Con molto piacere abbiamo raggiunto telefonicamente la punta di diamante del biathlon azzurro, quel Lukas Hofer che nel 2014 infiammò Anterselva, vincendo la sprint 14 anni dopo l’ ultimo successo italiano firmato Rene’ Cattarinussi, se consideriamo soltanto le gare individuali.
Lukas è nato a Brunico il 30 settembre del 1989. Fa il suo esordio in Coppa del Mondo nel 2009, chiudendo al 53° posto la sprint di Oberhof. Raggiunge il primo podio in staffetta mista nel 2010 a Kontiolathi, ed il primo straordinario successo, sempre in staffetta, nella pazza gara di Oberhof 2012, assieme ai compagni di squadra Cristian De Lorenzi, Markus e Dominik Windish, disputando un’ ottima quarta frazione. Nel suo palmares figurano anche delle medaglie pesanti. Lukas ha difatti ottenuto 2 bronzi, uno ai Giochi di Sochi 2014 in staffetta mista con Dorothea Wierer, Karin Oberhofer e Dominik Windish, l’ altro ai mondiali di Chanty-Mansijsk 2011 nella mass-start. Vanta 5 podi in CdM, tra cui le 2 vittorie già citate.
Ciao Lukas, innanzitutto come stai fisicamente e come ti senti sugli sci dopo questo avvio di preparazione?
“Al momento posso dire che la preparazione sta andando davvero bene, sono riuscito a svolgere tutti gli allenamenti che abbiamo programmato con la squadra, e ti dico che posso ritenermi soddisfatto sia fisicamente che al tiro”.
A proposito del tiro, sappiamo che hai cambiato il tuo stile al poligono, passando dalla ricerca della rapidità di esecuzione, ad una piu’ accorta ricerca della precisione. Dopo queste prime settimane di lavoro puoi trarre già dei bilanci in merito a questi cambiamenti?
“Sicuramente la ricerca della precisione mi sta aiutando molto. Sto lavorando intensamente e già si notano i frutti. Anche se perdo un po’ di piu’ per quanto riguarda la rapidità al tiro, credo sia meglio e giusto lavorare sulla qualità in modo da evitar gli errori, anche perché ci sono troppi atleti che sparano bene e senza lo zero non si va troppo avanti”.
In uno sport stagionale come il Biathlon, quanto può mancare la competizione ad un atleta di punta come te?
“Beh, le competizioni sono importanti. Per questo motivo partecipiamo d’ estate a gare sugli Ski-roll, come i campionati italiani ed anche i campionati tedeschi dove abbiamo partecipato quest’ anno. Sono gare molto importanti perché comunque danno riferimenti sia sul fisico che sull’ andamento degli allenamenti”.
Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima e imminente stagione?
“Per me è importante riuscire a ritornare dove sono arrivato qualche anno fa, cioè a lottare con i migliori quasi in ogni gara. Devo riuscire a trovare continuità e restare sempre sullo stesso livello senza avere sbalzi”.
In carriera hai finora colto 2 grandi successi in Coppa del Mondo. Gare molto diverse, una staffetta ed una sprint, nella gara di casa ad Anterselva. Che ricordi hai di queste magnifiche vittorie?
“Entrambe sono esperienze indimenticabili. La staffetta vinta ad Oberhof fu qualcosa di inatteso, e per questo stupendo. Fu una gara condizionata dal forte vento e dalla nevicata che ha reso la pista bagnata. Non riuscivamo a capire cosa stesse succedendo, ma alla fine siamo riusciti a salire sul gradino piu’ alto del podio. Anterselva è il classico sogno che diventa realtà. Già da bambini quando ci alleniamo si pensa a quanto sarebbe bello vincere li’. Quella vittoria è la ciliegina sulla torta, specialmente perché è stata la mia prima individuale”.
Infine, cosa fai quanto hai bisogno di staccare dagli allenamenti e dallo stress quotidiano? Sappiamo che ami praticare il parapendio…
“La maggior parte del tempo libero si la uso per fare parapendio. Riesco a rilassarmi ed a fare qualcosa di diverso. E’ un momento che utilizzo per ricaricarmi, mi serve molto e sto con un altro gruppo di persone ed amici”.
Grazie infinite ed in bocca al lupo.
“Crepi, ciao”!