ESCLUSIVA- Giampiero Di Pietro: “Se ripenso all’ Aragona pieno ho ancora i brividi”

Face to face con Giampiero Di Pietro

In esclusiva per SportPaper è intervenuto il centrocampista classe’98 Giampiero Di Pietro. Il calciatore del San Salvo Calcio, squadra militante nel campionato di Promozione abruzzese, ha raccontato la sua esperienza in Serie D tra le fila della Vastese dove in 3 anni e mezzo ha disputato 70 presenze condite da 3 goal. Di Pietro, considerato il periodo attuale, si è espresso anche in relazione all’emergenza sanitaria.

Questa l’intervista integrale

Attualmente sei tra le file del San Salvo Calcio nel campionato di Promozione Abruzzese, come stai vivendo questo periodo tu personalmente, e come lo sta vivendo la squadra?

Purtroppo stiamo attraversando questo brutto periodo. Speriamo che le cose possano cambiare in fretta e che si ricominci a giocare al più presto anche se più passa il tempo è più la situazione diventa complicata.

Sperate di ripartire o nell’aria si pensa già alla prossima stagione?

Sinceramente speravo si potesse continuare la stagione ma arrivati a questo punto credo proprio che si ricominci l’anno prossimo.

Hai trascorso 3 anni  e mezzo con la maglia della Vastese di cui 2 stagioni e mezzo in Serie D. Nella stagione 2016-17 hai contribuito alla promozione nella quarta serie della squadra abruzzese, cosa ti ha lasciato quell’esperienza?

Ho passato dei bellissimi momenti con la maglia della Vastese, la vittoria del campionato di Eccellenza mi ha dato tanto sia  a livello calcistico che a livello personale. Mi ha fatto fare esperienza, aver condiviso lo spogliatoio con giocatori esperti mi ha fatto maturare. Ho imparato molto da loro perché oltre ad essere grandi giocatori sono grandi uomini.

La tua prima esperienza in assoluto è stata in seconda categoria con la maglia del Mafalda Calcio. Dopo solo mezza stagione arriva la chiamata del San Salvo in Eccellenza. E’ stato un upgrade arrivato con estrema velocità, giusto?

Esatto la mia prima esperienza tra i grandi è stata a 15 anni nella squadra del mio paese. Questa è durata da Agosto fino a Dicembre. Mi sono trasferito a San Salvo negli allievi regionali. A fine stagione presi parte ad un allenamento con la prima squadra allenata da Gallicchio che nel ritiro estivo successivo mi aggregò alla prima squadra. A 16 anni mi sono ritrovato così in prima squadra, si è rivelata una grande annata per me infatti ho disputato 17 presenze più i playoff da titolare. 

Sei una mezz’ala, un interno di centrocampo.  Quale calciatore è stato per te fonte di ispirazione?

Sì, sono principalmente una mezz’ala ma in carriera ho giocato anche da mediano o da esterno nel 4-4-2. Essendo un tifoso della Juventus ho sempre ammirato Marchisio ma mi piacciono moltissimo anche Pogba e De Bruyne. 

Qual è stato il calciatore più forte con la quale hai giocato?

Ho avuto l’onore di giocare con molti calciatori di spessore ma su tutti dico Pizzutelli, Leonetti e Fiore. 

Stadio più emozionante in cui hai giocato?

Ho giocato in stadi importantissimi come il Benelli di Pesaro,il Recchioni di Fermo o il Manuzzi di Cesena, ma lo stadio che mi ha suscitato più emozione è stato l’Aragona di Vasto. A ripensare quello stadio con la curva piena mi mette ancora i brividi.

Nel 2016 hai avuto modo di fare un’esperienza in nazionale con la rappresentativa under 17. Come é stata?

Sì, nel 2016 ho avuto l’opportunità di confrontarmi con parecchi ragazzi provenienti da tutta Italia nella rappresentativa nazionale U17. Ho avuto l’onore di potermi allenare a Coverciano e svolgere il torneo Beppe Viola ad Arco di Trento.

Nel gennaio 2019 sei passato al Cupello Calcio, nel campionato di Eccellenza, dopo una prima parte di stagione alla Vastese un po’ in ombra..Cosa è successo in quella stagione?

Sì, una stagione un po’ da dimenticare visto che subito iniziata la stagione ho rimediato un brutto infortunio al quinto metatarso del piede destro. Questo infortunio mi ha tenuto ai box fino a metà novembre. E’ inutile non dire che questo infortunio ha influenzato anche la seconda parte della stagione, dove sono passato al Cupello, in cui non sono riuscito a dare il 100%.

Quest’anno sei ripartito dalla Promozione tornando nella squadra che in qualche modo ti ha “lanciato’’ come è stato il ritorno?

Quest’anno ho ricevuto la chiamata del San Salvo Calcio e nonostante sono dovuto scendere in Promozione ho accettato subito l’offerta del direttore Guerra. Sì, questa è la squadra che mi ha lanciato e spero che questa maglia mi dia la possibilità di rilanciarmi di nuovo. Peccato questo stop non ci voleva, avevo iniziato alla grande questo 2020 segnando 3 goal pesanti che sono valsi punti pesanti in ottica playoff. 

Speri in un ritorno ad un livello più alto? Quantomeno in serie D?

Sinceramente lo spero. Cerco sempre di dare il massimo in allenamento e durante le partite. E’ inutile negare la mia voglia e la mia speranza di tornare in categorie superiori, sono pronto a fare esperienze anche fuori dall’Abruzzo.