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Euro 2016, contente e deluse

Domani alle ore 15 inizieranno gli ottavi di finale di Euro2016: aprirà il match del “Geoffroy Guichard” di Saint-Etienne fra Svizzera e Polonia mentre chiuderà Inghilterra-Islanda lunedì 27 alle ore 21 a Nizza.

Delle 24 Nazionali partecipanti, sedici sono passate alla fase ad eliminazione diretta, mentre le due peggiori terze e le quarte classificate di ogni girone faranno ritorno a casa.

Possiamo già parlare di Nazionali soddisfatte ed insoddisfatte. Ca va sans dire che le contente sono le sedici che proseguiranno, mentre deluse sono quelle eliminate. Ma possiamo fare dei distinguo.

CONTENTE

Una Nazionale contenta, nonostante l’eliminazione, è l’Albania. La Selezione shqiptare ha preso parte al primo Campionato europeo della sua storia e può definirsi soddisfatta. Cana e compagni hanno racimolato solo tre punti, frutto della vittoria contro Romania con gol di testa di Armando Sadiku, attaccante del Vaduz che ha portato i rossoneri a vincere la loro prima partita e a segnare il loro primo gol nella kermesse europea. I ragazzi di de Biasi e Tramezzani hanno sperato fino all’ultimo di poter passare il turno come una delle migliori terze ma Nord Irlanda, Slovacchia, Irlanda e Portogallo hanno fatto un punto in più e quindi per Tirana l’Europeo è già finito. Sicuramente non è finito il loro movimento, un po’ grezzo ma molto di prospettiva. Appuntamento ora per le qualificazione al Mondiale russo, dove troveranno, fra le altre, l’Italia.

Altra Nazionale contenta è la Slovacchia. La Nazionale di Marek Hamsik, nonostante il debutto con sconfitta contro il Galles, ha rimediato una vittoria contro la Russia e un pareggio contro l’Inghilterra. Alla prima partecipazione alla fase finale di un Europeo, la Nazionale del Ct Ján Kozák sta ricalcando ciò che fecero Weiss e compagni in Sudafrica nel 2010 quando, al loro debutto mondiale, staccarono il pass per gli ottavi di finale sulla pelle dell’Italia campione uscente. La Slovacchia negli ottavi incontrerà la Germania e difficilmente passerà il turno. Ma tant’è: un conto è passare il turno, un conto è tornare a casa dopo le prime tre partite. La Repre ha già fatto un’impresa. E va bene così.

Un’altra contenta è senza dubbio la Repubblica d’Irlanda: out fino al minuto 84 del match contro l’Italia, è bastata una “capocciata” di Brady a far sognare i boys in green che hanno conquistato il loro primo pass per la fase ad eliminazione diretta. Ora toccherà loro l’osso più duro tra gli ossi più duri, la Francia padrone di casa. Good luck ma, come per la Slovacchia, va bene così. Un plauso alla tifoseria irlandese: colorata e caotica, vicina alla squadra e vociante. Un esempio per molti altri supporter: Inghilterra, Galles e Nord Irlanda per fare tre nomi che hanno dato il peggio di loro fino a questo momento.

Tris di contente fra debuttanti: Galles, Nord Irlanda e Ungheria, anche se i magiari sono tornati a giocare gli Europei dopo 44 anni. In pratica, un’altra era calcistica, in pratica un secondo debutto per loro.

Se l’Ungheria negli ottavi troverà il Belgio (Nazionale delusa, nel complesso), nei quarti ci arriverà una tra Galles e Nord Irlanda. Eh sì, perché il sorteggio ha messo di fronte la vincente del gruppo B (i magiari) contro una delle quattro terze, i nord irlandesi del Ct Michael O’Neill.

Il Galles ha dimostrato di essere una bella realtà e ha le carte in regola per arrivare tra le top 8 d’Europa. Bale ha già segnato tre reti in tre partite e la rete su punizione contro la Slovacchia è da annali del calcio, ma è tutto l’undici del “drago” ad aver fatto bellissima impressione.

Il 3 a 3 al Portogallo ha decretato che l’Ungheria è un avversario ostico. Chi lo avrebbe detto, un mese fa, che una di queste tre squadre sicuramente sarebbe approdata ai quarti?

Un discorso a parte merita l’Islanda. E tutta Europa ora tifa per gli scandinavi: squadra ben quadrata e organizzata, trascinata da un tifo incredibile. Basti pensare che per l’ottavo contro l’Inghilterra, all”Allianz Riviera” di Nizza, sono previsti almeno 20 mila supporter di Sigurðsson e compagni. In pratica, il 6.35% della popolazione. Come se ad andare a vedere la Germania andassero 5,6 milioni di tedeschi o poco più di 3 milioni di italiani a Saint Denis per vedere l’ottavo contro la Spagna. I ragazzi di Lars Lagerbäck hanno battuto l’Austria al 94′ e ha fatto il giro del Mondo la telecronaca del giornalista islandese: un vero cult che farà storia. Come farà storia la performance dell’Islanda, che grazie ad una Nazionale con cognomi con desinenza -son farà vedere i sorci verdi a un’Inghilterra che non ha convinto fino a questo momento. Il sogno islandese non vuole terminare.

SCONTENTE

Nazionale numero 1 insoddisfatta, la Russia: pessima in campo, pessima fuori dal campo grazie ai suoi tifosi. La squadra di Leonid Sluckij ha fatto una brutta figura anche perché fra due anni Mosca organizzerà i Mondiali di calcio e la strada per allestire una squadra competitiva è all’inizio di una salita che si preannuncia ripida. Come ordine pubblico ci sarà da fidarsi che il Presidente Putin userà il pugno di ferro contro i tifosi più facinorosi, mentre per quanto riguarda la squadra c’è molto da fare, poiché in due anni uscire alla prima fase sia del Mondiale che dell’Europeo non è nulla di promettente ed incoraggiante. Buon lavoro, allora.

Ruolo di non soddisfattata anche per il Belgio: la Nazionale più forte d’Europa (secondo il ranking FIFA) è arrivata seconda nel girone E e ha perso al debutto malamente contro una Nazionale italiana che più operaia non si poteva. Facili le vittorie contro Eire e Svezia e ora negli ottavi, i Diavoli rossi pensavano di vincere il girone ma invece ci hanno pensato Giaccherini e Pellè a smorzare i sogni di gloria dei ragazzi di Wilmots. Negli ottavi, Hazard e Witsel se la vedranno contro la sorpresa Ungheria. Obiettivo semifinale come minimo sindacale, altrimenti ci sarà il rischio che il Belgio possa diventare l’ennesima favola incompiuta del calcio europeo. E questo non deve (o non dovrebbe) accadere.

Delusa è anche l’Austria: obiettivo ottavi sfumato, visto che nelle qualificazioni i rossobianchi avevano fatto benissimo. Un punto in tre partite, tra cui la sconfitta al 94′ contro l’Islanda. Ci sarà molto da lavorare per Alaba e compagni. Molto. Non avevano sogni di gloria, ma il capitale del Ct Marcel Koller era di discreta competenza. Peccato.

Delusione anche per il Portogallo. La doppietta-record di Cristiano Ronaldo all’Ungheria (unico calciatore a segnare in quattro Europei diversi) ha dato il terzo posto ai suoi nel girone, reduci da tre pareggi in altrettante partite (/1 a 1, 0 a0, 3 a 3). I lusitani senza il loro CR7 sarebbero una squadra normale, al limite del mediocre, ma quando il loro capitano decide di mettere la quarta, la squadra lo segue. Ovviamente il Portogallo lotterà per approdare ai quarti, ma prima ci sarà da battere la forte Croazia degli “italiani” Perisic e Kalinic. Non sarà facile, ma se Ronaldo, Nani, André Gomes e Moutinho faranno il loro, arrivare in semifinale non sarà complicatissimo.

Anche la Spagna è un po’ delusa: prima sconfitta all’Europeo dal 2004, primi gol subiti dal pareggio 1 a 1 contro l’Italia nella fase a gironi di PoloniaUcraina 2012. La squadra è forte, ma sembra aver perso lo smalto. Per l’Italia si prospetta una partita molto difficile ma in difesa la Roja ha dimostrato di essere meno solida di centrocampo e attacco.

La palma di peggior squadra va all’Ucraina: tre partite, zero punti, zero gol fatti, cinque subiti. E che male vedere Shevchenko in panchina come collaboratore tecnico: a quarant’anni, l’ex Milan avrebbe potuto dire la sua in un deserto totale biancoblu.

E L’ITALIA, CONTENTA O SCONTENTA?

L’Italia dopo due partite si era già qualificata per gli ottavi: un risultato inaspettato. O meglio, gli ottavi di finale erano l’obiettivo minimo, ma i ragazzi di Conte si sono superati visto che dopo la vittoria del Belgio sull’Eire e la vittoria azzurra al minuto 88′ contro la Svezia, si sapeva che l’Italia avrebbe vinto il girone. Tre partite giocate in tre stili diversi e ora negli ottavi lo spauracchio Spagna. Già negli ottavi il remake della finale di Kiev del 1° luglio 2012 con la strada verso la semifinale lastricata da insidie, visto che la parte di tabellone dove ci sono gli azzurri vedono anche Germania, Inghilterra e Francia. Ovvero, tre tra le favorite.

Italia “contenta” perché ha battuto la corazzata Belgio e vinto agli sgoccioli contro la Svezia. Italia “scontenta” dopo la sconfitta con l’Eire, dove le otto “riserve” hanno fatto rimpiangere i titolari. Del resto, questo ragionamento ci può stare: perché sprecare Buffon, Chiellini e de Rossi diffidati che in caso di “giallo” avrebbero saltato il match con la Spagna o far giocare giocatori importanti? Meglio fare del sano turn over. Peccato che contro le “Furie rosse” avremo ben dieci ammoniti, ovvero dieci diffidati. Un salasso, visto che nel caso benevolo nei quarti dovremmo incontrare la squadra più forte vista finora in Francia, la Germania, e sicuramente almeno uno dei dieci ammoniti riceverà un’altra ammonizione.

E molti addetti ai lavori e tifosi scontenti per il gol di Eder, un gol bello stilisticamente che ha permesso all’italo-brasiliano di tornare al gol dopo mesi di astinenza, ma che ci ha condannato a…sfidare la Spagna. Se si vuole vincere l’Europeo la partita contro la Roja è una partita da affrontare con il coltello fra i denti, mentre se si vuole fare bella figura è giusto prendere la partita con un altro spirito. Ma non credo che il Ct Conte voglia giocare giusto per lo spirito di aver partecipato.

Gli iberici non sono in formissima e la sconfitta contro la Croazia ha scoperto una Spagna “terrestre”, ma loro sono sempre i campioni uscenti e hanno in squadra giocatori del calibro di Iniesta, Morata, Fabregas, Busquets e Pique’. Non li battiamo dal 1994, quarti di finale del Mondiale americano. Da allora solo sconfitte ed eliminazioni.

E’ ora di cambiare registro. Conte lo sa e farà in modo di regalare un miracolo sportivo ai propri tifosi.

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