ESCLUSIVA – Mancini: “Tornare a Roma il mio sogno. Vi racconto Mourinho”

Alessandro Faiolhe Amantino Mancini, allenatore del Villa Nova ed ex calciatore brasiliano di Roma, Milan e Inter è intervenuto ai microfoni di SportPaper per parlare della grande sfida dell'Olimpico tra la Roma di Mourinho e l'Inter.

 Sabato alle 18 si affronteranno all’Olimpico Roma e Inter. Quale delle due squadre arriva al match come favorita?

“Secondo me la squadra favorita è l’Inter. Fisicamente sta bene e gioca meglio, anche se per l’Inter non sarà facile giocare all’Olimpico”.

Mourinho è stato il suo allenatore ai tempi dell’Inter. Che tipo di allenatore è e perché è molto amato dai suoi giocatori.

“Mister Mourinho è uno che lavora sotto l’aspetto mentale, è molto preparato su questo. E’ uno che entra dentro emotivamente e riesce a farti tirare fuori il meglio di te. E’ uno sincero, che scherza”.

Nella capitale si aspettano che il portoghese ripeta quanto fatto da Capello nel 2001. Può riuscire nell’impresa Mou?

“Sono due squadre diverse, rispetto a quella la Roma di Mourinho è una squadra molto giovane. Adesso pensare allo Scudetto è molto difficile, arrivare terzi o quarti sarebbe già un grande traguardo”.

Come vede l’Inter di Simone Inzaghi?

“Mister Inzaghi ha fatto un lavoro eccezionale con la Lazio. E’ una squadra la sua che gioca, molto flessibile, ha giocatori molto interessanti e quindi potrebbe fare bene così come ha fatto con la Lazio”.

 La Juventus in campionato arranca. Il gruppo di Allegri può ancora lottare per il quarto posto?

“Secondo me si, la Juventus ha vinto tanto, però ci sono squadre più forti davanti a quella di Allegri anche se il campionato è ancora molto lungo”.

 Stupito dall’avvio di stagione del Napoli?

“Non sono basito. Mister Spalletti è molto bravo, non è una novità. Già si sapeva quando il Napoli lo ha preso, è un intenditore di calcio ed ha una squadra forte”.

 Milan, Napoli o Inter. Quale delle tre può realmente puntare allo scudetto e perché.

“Secondo me loro tre si giocheranno lo Scudetto anche se vedo favorite Napoli e Inter”.

Passiamo agli amarcord. Ci racconta del Tacco di Dio e dell’emozione nel segnare a un derby?

“Il gol di tacco mi ha cambiato la vita, la mia carriera come calciatore. E’ stato un gol eccezionale, in una partita importante come il derby e quindi l’emozione è stata tanta. E’ stato un piacere e lo ricordo ancora con grande felicità”.

 La Roma, l’Inter e il Milan di Amantino Mancini era ricca di giocatori straordinari. Potrebbe rivelarci il suo undici ideale con i nomi dei suoi ex compagni di squadra?

“La mia Roma aveva giocatori importanti, dei fuoriclasse che puntavano l’uomo, giocatori che avevano un rapporto eccezionale con il pallone. E’ difficile dare un undici ideale,anche se per me è stato un privilegio giocare con certi nomi”.

Adesso che è un allenatore, le piacerebbe un giorno sedere sulla panchina della Roma?

“Certo, mi piacerebbe tanto sedere sulla panchina della Roma, sarebbe un sogno. Il futuro appartiene però solo a Dio. Adesso lavoro qui in Brasile, magari in futuro lavorerò nella Roma”.