Esclusiva – Francesco Tagliente: “Euro2016 evento a rischio”

Ai microfoni dell’agenzia KeyPress l’ex Questore di Roma Franesco Tagliente analizza il problema sicurezza in vista dei prossimi campionati europei di calcio Euro2016. Di seguito l’intervista completa:

1.La finale Champions ormai alle spalle, nessun problema sicurezza. Possiamo star tranquilli anche in vista degli Europei di Calcio?

“A Milano, grazie alle misure organizzative pianificate dal prefetto Alessandro Marangoni e dal questore Antonio De Iesu, la gestione della sicurezza è stata perfetta. Per gli europei di calcio la situazione si presenta più critica. Le Autorità francesi, nella pianificazione delle misure per la sicurezza degli spettatori, devono prepararsi al peggio prevedendo – come stanno facendo -eccezionali misure antiterrorismo”.

2.Pochi biglietti venduti, la kermesse francese rischia di essere un flop?

“Dopo i terribili attentati di Bruxelles e Parigi con l’incubo si era parlato addirittura della possibilità di annullare gli europei di calcio. La Uefa è stata coraggiosa decidendo che gli europei si terranno regolarmente e che le partite non saranno giocate a porte chiuse. Il flop della Kermesse ci sarebbe stato se fosse stato deciso diversamente. Penso che la Uefa avesse già preventivato un calo della vendita dei biglietti”.

3.I tifosi hanno ragione ad aver paura o la sicurezza da considerarsi garantita?

“Le Autorità e le Forze di polizia francesi hanno messo a punto un imponente dispositivo di sicurezza che prevede anche la cooperazione internazionale di Polizia e l’impiego di esperti delle Polizie degli altri Paesi partecipanti. I tifosi sanno bene che gli eventi sportivi, come tutti gli altri eventi che richiamano un considerevole numero di persone sono da considerare obiettivi esposti a rischio”.

4.Consiglierebbe ai tifosi italiani di andare in Francia al seguito degli azzurri o meglio evitare?

“In vista dei prossimi campionati europei di calcio le istituzioni governative e sportive considerano la sicurezza una sua priorità assoluta. La Uefa non esclude, come ha sottolineato il direttore operativo Martin Kallen, lo spostamento di partite o addirittura di annullarle con breve preavviso. Intanto continuano ad arrivare segnalazioni di allarme per l’elevata minaccia terroristica di tipo jihadista. Il Ministero degli Esteri Americano ha diramato un’allerta per i cittadini statunitensi che viaggeranno in Europa tra il 10 giugno e il 10 luglio. Anche se poi il del portavoce del Dipartimento di Stato Americano ha invitato ad evitare ogni allarmismo, precisando che “questa allerta è stata diramata semplicemente come avviene abitualmente sulla base dell’insieme delle informazioni a disposizione” C’è comunque grande allerta al punto che per testare il dispositivo di sicurezza si è tenuta anche una imponente esercitazione antiterrorismo. Con questi scenari anche in assenza una minaccia specifica, nessuno può escludere il rischio”.

5.In Italia possiamo star tranquilli o servirebbe qualcosa in più come prevenzione?

“La dimensione organizzativa del terrorismo internazionale impone una rivisitazione delle strategie per la sicurezza dei degli impianti. Serve una rimodulazione dei dispositivi di controllo accesso per adeguarlo alle nuove esigenze di sicurezza e risorse tecnologiche.

Nelle nostre città, grazie alle misure di sicurezza pianificate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Prefetti e Questori, la gestione della sicurezza non sta presentando particolari criticità. Tuttavia servirebbe una maggiore attenzione anche con interventi strutturali soprattutto esterne degli impianti. Ritengo importanti gli interventi per agevolare il prefiltraggio a distanza dall’impianto da ripetere prima del filtraggio vero e proprio ai tornelli, ritengo utile investire sui metal detector così come ritengo importante far adeguare i sistemi di videosorveglianza alle nuove esigenze prevedendo le telecamere intelligenti anche su ciascuno dei varchi di accesso. Gli scenari internazionale hanno dimostrato che il terrorismo può colpire ogni paese. Sono perciò necessarie misure preventive forti.

Penso a investimenti sulla sicurezza con i sistemi di videosorveglianza che possano consentire di individuare gli estremisti sotto osservazione per bloccarli e neutralizzarli in tempo lontano dall’impianto. Penso a sistemi di videosorveglianza intelligente: telecamere ad alta risoluzione combinate con l’utilizzo di un server e un software di video-analisi, possono consentire l’immediata identificazione per via telematica di tutti i volti dei potenziali terroristi, che appaiono appunto in una telecamera, se preventivamente caricati in una banca dati. Le mutate esigenze di sicurezza dei tifosi connesse alla minaccia terroristica di tipo jihadista impone una riflessione anche per la possibile ricerca di un diverso approccio con le tifoserie finalizzato a un maggiore coinvolgimento delle stesse per un ruolo attivo soprattutto a largo raggio, all’esterno dell’impianto. Penso come esempio alla pronta segnalazione di situazioni critiche o semplicemente sospette alla Forze di polizia, agli steward o a un numero di telefono dedicato del Centro per la gestione della sicurezza dello stadio (GOS)”.