‘Salvezza’ è la parola chiave del Cesena: sul campo, alla ricerca della permanenza in Serie B, ma soprattutto fuori, con la difficile situazione finanziaria che preoccupa sempre di più in vista del futuro societario. È questo un concetto che Rino Foschi, direttore sportivo dei bianconeri, sottolinea a più riprese in un’intervista esclusiva concessa a SportPaper.it.
Il Cesena chiude il 2015 con una sola vittoria nelle ultime sei partite di Serie B: è un calo che preoccupa?
“Il Cesena è partito in ritiro per fare ciò che sta facendo. Poi abbiamo iniziato molto bene, mettendo insieme dei risultati che hanno ‘sopravalutato’ le aspettative, ma in questo momento non siamo in flessione: la nostra è una squadra giovane e tutto fa parte di un percorso. In termini di classifica noi cerchiamo una salvezza da raggiungere il prima possibile e poi vediamo se potremo fare qualcosa di più. Stiamo facendo ciò che possiamo fare nonostante infortuni ed altro, il finale di metà stagione non mi preoccupa”.
Ora testa alla sessione invernale: in che modo potrà muoversi?
“Non c’è mercato per il Cesena, da tre anni a questa parte siamo una società che non può permettersi di fare operazioni. Dobbiamo salvarci prima ‘dietro le quinte’ e poi sul campo, oltre che nella salvezza in Serie B ci stiamo impegnando per salvare una società che sta fallendo: non possiamo fare mercato”.
La soluzione ad una parte di questi problemi potrebbe essere Stefano Sensi.
“Se ci fosse un interessamento concreto e sostenuto da un’offerta importante Sensi potrebbe partire anche domani mattina. La realtà è che sono tutte chiacchiere, non c’è niente di reale se non ‘pour parler’ e questi ultimi possono essere classificati come interessamenti, non trattative. Non voglio dire delle cose che possano far pensare a delle aste al momento inesistenti, ma nel caso in cui arrivasse un’offerta coerente col suo valore Sensi potrebbe partire perché il Cesena ne ha bisogno: tutto qua”.
