Samuele Dalla Bona, ex centrocampista di Chelsea, Napoli e Milan tra le altre, raggiunto dai microfoni di SportPaper ha parlato di questo avvio di stagione del Milan ponendo l’accento sui meriti di Pioli e Ibrahimovic, facendo anche un paragone con il Milan del passato.
Face to Face con Samuele Dalla Bona
Il Milan dei giovani sta sorprendendo in campionato. Il merito è davvero solo di Pioli?
“Inizialmente Pioli era considerato un traghettatore, un ripiego di Spalletti che non è arrivato al Milan perché non aveva trovato l’accordo con l’Inter per la buonuscita. Dopo la sosta post Covid il Milan è rinato e da allora ha sorpreso tutti: sta facendo davvero molto bene. Sicuramente il mister avrà i suoi meriti ma credo che questi vadano divisi anche con i giocatori, e in modo particolare con Ibrahimovic, il leader carismatico di questo gruppo”.
Al Milan è ufficialmente iniziata la terza generazione dei Maldini. Daniel può eguagliare quanto fatto da suo nonno o da suo padre?
“Su Cesare non posso esprimermi perché, purtroppo, non l’ho visto giocare. Discorso diverso per quanto riguarda Paolo. Ho giocato insieme a lui e posso affermare che arrivare ai suoi livelli è qualcosa di praticamente impossibile. Daniel ha talento ed è un ragazzo molto serio però portarsi dietro il peso, l’etichetta di essere figlio di…, potrebbe anche alla fine essere un ostacolo per la sua crescita. Mi auguro che faccia una grandissima carriera e che possa eguagliare, per vittorie e non solo, suo nonno o suo padre”.
Brahim Diaz è sempre più leader e trascinatore di questa squadra. Ha le qualità per diventare uno dei migliori numeri 10 rossoneri?
“Brahim Diaz ha avuto una partenza esplosiva. Ha tanta tecnica e qualità però è difficile fare paragoni con protagonisti del passato come Rui Costa o tanti altri che appartengono a epoche diverse. Diventare il migliore numero 10 rossonero è una previsione impossibile da fare, però sulla base delle prestazioni attuali si può dire che questo ragazzo ne farà di strada”.
Maignan ha fatto breccia nei cuori dei tifosi facendo dimenticare a tutti Gigio Donnarumma. Il francese è davvero all’altezza di Gigio?
“Premetto che l’addio di Donnarumma mi ha sorpreso. Il Milan gli aveva offerto un rinnovo importante e aveva la possibilità di diventare il simbolo della rinascita di questo club. Purtroppo ha preferito trasferirsi in Francia e al PSG fa panchina. Maignan lo ha sostituito in modo egregio e credo che Gigio rimpiangerà di essere andato via dal Milan”.
Questa sera i rossoneri affronteranno l’Atletico Madrid. Che tipo di gara si aspetta di vedere? Quanto peserà l’assenza di Ibra?
“Quella di stasera sarà una gara molto difficile. La squadra di Simeone nonostante stia passando un periodo non dei migliori, può mettere in difficoltà il Milan. La squadra di Pioli avrà dalla sua l’energia di questo gruppo di giovani e l’entusiasmo di voler continuare a stupire”.
Il Napoli primo in classifica. Te lo aspettavi?
“Il Napoli sta facendo veramente un bel campionato. Siamo solamente all’inzio ma devo dire che Spalletti sta facendo un ottimo lavoro. ADL ha scelto lui per tornare im Champions e cercare di riportare entusiasmo a una piazza bella e calda come quella partenopea”.
Il Milan di Pioli può vincere quanto quello di Ancelotti?
“Il Milan di Ancelotti è il top del top. Arrivare a quei livelli è impossibile. Mi auguro che Pioli possa riuscirci ma il calcio e i calciatori di allora sono cambiati. Pensare di disputare e vincere lo stesso numero di finali è quasi utopia però nel calcio mai dire mai”.
Il 2003 dal Chelsea sei passato al Milan.
“Quell’anno il Milan aveva una squadra stellare. Era un gruppo ricco di qualità dove io ero quasi non c’entravo niente. Il Chelsea mi mandò un anno in prestito alla corte di Ancelotti ed è stata un’esperienza incredibile. Allenarsi e giocare con Seedorf, Pirlo, Shevchenko, Inzaghi, Maldini e così via è un qualcosa di indescrivibile e che custodisco gelosamente. Anche se non da protagonista, la notte di Manchester è un qualcosa di indimenticabile”.
Il Napoli in testa e il Milan subito dietro. Chi può vincere davvero lo scudetto?
“Il campionato è appena iniziato ma penso che l’Inter sia ancora la squadra da battere. Nonostante l’addio di due campioni come Lukaku e Hakimi, i nerazzurri restano i favoriti. Subito dietro Napoli, Milan e Juventus. I bianconeri si rialzeranno presto”.