ESCLUSIVA SPORT PAPER TV – Nainggolan: “Fu Monchi a mandarmi via da Roma. Ad oggi posso ancora dare tanto. Alla Juventus? Non ci sarei mai andato”

Le parole di Radja Nainggolan ospite di Sport Paper TV su Radio Roma Television

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Radja Nainggolan, ex centrocampista di Roma e Inter, ha parlato ai microfoni di SportPaper TV su Radio Roma Television.

Vero che ti sei offerto alla Roma?

“Non mi sono mai offerto alla Roma. L’unica cosa reale è che ho fatto una diretta Instagram in cui ho affermato: “Pur di tornare alla Roma accetterei soltanto il premio partita”. Ho ancora degli obiettivi, ho rifiutato proposte dalla C. Visto il livello della B, in cui non ho fatto alcuna fatica, mi sento di dire che posso ancora dare tanto”.

Dove ti vedi collocato in questa Roma?

“Ho sempre dato il massimo a Roma. Credo che, anche da giocatore, bisogna vivere la vita al massimo. A Roma questa mia idea non è mai stata giudicata male ed è l’unica piazza che mi abbia davvero capito”.

Pregi di Garcia e Spalletti?

“Credo che ci siano due aspetti per un allenatore: quello umano e quello tattico. Garcia persona più buona del mondo a livello umano, ma con idee di calcio difficili. A Napoli avrà bisogno di tempo. Spalletti il migliore a livello tattico, a livello umano è particolare, ma se ti vuol bene, ti vuole bene”.

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Radja Nainggolan ph: Salvatore Fornelli/KeyPress

Lukaku ti ha chiesto informazioni sulla Roma?

“Ho sentito Lukaku dopo l’acquisto. Lui è una persona molto particolare, vive la sua vita tranquillamente, durante le vacanze si isola. Lukaku se si sente amato dà ancora di più. Non sappiamo cosa sia successo a Milano e perché abbia fatto questa scelta, ma lui è stato sempre apprezzato dai tifosi dell’Inter. Conosciamo soltanto cosa viene scritto. Lui viene da una prima esperienza all’Inter nella quale ha realizzato un sacco di gol, ma nella passata stagione non è stato uguale, non è stato sempre una prima scelta”.

Se Monci non fosse diventato DS della Roma saresti ancora alla Roma? Ci sono voci che dicono che lui ti abbia voluto mandar via o che fossi un cattivo esempio per i giovani.

“Una cosa che non esiste. Non era un discorso legato al mandare sulla cattiva strada ai giovani che, al contrario, ho sempre voluto aiutare. Ho avuto un buon rapporto con lo spogliatoio, non ci sono mai stati problemi. L’unico obiettivo di Monci è stato quello di vincere con i suoi giocatori, mandando via quelli di Sabatini. Chi mi conosce sa chi sono”.

Turnover per la Roma, sei d’accordo con la scelta del mister?

“Mourinho è un allenatore esperto e sa prendere decisioni. Naturalmente, deve assumersi le sue responsabilità qualora accada una situazione analoga a quella vista in Norvegia”.

Mettiamo che torni a Roma, la prima cosa che dici a Mourinho e il primo compagno che saluteresti?

“Andrei da El Shaarawy perché è l’ultimo rimasto della mia Roma. Gli allenatori, invece, si ascoltano, e io andrei da Mourinho per ascoltarlo. Tuttavia, è una cosa impossibile. Quando una storia finisce nel migliore dei modi è meglio lasciarla così. Non vorrei rovinare tutto”.

Saresti mai andato alla Juventus?

“Mai. Non è bello giocare con la squadra che vince sempre. Ho ricevuto tanti fischi da parte dei tifosi bianconeri, ma ho sempre avuto una rivalità sana. Ho rifiutato un paio di volte la Juve. Io vorrei essere un protagonista, alla Juve sarei stato uno dei tanti”.