Marco Ballotta, ex portiere di Lazio, Inter, Modena e Parma, ha parlato, in esclusiva, ai microfoni di sportpaper.it.
Ballotta: “L’Atalanta potrebbe essere in corsa per lo scudetto. Il Parma sta pagando l’inesperienza di tanti giovani”
Come giudica l’andamento della Lazio in questa prima fase di campionato?
“Si era titubanti, ma ci vuole pazienza quando si cambia allenatore e giocatori. Tuttavia, la pazienza qui non ce l’ha nessuno, e invece serve per valutare il lavoro di un tecnico e dei calciatori perché nessuno ha la bacchetta magica e il tempo necessario ci vuole. Baroni sta mostrando le proprie capacità, allontanando l’esitanza iniziale attorno alla sua figura, dimostrando di essere arrivato tardi ai grandi palcoscenici, nonostante la grande esperienza in A. Quando si giunge ad allenare nella massima serie vuol dire che si hanno le capacità per farlo, ma spostandosi verso squadre di livello è diverso. Spesso può essere più facile, avendo a che fare con elementi in rosa di livello superiore”.
La campagna acquisti biancoceleste non è stata costruita su nomi altisonanti, come invece accaduto dall’altra parte della Capitale, c’è qualche giocatore che l’ha impressionata di più in queste prime gare?
“Giusto che sia così; delle volte i nomi altisonanti servono più per la piazza che per la squadra. Faccio sempre l’esempio del Bologna che, pur senza grandi nomi, puntando su giocatori di prospettiva, pagati poco, è riuscito ad arrivare in Champions League, rivendendone alcuni a cifre importanti. Quindi, non è necessario comprare il nome, ma bisogna puntare su giocatori utili, guardando anche l’ottica futura. Per quanto riguarda la prima parte del campionato: Dia mi sta piacendo. Adesso la Lazio gioca molto di squadra, con uno spirito diverso. Prima si era di più per la critica verso giocatori che magari non giravano nella maniera giusta. Dia è uno, ma anche Rovella è cresciuto tanto, così come Castellanos sta facendo bene. Adesso si fa fatica a trovare un punto debole”.
L’avvio del Parma, invece?
“A me ha meravigliato. Hanno raccolto pochi punto rispetto a quanto dimostrato. Corrono più degli altri: è arrivato un momento di mancanza di risultati, ma non di prestazioni. Stanno pagando l’inesperienza di tanti ragazzi giovani; sono convinto che il Parma farà un buon campionato”.
Ad oggi vede qualche favorita per lo scudetto?
“Sempre quelle tre, quattro. Napoli, Juve, Inter, aspettiamo il Milan, ma la vedo difficile. Potrebbe aggiungersi l’Atalanta qualora dovesse continuare a giocare come sta giocando ora, mantenendo il ritmo per tutto il campionato”.
Gli avvii di Thiago Motta alla Juve e di Conte al Napoli. Un suo parere.
“Positivi. Conte sappiamo come lavora, le scelte che fa, ed ero convinto che facesse un buon campionato. La svolta è stata con il Parma in casa; fino a quel momento c’erano già delle critiche e non stava andando come si pensava. Ora sta venendo fuori il lavoro di Conte. All’inizio vale tutto e vale niente, le prime partite fanno testo relativamente. Dall’inizio di questa sosta comincia il campionato vero. Conte sta facendo un ottimo lavoro. Motta ha dato le sue idee, i giocatori lo stanno seguendo, ha dato via nomi e calciatori che non facevano parte del suo modo di giocare, puntando su ragazzi di prospettiva, ottenendo risultato e, sono sicuro accadrà, con margine di miglioramento per il gioco. Si fa fatica a fare gol, questo sì, ma a suo favore c’è anche il non subirne quasi mai”.
Altro ambiente quello di Modena, punto di vista su partenza e cosa si aspetta.
“Partito benino, mi aspettavo qualche punto in più. Troppi alti e bassi. La squadra è competitiva, ma devono arrivare i risultati. C’è una rosa competitiva, magari non per vincere il campionato, ma almeno per arrivare dalla metà in su ci sono i mezzi”.