Esclusiva – Pistocchi: “Crisi Roma? Tutti colpevoli…”

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La Roma non trova la vittoria dal derby dell’otto novembre scorso: da allora, due sconfitte e altrettanti pareggi tra campionato e coppa hanno sollevato non poche polemiche intorno ad una squadra che, mercoledì sera, si giocherà l’accesso agli ottavi di Champions League contro il BATE Borisov. Per analizzare il momento della squadra capitolina, SportPaper.it ha intervistato in esclusiva Maurizio Pistocchi, noto giornalista sportivo di Mediaset.

La Roma continua a faticare e l’aria, in quel di Trigoria, si fa sempre più pesante: chi sono i responsabili di questa flessione?
“Quando ci sono situazioni di questo tipo la colpa non è mai solo di una persona. Le responsabilità vanno suddivise tra Walter Sabatini, Rudi Garcia e ovviamente i giocatori. A Torino, rispetto alle partite precedenti, ho visto una Roma migliore, che ha tentato di fare la partita. Dal punto di vista tecnico, infatti, la squadra capitolina è stata all’altezza ma fa troppa fatica in zona gol: ai giallorossi è mancato l’apporto di Edin Dzeko, quello che sarebbe dovuto essere il cannoniere della squadra”.

Quali sono i problemi di questa squadra?
“A mio modo di vedere il problema della Roma sta nella disposizione tattica, in quanto penso sia meglio schierarsi con un 4-4-2, e nella fase difensiva: Rudiger sta mostrando i suoi limiti di adattabilità ad un campionato come il nostro, ad esempio, ma è l’intero pacchetto arretrato ad essere inadeguato per conquistare gli obiettivi fissati dalla squadra ad inizio stagione. C’è poco tempo per rimediare, però tra poco ci sarà la sosta di Natale e quello potrebbe essere il momento giusto per cambiare guida tecnica se la società dovesse prendere questa decisione”.

Garcia ha ancora in mano lo spogliatoio?
“Non posso conoscere questo tipo di situazioni e per questo dico solamente che, dal punto di vista tecnico, quel progresso che si auspicava l’anno scorso non c’è stato”.

Ora, comunque, la Roma deve centrare l’obiettivo qualificazione in Champions.
“La Roma ha subito sedici gol in cinque partite di Champions League: un dato pesante che mette in mostra i limiti di una squadra spesso distratta e perforabile. Si dice da tempo che, in casa Roma, bisogna lavorare per migliorare l’organizzazione difensiva: o Garcia non riesce a trasmettere le proprie idee ai giocatori oppure i propri metodi per curare questo aspetto non sono adeguati. Detto ciò, il BATE Borisov è un avversario alla portata e non si può sbagliare”.

Chiosa sul prossimo impegno di campionato, quando la Roma andrà al San Paolo per affrontare il Napoli di Maurizio Sarri: una sconfitta potrebbe sancire la fine dell’era Garcia?
“Non penso mai che debba essere una partita a condizionare il futuro di un allenatore, sarebbe un segnale di isterismo. I risultati spesso non arrivano anche quando giochi meglio dell’avversario, basti pensare proprio a Bologna-Napoli, match in cui gli azzurri hanno avuto molte più occasioni ma sono stati puniti. Quello che – secondo me – la società Roma deve fare è un’analisi sul gioco: solo in questo modo i dirigenti potranno capire se Garcia è la persona giusta per questa squadra o meno”.