ESCLUSIVA – Bagni: “Il Napoli deve vincerle tutte e sperare. Un orgoglio aver vissuto Maradona oltre il campo”

L'ex calciatore - campione d'Italia con il Napoli 1986/1987 - ha parlato della corsa Scudetto, del momento dei partenopei e dei nerazzurri, dell'Avellino e del suo rapporto d'amicizia con Diego Armando Maradona.

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Salvatore Bagni, ex calciatore di Perugia, Avellino, Napoli – con il quale ha conquistato il primo storico scudetto della storia partenopea – e Inter, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni di SportPaper.

Bagni: “L’Inter passerà il turno. Juventus e Atalanta favorite per la Champions”

Per quanto riguarda la corsa Scudetto, un suo parere.

“A noi interessa ciò che fa il Napoli. Bisogna raccogliere tutte vittorie e poi aspettare. Siamo sempre lì, non siamo padroni del nostro destino. Devi vincerle tutte e sperare che l’Inter abbia la testa ad altri impegni, non hai altra soluzione”.

L’Inter ha il ritorno contro il Bayern Monaco, riuscirà a superare il turno?

“L’Inter andrà avanti. Il Bayern Monaco ha tante assenze. Passerà e poi ci sarà il Barcellona. Per noi è meglio che vada avanti. Auguro loro di vincere la Champions League, ma in caso di qualificazione avrà due partite molto stressanti e difficili in Spagna. Una cosa per volta e si vedrà. Sia con l’Udinese che con il Parma, come accaduto ultimamente, la testa corre avanti all’impegno successivo. C’è anche questo fattore e non è casuale”.

Per quanto riguarda la zona Champions League, vede qualche favorita?

“La Juventus e l’Atalanta. Preferirei Bologna, da emiliano e per una serie di situazioni. Penso che i bergamaschi alla fine andranno e la lotta sarà a due tra Bologna e Juventus”.

La Lazio può ribaltare la situazione in Europa League?

“Sì. La partita in casa del Bodø è sempre particolare ed è difficile giocare sul campo. La Lazio è stata fortunata ad aver solo due gol all’andata. Due gol sono ribaltabili e deve farlo. I biancocelesti sono tra i favoriti e possono andare avanti”.

Chi vede favorito nel derby di Coppa Italia?

“Spero l’Inter, anche se qualcuno si sta già illudendo per il cambio modulo e per l’ottima partita a Udine. Quest’anno data incostanza e il valore della rosa il Milan è stato davvero deludente. Di derby ne ho giocati cinque e ne ho vinti tre. Il derby è il derby, ma la favorita è l’Inter. I nerazzurri sono la squadra più forte d’Italia. Il Napoli è la sorpresa del campionato e sta facendo una stagione meravigliosa”.

L’Avellino si avvicina ad un ritorno in B, è una piazza che conosce bene. Un suo pensiero.

“Sono contento. Sono stato bene sette mesi e peccato non aver centrato la promozione. Al Partenio da avversario è stata sempre difficile, anche se ho vinto sia con il Perugia, sia con l’Inter, che con il Napoli. È un campo che un po’ di soggezione te la mette”.

Qual è il ricordo più bello della sua carriera?

“La convocazione dell’8 maggio 1987, partita per il Centenario della Football League a Wembley. Unico italiano presente. Sono stato convocato dall’allenatore inglese Terry Venebals, scomparso recentemente, ex tecnico del Tottenham e della nazionale. Ho una foto a casa con Maradona da una parte e Platini dall’altra. Di quel giorno ricordo la stretta di mano con Pelé e i suoi complimenti per la mia prestazione in un’amichevole Italia-Argentina. Quello è stato sicuramente il giorno più bello”.

La sua esperienza a Napoli?

“Io mi sento napoletano al 60%. Sono 38 anni che frequento Napoli e mi sento a casa. Amo i napoletani e loro contraccambiano; mi fanno sentire ancora importante dopo tutto questo tempo. È una città unica”.

E il suo rapporto con Maradona?

“Io ho fatto 30 anni a casa con Maradona. Il rapporto è oltre lo spogliatoio. Dal 1984 al 2012 ha frequentato la mia casa. Abbiamo affrontato argomenti difficili. Conosco tutti i suoi parenti. A Cesenatico si sentiva a casa. Il mio orgoglio è l’aver vissuto Maradona con tutte i familiari che aveva accanto. Ti resta ciò che c’è oltre il calcio. Ogni angolo della mia casa ha il ricordo di Diego. Maradona teneva a Napoli e ai napoletani, ha fatto qualcosa di grandioso per questa città”.