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Esclusiva – Antonio Chiera: “De Rossi meritava l’esonero. Juric si trova su una bomba ad orologeria, tutto dipenderà da lui”

Esclusiva - Antonio Chiera: " De Rossi meritava l'esonero. Juric si trova su una bomba ad orologeria, tutto dipenderà da lui"

Antonio Chiera

Abbiamo intervistato Antonio Chiera, giornalista presso il Corriere di Torino, che segue quotidianamente la squadra di Cairo da anni. L’argomento principale è stato naturalmente Juric, che Chiera definisce “uno che parte facile con la polemica”.

Di seguito l’intervista completa:

Cosa pensi di questo ribaltone sulla panchina della Roma?

Nel calcio contano i risultati prima di tutto. Daniele De Rossi, da sempre un “polemico” di natura, lo è stato sia da giocatore che da allenatore. Il suo esonero arriva, a mio giudizio, al momento giusto prima di fare ulteriori danni alla squadra. De Rossi è partito malissimo sotto l’aspetto dei risultati, anche se il pareggio contro la Juventus aveva momentaneamente offuscato i pareri. Non dimentichiamoci però la sconfitta contro l’Empoli in casa, e il pareggio, se pur arrivato sui titoli di coda, a Genova contro la squadra di Gilardino. Con il Milan è la squadra che ha deluso di più nelle prime 4 giornate. Aggiungo inoltre che non si può uscire sempre con il mal di pancia ogni partita. È altrettanto chiaro che quanto emerso dopo, con la situazione mai chiarita a livello di spogliatoio (se non di facciata) con alcuni giocatori, ha accelerato il suo giusto esonero.

De Rossi meritava l’esonero?

Sì, come ho detto sopra, a mio giudizio, l’esonero di De Rossi è meritato. I numeri parlano chiaro: 3 punti in classifica, 2 gol fatti e 3 subiti. Per la rosa della Roma, questi numeri sono imbarazzanti. Inoltre, il suo comportamento non è piaciuto alla società secondo me!

Juric secondo te cosa può dare in più alla Roma?

Juric, il nuovo tecnico della Roma, dovrà trasmettere immediatamente serenità nello spogliatoio, una qualità che in queste prime quattro partite è mancata. Non conosce nessuno al contrario di De Rossi che è dell’ambiente, quindi si riparte da zero. Tuttavia, bisogna vedere quanta disponibilità avrà dal gruppo squadra. Ogni allenatore ha il suo credo calcistico da trasmettere, ma se pensa di farlo senza equilibrio, può succedere di tutto. Fino ad oggi, Juric non ha mai allenato super campioni come Dybala; ha sempre avuto giocatori giovani che hanno dato il massimo. Nella Roma e a Roma sei obbligato a vincere e portare subito risultati. La partita contro la sorprendente capolista Udinese deve essere quella della svolta. Se vince, non solo batte l’attuale capolista, ma dimostra di aver saputo trasmettere molto alla squadra e che per l’ex De Rossi si era arrivati al punto di non ritorno. È altrettanto chiaro che solo questo non basta.

Come descrivi Juric considerando il fatto che tu segui il Toro quotidianamente?

Juric non è un allenatore di prima fascia per una piazza come la Roma, proprio come non lo era De Rossi. Da parte sua, ha un po’ più di esperienza in panchina e, sommato ai tanti errori che ha commesso, è possibile che a Roma possa cambiare i suoi metodi e modi, il che non può che fare bene a entrambi: Juric e la Società.
Per quanto lo abbia conosciuto qui a Torino, dove ha allenato i granata, ti dirò che non ha mai fatto nulla di sorprendente. Ha migliorato qualcosina, ma nulla di che. Nel momento più importante ha creato polemiche con i tifosi granata per poi rimangiarsi in parte quello che ha detto. Proprio per questo, e per quanto ho detto poco prima, a Roma e con i tifosi giallorossi credo che questo non avverrà, perché si ricorderà di quanto fatto a Torino.
A livello tecnico e tattico non lo scopro certamente io. Eccezione fatta per Verona, dove ha fatto molto bene, nella massima serie non ha lasciato il segno. Gli allenatori funzionano se il gruppo squadra è compatto con lui, se daranno la massima disponibilità e se i risultati arrivano subito. Se riuscirà ad amalgamare tutto questo in poco tempo, vuol dire che i suoi metodi lavorativi e sul campo sono cambiati.
Juric è sempre stato uno che parte facile con la polemica. Come tanti ricorderanno, Juric si è lasciato male anche con la società, e in particolare modo con il presidente Cairo. Anche qui ci furono polemiche su polemiche, tanto che non gli è stato proposto il rinnovo, nonostante lui, dopo l’uscita infelice contro la tifoseria, avesse ribadito che senza Europa non avrebbe rinnovato! Insomma, Juric si trova su una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Tutto dipenderà da lui, ma soprattutto dai suoi comportamenti, specialmente con i big della squadra che, con tutto il rispetto, non sono come quelli che aveva in altre squadre. La piazza romana è una bella gatta da pelare per lui!