovita è nelle mani del giovane Dzagoev che a 26 anni può dire di avere molta più esperienza di molti suoi compagni. Fantasista classico, dai suoi piedi partiranno le palle dirette a Aleksandr Keržakov e Aleksandr Kokorin. Il girone non è impossibile (gruppo B con Inghilterra, Slovacchia e Galles), ma la Russia doveva passare agevolmente anche il girone ai Mondiali brasiliani e tutti sanno come è andata a finire. Ottavi a portata di mano anche questa vota, poi si vedrà.

Slovacchia

Giocatore più importante: Marek Hamsik (Centrocampista, Napoli)

Nazionale esordiente, capitano con anni di esperienza: Marek Hamsik è il leader di una Nazionale che nel giro di sei anni si è qualificata per la prima volta ad un Mondiale (Marchetti non dorme la notte pensando ancora a Vittek) e ad un Europeo, dove non ha tantissime possibilità di passare il girone. Il centrocampista classe 1987 è un giocatore di spessore che può mettere pepe (tecnico) ad una Nazionale che cercherà di fare del suo meglio. Il girone vedrà anche un’altra debuttante (il Galles) e la lotta per passare agli ottavi i ragazzi di CT Ján Kozák dovranno farla sulla Russia. Mission impossible? La squadra non è fortissima, ma Sudafrica 2010 ha insegnato che nulla è impossibile. Terzo posto fattibile, ma non è detto che possa qualificarsi per gli ottavi.

Spagna

Giocatore più importante: Andres Iniesta (centrocampista centrale, Barcellona)

Si dice che il ciclo d’oro della Spagna (due Europei consecutivi e Mondiale vinto tra il 2008 ed il 2012) sia alla fine. La roja sulla carta sembra più “scarsa” (!) di quella passata, eppure tutti la pensano in finale. La Spagna si presenta da campione in carica eppure tanti addetti ai lavori sostengono che non sia più la roja fantastica che, a Kiev, diede all’Italia, il 1° luglio 2012, quattro “pere”. Tra gli iberici il leader è uno dei centrocampisti più forti e completi degli ultimi trent’anni di storia calcistica, Andres Iniesta da Fuentealbilla, Castiglia. Il numero 8 barcelonista va per i 32 anni, ma la grinta e la visione di gioco non gli mancano anche se ha perso il “gemello” Xavi. Con lui “balleranno” David Silva, Sergio Busquets, Santi Cazorla e “Cesc” Fabregas. Sicuri che la Spagna sia scarsa?

Svezia

Giocatore più importante: Zlatan Ibrahimovic (attaccante, Paris Saint-Germain)

Svezia fa rima con “Ibra”, punto. La Nazionale scandinava si è qualificata per questo Europeo grazie alle performance del suo giocatore più forte. Peccato che oltre al numero 10 del PSG la squadra non sia all’altezza. O meglio, una squadra nel complesso discreta che è troppo Zlatan-dipendente. Come nel 2004, Italia e Svezia saranno nello stesso girone: allora ci punì un gran gol di “Ibra” ed un “biscotto” tra i gialloblu e la Danimarca. I tempi sono cambiati, ma Ibrahimovic è ancora lì, con dodici anni in più di età ed altrettanti di esperienza: allora era un giovane attaccante che si diceva assomigliasse a van Basten mentre oggi è un top player affermato. Il CT Erik Hamrén affiancherà al leader del PSG molti giovani campioni d’Europa Under 21 due anni fa oltre ad una squadra composta da molti giocatori con esperienza internazionale (Kallstrom, Isaksson, Grandqvist, Larsson), ma se la Svezia approderà agli ottavi lo dovrà al suo 35enne capitano che sta affrontando una delle sue migliori stagioni. Ovviamente senza vincere ancora una volta la Champions League.

Svizzera

Giocatore più importante: Ricardo Rodriguez (terzino sinistro/ala sinistra, Wolfsburg)

La Nazionale elvetica ogni anno che passa, oltre a diventare più multietnica possibile, diventa sempre più forte: in ogni reparto, la squadra di Petkovic è composta da giocatori di puro talento. Molti svizzeri giocano o hanno giocato in Italia, ma il giocatore più “in gamba” non ha mai giocato da noi: Ricardo Rodriguez. Il terzino del Wolfsburg si sta affermando come uno dei più interessanti difensori a livello europeo, tanto da essere finito sul taccuini dei direttori sportivi delle principali squadre continentali. Classe 1992, da quattro stagioni e mezzo gioca con la squadra della Volkswagen e chissà che magari dopo questo Europeo non possa accasarsi in un top team. Prima però c’è un Europeo che vede la Svizzera come una delle squadre che potrebbero dare più grattacapi alle avversarie.

Turchia

Giocatore più importante: Burak Yilmaz (attaccante, Beijing Guo’an Zuqiu)

Cosa hanno in comune Islanda, Repubblica ceca e Turchia? Loro in Francia e l’Olanda a casa. Le prime due si sono qualificate come prima e seconda, mentre i turchi come la migliore terza. Questa Turchia però non ha nulla in comune con quella che arrivò terza in Corea-Giappone e tra le prime quattro in Svizzera-Austria, eppure la sua rosa ha alcuni giocatori di notevole valenza tecnica: da Arda Turan (cosa è andato poi a fare al Barcellona un giorno ce lo spiegherà) a Mehmet Topal, da Nuri Şahin a Hakan Çalhanoğlu a Burak Yilmaz. Verrebbe da dire che il top player sia l’ex giocatore dell’Atletico Madrid ma invece non lo è. O meglio lo è, ma la sua stagione, iniziata con l’anno nuovo e dopo sei mesi di stop causa il blocco del mercato blaugrana, lo vede un po’ come un’anatra zoppa. Il talento non gli manca (non si va al Camp Nou per caso), ma questa scelta è stata molto criticata. Per questo inseriamo, come vice-Turan, l’attaccante del Beijing Guo’an Zuqiu, Burak Yilmaz. Già nel mirino della Lazio un paio di stagioni fa, dopo una carriera importante nella Serie A turca vestendo i colori delle top four anatoliche (Beşiktaş, Fenerbahçe, Trabzonspor, Galatasaray), da febbraio gioca in Cina. Attaccante forte fisicamente e con un buon fiuto del gol, ha preferito il guan all’euro. A 31 anni ha la possibilità di far disputare alla Turchia un buon Europeo.

Ucraina

Giocatore più importante: Anatolij Tymoščuk (centrocampista, Qaýrat)

Spesso l’espressione “giocatore più importante” è collegata al “giocatore più vecchio”, con più esperienza, capace di fare da “chioccia” a quelli più giovani, così da consigliarli ed essere un punto di riferimento per loro. La Nazionale ucraina, ventiduesima nel ranking FIFA e al suo secondo Europeo, si affida ad un giocatore di 36 anni, recordman di presenze nonché uno dei pilastri della Nazionale nata nel 1992 sulle ceneri della CCCP: Anatolij Tymoščuk. Tymoščuk è il leader di una Nazionale che arriva a questo Europeo carica di buone speranze, giocatori che militano quasi tutti in Prem’er-Liha e che farà di tutto per lottare per la qualificazione agli ottavi (è inserita con Germania, Polonia e Irlanda del Nord). Calciatore simbolo, insieme a Shevchenko, della nidiata che ha spopolato nei più importanti club europei negli anni Novanta, Tymoščuk è al suo ultimo appuntamento importante non solo con la Nazionale, ma anche a livello personale: dopo la consacrazione con lo Shakhtar Donetsk, le vittorie (un po’ da gregario) con il Bayern Monaco e gli inframezzi con lo Zenith, il biondo capitano, che ha debuttato in Nazionale all’inizio di questo XXI secolo, è ancora oggi affidabile. L’età avanza e si pensa che il suo erede possa essere, in futuro, Andrij Jarmolenko, centrocampista offensivo della Dynamo Kiev, il giocatore ucraino più conosciuto in Occidente.

Ungheria

Giocatore più importante: Gábor Király (portiere, Haladás)

Chiudiamo la rassegna con la Nazionale (si pensa) materasso di tutta la kermesse europea, l’Ungheria. Ed il fatto di non giocare un Europeo dal 1972 ed un Mondiale dal 1986 non sono confortanti per la selezione magiara. Eppure i ragazzi del CT Bernd Storck arriveranno in Francia forse con il carico di entusiasmo più grande di tutti: diciottesima al Mondo, è una squadra con nessun top player anche se nella sua storia ha avuto gente del calibro di Czibor, Kocsis, Hidegkuti, Sándor e, soprattutto, Puskás. Si parla di Aranycsapat, anni Cinquanta.

Nei play off, la Nazionale ungherese ha avuto la meglio sulla Norvegia e dopo quarantaquattro anni si è qualificata all’Europeo. In questi lunghi, oramai, trent’anni l’Ungheria è davvero uscita dall’elite calcistica. E pensare che fino alla metà degli anni Cinquanta, la sua Nazionale era una delle più forti del Mondo, tanto da disputare la finale mondiale nel 1938 (contro l’Italia) e nel 1954 (contro la Germania Ovest), perdendo entrambe le partite. Il palmares della Nazionale “tricolore” vede anche un terzo posto ad Euro ’64, una Coppa Internazionale (la “mamma” dell’odierno Europeo), tre medaglie d’oro olimpiche a Helsinki (1952), Tokio (1964) e Città del Messico (1968), con un argento ed un bronzo a Monaco ’72 e Roma ’60, diventando la Selezione olimpica con più medaglie della storia.

Su chi affidarsi allora per fare un Europeo dove già solo partecipare significa averlo vinto?

Il giocatore ungherese più mediatico è un “giovanotto” di 40 anni dal fisico non prestantissimo, con un principio di calvizie e che sembrava essere uscito del giro della Nazionale fino a due anni. Nonostante questo, alla fine, è stato uno dei giocatori più importanti che hanno portato l’Ungheria in Francia: Gabor Kiraly, estremo difensore dell’Haladás con un passato in Premier League e Bundesliga.

Kiraly non è un portierone, ma è famoso per il suo outfit, composto da pantaloni da portiere un po’ larghi di colore grigio che lo rendono non solo un po’ retro’, ma che sembrano fargli indossare un piagiama dentro i calzettoni.

Dietro l’abbigliamento caratteristico di Kiraly, c’è un forte senso di scaramanzia: venti e passa anni fa giocava già nell’Halalas ma indossava i classici pantaloncini neri, solo che chi doveva lavarglieli non glieli diede in tempo e lui dovette ripiegare su dei lunghi pantaloni grigio chiari. Morale: la sua squadra vinse otto partite di fila e lui decise di non cambiarli mai più. E per la prima volta da tempi immemori, in Francia, si potrà vedere giocare un portiere con le braghe lunghe mentre in campo ci sarà sicuramente un pallone superleggero e super tecnologico, i suoi colleghi indosseranno scarpini ultra shocking leggerissimi con maglie iper-tecniche e pettinature all’avanguardia.

Che spettacolo: il giocatore più vecchio, con il pigiama e che si affaccia al primo vero appuntamento di rilievo. Non avete già voglia ti tifare Ungheria anche voi?

Mancano trenta giorni al fischio di inizio del Saint-Denis. Che il count down abbia inizio.

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